Continuai ad andare verso ovest, il sole alle nostre spalle, le facce di Rocky e di Tiffany sempre più assonnate. E di nuovo mi tornò in mente quella vecchia regola. Sconti i tuoi anni, non quelli di qualcun altro. Ma cosa succede quando di anni non te ne restano più? mi chiesi. Guardai la piccola che dormiva, un pugno chiuso sotto il mento.
«Perché hai tolto il silenziatore?» le chiesi.
Rocky fece spallucce e seguì qualcosa oltre il finestrino. «Pensavo che aveva l'aria più cattiva senza.»
Dissi: «Mai stata a Galveston?».
Lei scosse la testa.
(Nic Pizzolatto, Galveston)
Buonasera, lettori in pantofole! Eccomi di ritorno con una nuova recensione. Ho letto Galveston tutto d'un fiato, dopo averlo scoperto al corso sulla Magic Louisiana della McMusa.
Ero davvero curiosa di conoscere Nic Pizzolatto, lo scrittore che si cela dietro la nascita di True Detective, serie crime che ho letteralmente amato ❤ e devo dire che non sono rimasta affatto delusa, anzi, lo ribadisco una volta di più: il noir è proprio il mio genere...
1987, New Orleans. Roy Cady è un gangster, al soldo di un boss locale, avvezzo alla vita dura della strada: regolamenti di conti, sparatorie, omicidi, ma il giorno in cui gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni la sua vita cambia drasticamente. Quello stesso giorno scampa quasi per miracolo a un agguato e si ritrova in fuga da New Orleans insieme a una giovane prostituta, Rocky, coinvolta suo malgrado in una sanguinosa resa dei conti. I due fuggono ad ovest e lungo la strada che dovrebbe condurli alla salvezza e alla libertà si unisce a loro anche la sorellina di Rocky, Tiffany, di appena tre anni. La destinazione è Galveston, sul Golfo del Messico...
2008, Galveston. La città è in piena evacuazione per la minaccia dell'uragano Ike e Roy Cady si ritrova, dopo venti anni, nell'occhio del ciclone: è il momento di fare i conti con il passato e con gli eventi tragici di quel lontano 1987...
2008, Galveston. La città è in piena evacuazione per la minaccia dell'uragano Ike e Roy Cady si ritrova, dopo venti anni, nell'occhio del ciclone: è il momento di fare i conti con il passato e con gli eventi tragici di quel lontano 1987...
IL MIO PENSIERO
Tutto quello che succede è che il passato si coagula, come una cataratta, una crosta di ricordi sui tuoi occhi. E un giorno la luce riesce a entrare.
Sta tutto qui, in questa affermazione amara e malinconica di Roy Cady, il senso di Galveston. Un'affermazione che richiama un po' quel "il tempo è un cerchio piatto" pronunciato da Rust Cohle nel finale di stagione di True Detective. Del resto Cohle e il nostro gangster hanno altro in comune: entrambi amano ritagliare figurine umane dalle lattine di birra, entrambi si muovono negli stessi ambienti: le strade polverose e abbacinanti del sud, le intricate paludi, gli sgangherati motel. E qui mi fermo. Il parallelismo con la pluripremiata serie televisiva ideata da Nic Pizzolatto era inevitabile ma Galveston è altro: un romanzo noir e un romanzo noir ben congegnato e scritto.
A narrare gli eventi che da New Orleans conducono Roy, Rocky e la piccola Tiffany a Galveston è lo stesso Roy "Big Country" Cady. Un racconto in prima persona che si dipana tra passato e presente, che si rivela pezzo dopo pezzo, con tanti tasselli che si uniscono a formare un quadro malinconico e amaro. Perché Galveston è un noir in piena regola: cattivo, violento, spietato. Non c'è salvezza tra queste pagine, la luce abbacinante del sud rivela solo ombre: Non è possibile sopravvivere a certe esperienze e comunque dopo, anche se non si è morti, non si può nemmeno dire di vivere davvero.
Il ritmo è serrato, le descrizioni impareggiabili. Mentre seguiamo questo improbabile trio in fuga dal presente e dal passato insieme, si srotolano sotto i nostri occhi gli scenari consunti, polverosi e saturi del Golfo del Messico: A seconda dei luoghi in cui passavamo, la notte intorno a noi sfumava dal nero inchiostro al rosso, al viola, a un giallo slavato sospeso come una garza davanti al buio, come se potessi vedere il buio acquattato sotto la luce, dopodiché si tornava al nero inchiostro, e l'aria cambiava odore, dall'aroma salso alla polpa di pino, all'ammoniaca e al petrolio che bruciava. Gli alberi e le paludi ci furono addosso e passammo sull'Atchafalaya Basin, un lungo ponte sospeso su un'oscurità liquida.
I personaggi sono come gli ambienti su cui si muovono: reietti, abbandonati, traditi e violati. C'è Roy, una vita trascorsa nei bassifondi e un futuro negato dalla malattia in agguato, c'è Rocky con il suo tragico passato alle spalle e poi c'è la piccola Tiffany con un futuro incerto da conquistare con le unghie e con i denti. Cinque pantofole. Un romanzo duro, crudele, malinconico, un noir in piena regola in cui è facile perdersi, sopraffatti dalle ombre. Se alla fine ci sarà riscatto, luce e speranza sarà solo nell'occhio del ciclone...
Di seguito vi lascio tutti i dati del volume, uscito in edizione economica per Mondadori nel 2014:
Galveston
editore: Mondadori; pagine: 266; EAN: 9788804644545
data di pubblicazione: 24 giugno 2014
brossura: € 10.00; acquistalo su: Giunti al Punto
1987. Roy Cady, pregiudicato, lavora per un gangster di New Orleans: grazie ai suoi metodi molto “convincenti” ottiene quello che il suo boss esige da complici e clienti. Ma il giorno in cui gli viene diagnosticata una malattia incurabile scampa fortunosamente a un agguato e si ritrova a dover fuggire in compagnia di una sconosciuta, una giovanissima prostituta i cui segreti costituiscono una minaccia per la sopravvivenza di entrambi. In fuga con lei sulla Costa del Golfo degli Stati Uniti, diretti a Galveston, Cady si ritrova nell’inverosimile e inattesa situazione di dover proteggere la ragazza e una bambina di tre anni. Le scelte difficili che si troverà a compiere provocheranno una serie di eventi tragici, le cui conseguenze si faranno sentire ancora vent’anni dopo, quando Cady dovrà fare i conti con il passato. Galveston è una fiaba molto nera che con una scrittura bellissima e poderosa ci porta dentro un universo spietato e al tempo stesso profondamente umano nel quale l’eterna lotta tra il Bene e il Male trova uno scenario perfetto, calata in un paesaggio grandioso e squallido, fatto di paludi e raffinerie, di motel e oceano.
Traduzione di: Giuseppe Manuel Brescia
(1975) romanziere, sceneggiatore e produttore televisivo, ha insegnato scrittura e letteratura in diverse università americane prima di lasciare il mondo accademico nel 2010 per dedicarsi alla scrittura. Nel 2006 è uscita la sua raccolta di racconti Tra qui e il Mar Giallo, mentre il suo primo romanzo, Galveston, tradotto in molti Paesi, è stato un successo internazionale. Nel 2012 ha creato la pluripremiata serie televisiva originale True Detective.
Chiudo con la bellissima Far From Any Road (Singing Bones, 2003) degli Handsome Family conosciutissima anche per essere stata la sigla della prima stagione di True Detective...
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