C'era una mano nell'oscurità e impugnava un coltello. Il coltello aveva il manico d'osso, lucido e nero e la lama più affilata di un rasoio. Se ti avesse ferito, avresti anche potuto non accorgertene, non immediatamente.
Il coltello aveva fatto quasi tutto ciò per cui era stato portato in quella casa e sia la lama che il manico erano bagnate.
La porta sulla strada, da dove il coltello e l'uomo che lo impugnava erano scivolati dentro, era ancora aperta, giusto un po' e fili di nebbia notturna strisciavano e si attorcigliavano attraverso la fessura.
Il coltello aveva fatto quasi tutto ciò per cui era stato portato in quella casa e sia la lama che il manico erano bagnate.
La porta sulla strada, da dove il coltello e l'uomo che lo impugnava erano scivolati dentro, era ancora aperta, giusto un po' e fili di nebbia notturna strisciavano e si attorcigliavano attraverso la fessura.
(Neil Gaiman, The Graveyard Book)
Buona domenica, lettori in pantofole! Ho trascorso una settimana un po' impegnata causa nuovi contratti e progetti lavorativi, ma eccomi qua per parlarvi di un libro bellissimo che mi ha rubato il cuore. The Graveyard Book è stato un regalo e ho avuto il piacere di leggerlo in lingua originale (pur con qualche difficoltà) ma questo middle grade firmato Neil Gaiman è ben conosciuto anche in Italia con il titolo: Il figlio del cimitero.
E come sempre partiamo dalla storia...
E come sempre partiamo dalla storia...
Tutto ha inizio in una notte scura, con un uomo in nero che impugna un coltello affilato. L'uomo ha un compito, uccidere tutti gli abitanti della casa in cui si è introdotto e lo ha quasi portato a termine ma, inaspettatamente, qualcuno riesce a fuggire al massacro: un bambino, che gattonando su per la collina, è riuscito a raggiungere il vecchio cimitero cittadino. E saranno proprio gli abitanti del cimitero, le anime dei morti lì seppelliti a salvarlo dall'uomo in nero. E così al piccolo Nobody Owens verrà concessa la Cittadinanza del Cimitero e crescerà tra lapidi e mausolei, circondato dai personaggi più strani e improbabili di sempre: streghe, licantropi e fantasmi. Tra avventure strane e grottesche, Bod imparerà a stare al mondo e a comprendere che i veri pericoli si annidano ben oltre i confini del camposanto, nel regno dei vivi...
IL MIO PENSIERO
'Allora, che Nessuno sia' disse Silas. 'Si chiamerà Nobody (Nessuno) Owens'.
Fu allora che, come in risposta al suo nome, il bambino aprì gli occhi e si svegliò. Si guardò intorno, studiando i volti dei defunti, la nebbia e la luna. Poi guardò Silas, serio, senza battere ciglio.
È questo il battesimo del piccolo Nobody, Bod per gli amici. Un battesimo al chiaro di luna per questa favola gotica dai risvolti davvero inaspettati. Perché il giovane orfanello, si troverà a crescere nel luogo più improbabile di tutti, con due genitori adottivi sposati da ben 250 anni, un mentore allampanato e dalla pelle chiarissima che riposa in una cripta e ancora streghe, licantropi, pericolosissimi ghoul e chi più ne ha più ne metta. A Bod viene concessa la "Cittadinanza del Cimitero" e questo comporta dei vantaggi, vedere al buio e sparire ad esempio, ma gli viene categoricamente proibito di uscire dai cancelli del camposanto, perché è nel Regno dei Vivi che si annidano i veri pericoli per Bod: l'uomo chiamato Jack e la Confraternita ma, si sa, i richiami della carne e del sangue sono travolgenti e Bod dovrà fare i conti con il suo destino...
Ho amato tutto di questo romanzo ma soprattutto il mondo notturno scaturito dalla fantasia di Neil Gaiman e i suoi personaggi. Silas, in primis, con la sua eleganza di velluto e la sua profonda conoscenza. Di questo mentore ci viene detto solamente che non appartiene al regno dei vivi ma neanche a quello dei morti, sarà il lettore a fare due più due e classificarlo nella giusta categoria 😉
E ancora la signorina Lupescu, detta il Mastino di Dio e Liza Hempstock la giovane strega che riposa in terra sconsacrata, i Gaunt della Notte e la Signora sul grigio cavallo, la Danza Macabra e il ballo che unisce vivi e morti ogni 100 anni...
