domenica 29 dicembre 2019

2019: My Year in Books



Buon pomeriggio, lettori in pantofole! Ci siamo quasi, un altro anno è passato e tra non molto saremo catapultati nel 2020. Ma prima di pensare a brindisi e cenone, eccomi qua con il consueto recap di un anno in pantofole. Il 2019 agli sgoccioli è stato strano, drammaticamente faticoso per certi versi, esaltante per altri... ma forse è proprio così che deve essere!
Comunque, direi che professionalmente sono ancora in sella (e questa è già una buona cosa, anche se ho dovuto lottare con le unghie e con i denti), all'orizzonte ci sono in vista cambiamenti e quel pizzico di incertezza che comunque non guasta... E il blog? Ebbene quest'anno è stato molto difficile per Libri in pantofole e nonostante questo è ancora qua con tutta la discontinuità, del caso ma anche con tutta la caparbietà di chi gestisce queste pagine...

Ma veniamo ai libri! Come sempre mi servirò di Goodreads per il mio bilancio, ormai diario di bordo collaudato e indispensabile.
Ho il piacere di comunicare che quest'anno ho superato la mia sfida di lettura annuale, con 26 libri letti su 25 per un totale di 7.992 pagine. Per il prossimo anno l'assicella degli obiettivi si innalzerà di un volume: 27 books... Goodreads a noi due! 😎
Ma torniamo al recap in pillole e quindi tra le cose degne di nota in questo 2019 tra i libri abbiamo:

  • Moka è stato il libro più corto letto quest'anno con le sue 32 pagine ma sappiate che il dolcissimo albo illustrato di Satoe Tone lo cercavo da lungo tempo e sfido chiunque a non farsi rubare il cuore dal dolcissimo coniglio bianco.
  • Furore è stato il libro più lungo (ben 656 pagine) e, devo dirlo, il libro rivelazione di questo 2019. Ho amato tutto del capolavoro di John Steinbeck e ho seguito con trepidazione il viaggio dei Joad attraverso l'America degli ultimi.
  • La prima recensione dell'anno è stata per Jeffrey Eugenides con il suo Le vergini suicide, l'ultima, di ieri, racconta la mia rilettura de Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien
  • Dei 26 libri letti, il blog ha ospitato 14 recensioni (potete vedere le immagini dei libri nella copertina del post). Uno dei propositi per il nuovo anno sarà proprio cercare di mantenere più vive queste pagine.
  • Prosegue con estrema lentezza il mio progetto 50 libri per 50 stati. Siamo a quota 17 libri e 15 stati ma la sottoscritta non demorde 😉
  • Il 2019 è stato l'anno del Texas. Dopo il viaggio bellissimo con le #minibookriders della McMusa, l'obiettivo per il 2020 è di leggere i romanzi che ancora mi mancano di Cormac McCarthy e Larry McMurtry
  • Sempre con la McMusa ho seguito il corso di letteratura americana sulla Magic Louisiana che mi ha permesso di avvicinarmi ad autori quali Faulkner, Tennessee Williams e Nic Pizzolatto.
  • E per finire, i più belli e i più brutti! Tra i primi spiccano senz'altro (oltre a Furore di cui vi ho già detto sopra): Stoner di John Williams, Galveston di Nic Pizzolatto, La bastarda della Carolina di Dorothy Allison e last but not least... Il figlio del cimitero di Neil Gaiman. Per quanto riguarda i più brutti c'è sicuramente un vincitore assoluto, quel The Chain venduto come caso editoriale e rivelatosi il thriller delusione del 2019. Ma anche Hotel del Nord America di Rick Moody non ha brillato nella mia lista.

E con questo direi che posso chiudere. Spero di avervi dato un quadro più che dignitoso del mio anno in mezzo ai libri. Adesso non ci resta che attendere il 2020 per vedere cosa ha in serbo per noi... quindi Buon Anno lettori in pantofole! Spero di trovarvi ancora qui il prossimo anno per parlare come sempre di libri, racconti e dintorni... rigorosamente in pantofole 😎

2 commenti:

  1. Nella mia wishlist ci sono già "Il figlio del cimitero" e "Le vergini suicide". Ti auguro tante belle letture in futuro!

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