The Graveyard Book ha il ritmo della favola e il respiro del classico perché quello di Bod è un vero e proprio apprendistato e il lettore segue con trepidazione le sue avventure e disavventure, tra amici fedeli e villains affascinanti (cosa dire ad esempio della città dei Ghoul, dell'Uomo Indaco e dello Sleer?).
Nobody Owens si fa adolescente tra lapidi e buffe iscrizioni, tra arcane profezie e mausolei abbandonati ma il richiamo dei vivi avrà gli occhi di una bambina e le marachelle dei bulletti di turno e non stupisce quindi che il romanzo di Gaiman si sia guadagnato la Newbury Medal e la Carnegie Medal, due dei più ambiti riconoscimenti della letteratura per ragazzi, perché si tratta di fatto di un romanzo di formazione per quanto improbabile e sopra le righe, di un romanzo che riflette sulla vita e il suo significato.
Cinque pantofole. Un libro inaspettato, delicato come un crisantemo e profondo come una cripta che mi ha strappato tanti sorrisi ma anche qualche lacrima di commozione: Bod disse, 'Voglio conoscere la vita. Voglio stringerla tra le mani. Voglio lasciare le mie impronte sulla sabbia di un'isola deserta. Voglio giocare a calcio con le persone. Voglio...' disse, poi si fermò a pensare. 'Voglio tutto'.
Come dicevo ho letto il libro in lingua originale, in un'edizione speciale che celebra i 10 anni dall'uscita del titolo e corredata dalle bellissime illustrazioni di Chris Riddell e da un'introduzione altrettanto interessante di Margaret Atwood, ma di seguito vi lascio tutte le info di quella italiana:
NEIL GAIMAN
Il figlio del cimitero
(The Graveyard Book)
editore: Mondadori; pagine: 352; EAN: 9788804601739
editore: Mondadori; pagine: 352; EAN: 9788804601739
data di pubblicazione: 22 giugno 2010
Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni della signorina Lupescu. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi.
Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. La signorina Lupescu una belva dai canini affilati. E la signora Owens è morta secoli fa.
Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini.
Da allora è Nobody, e grazie a un dono della Signora sul cavallo grigio sa comunicare con i morti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e il richiamo del mondo oltre il cancello è forte. Un mondo in cui conoscerà l'amicizia dei suoi simili, ma anche l'impazienza di un coltello che lo aspetta da quattordici lunghissimi anni…
Tra il romanzo classico e la fiaba dark, una storia magica e affascinante come solo Gaiman poteva immaginarla; "un genio", nelle parole dello scrittore e regista Clive Barker, "che cucina le sue storie come un cuoco pazzo preparerebbe una torta nuziale: strato su strato, amalgamando nella stessa miscela ingredienti dolci e amari."
Traduzione di: Giuseppe Iacobaci
nato in Inghilterra nel 1960, vive negli Stati Uniti. Tra i massimi autori di narrativa fantastica contemporanea, è un artista dalle molte facce: giornalista legato al mondo del rock, autore di raffinati graphic novel, sceneggiatore televisivo e scrittore. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi premi: tra i più importanti, la Newbery e la Carnegie Medal per Il figlio del cimitero e l'Hugo Award per il romanzo American Gods, da cui nel 2017 è stata tratta una serie tv. Ha scritto numerosi racconti e romanzi per ragazzi di grande successo, fra cui gli indimenticabili Coraline e Stardust.
E ovviamente chiudiamo con la musica. Le atmosfere del romanzo mi hanno fatto inevitabilmente pensare al video degli Him: The Kiss of Dawn (Venus Doom, 2007) diretto da Meiert Avis, che adesso ci andiamo a vedere:
Non l'ho ancora letto, però avevo trovato parte di questo libro in "Il cimitero senza lapidi e altre storie nere", e mi aveva incuriosito molto. Sicuramente lo leggerò, magari quest'autunno.
RispondiEliminaCiao Little Pigo! Guarda non posso fare altro che consigliartelo, mi è davvero piaciuto tantissimo e l'autunno credo sia il momento perfetto per gustarselo ^^
EliminaCiao Barbara...ma che carino il tuo blog! L'ho appena scoperto e mi sono iscritta ai lettori fissi.
RispondiEliminaSe ti va ti aspetto nel mio: La sabbia nella clessidra
Un bacio, Alexandra