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martedì 18 novembre 2014

Classici... che passione! #13


Buonasera cari lettori in pantofole! Innanzitutto vi ringrazio per gli auguri e per i bei commenti che mi avete scritto ^^ Ieri purtroppo non sono riuscita a postare Le novità in libreria perché sono rientrata molto tardi e ho deciso di rimandare tutto alla prossima settimana. Sì, perché c'è una rubrica che è da tempo abbandonata, quindi ho deciso di tornare a parlare di classici con un romanzo per ragazzi che ormai a buon titolo può ascriversi in questa categoria, nonostante la pubblicazione a suo modo recente. Sto parlando di La Storia Infinita di Michael Ende uscito per la prima volta a Stoccarda nel 1979, un libro che parla di libri ma soprattutto una grande opera di fantasia.

Si avvicinò alla poltrona, allungò lentamente la mano, toccò il libro, e in quello stesso istante dentro di lui qualcosa fece «clic!» come se una trappola si fosse serrata. Bastiano ebbe l'oscura sensazione che con quel breve contatto avesse avuto inizio qualcosa di irrevocabile, che ora avrebbe proseguito il suo corso.
Sollevò il libro e lo osservò da tutte le parti. La copertina era di seta color rubino e luccicava mentre la rigirava di qua e di là. Sfogliandolo fuggevolmente vide che i fogli erano stampati in due colori diversi. Illustrazioni pareva non ce ne fossero, ma in compenso vi erano meravigliosi capilettera figurati.
Quando tornò a osservare la copertina, ci scoprì sopra due serpenti, uno scuro e l'altro chiaro, che si mordevano la coda, formando così un ovale. E in questo ovale c'era il titolo, in strani caratteri: La Storia Infinita
(Michael Ende, La Storia Infinita)

Bastiano Baldassarre Bucci è un bambino timido e introverso appassionato di libri e storie fantastiche. Un giorno dopo l'ennesima fuga dai compagni, sempre pronti a tormentarlo e deriderlo per quei suoi interessi così bizzarri, si ritrova nella libreria del signor Coriandoli. È proprio qui che si imbatte in un libro molto particolare, sulla copertina campeggia uno strano simbolo: due serpenti che si mordono la coda. Bastiano afferra il volume e fugge via, non sa che quel libro cambierà presto la sua vita. Sì perché La Storia Infinita, questo è il titolo, spalanca davanti ai suoi occhi le porte di Fantàsia un regno magico sull'orlo della distruzione. L'Infanta Imperatrice, sovrana assoluta di Fantàsia è ammalata, ma nessuno sembra comprendere cosa l'affligga. Per questo viene scelto un giovane guerriero, Atreiu, con lo scopo di scoprire se il male che l'ha colta è legato o meno all'oscura forza che sta dilagando nelle terre del regno: il Nulla.
Bastiano segue sempre più coinvolto le avventure del giovane Atreiu, tra mille pericoli e mille personaggi meravigliosi come Fùcur il drago della fortuna, Artax il fedele cavallo o la vecchissima Morla. Alla fine il bambino scoprirà di essere egli stesso entrato nella storia: solo un umano, infatti, può salvare l'Infanta Imperatrice dal Nulla, dandole un nuovo nome e continuando a sognare e desiderare per tenere vivo il regno di Fantàsia. Le storie di Bastiano sono nuova linfa per il regno, ma il giovane è di fatto risucchiato e imprigionato al suo interno, sarà allora Atreiu a salvare l'amico e a separare di fatto i due serpenti che si mordono la coda...

Antiquariato: Titolare Carlo Corrado Coriandoli. Chi non ha mai sognato di entrare nel negozio dell'anziano libraio e di impadronirsi della Storia Infinita spalancando così le porte di un regno meraviglioso? Chi non ha mai sognato di raggiungere la Torre d'Avorio o di volare assieme a Fukùr o cavalcare le praterie assieme ad Artax? Michael Ende ha creato un regno fantastico in cui perdersi, tra mille storie e mille racconti. Sì perché La Storia Infinita con i suoi 26 capitoli (tanti quanti le lettere dell'alfabeto tedesco) non è altro che una storia, nella storia, nella storia...
Scrivere un riassunto del romanzo con le sue 436 pagine fitte di eventi, avventure, corse contro il tempo, non è affatto facile ma sta tutta lì la grandezza di questo libro, nel suo intreccio, perfettamente simbolizzato nell'Auryn il sigillo che l'Infanta Imperatrice consegna ad Atreiu.  
Michael Ende ha scritto un inno alla fantasia, alle immensità che questa può spalancare, così come ai libri che quella immensità riescono a racchiudere.
Da ragazzina è stato un piacere perdersi tra quelle pagine assieme a Fuochi Fatui, Minuscolini, Incubini e Mordipietra o visitare luoghi meravigliosi come la Città dei Fantasmi, il Bosco notturno di Perelun o il deserto colorato di Goab. Un fantasy, avvincente, splendidamente descritto, ricco di dettagli e particolari che un tempo non sono riuscita a cogliere, e che letture successive e più attente hanno poi rivelato. Pure l'eco dello stupore che da piccolina le avventure di Atreiu e Bastiano suscitavano in me è ancora intatto, ogni volta che mi ritrovo il libro tra le mani e ne sfoglio le pagine è una magia... torno subito bambina ^^ Un romanzo davvero senza tempo, che consiglio a tutti grandi e piccini. 
Ho letto La Storia Infinita in una vecchia edizione TEA del 1989 con il prezzo di 10.000 lire (ah le lire!!!) ma di seguito vi posto i dati di una pubblicazione molto più abbordabile ^^:

Michael Ende
La Storia Infinita
TEA
pagine: 436
EAN: 9788850237401
€ 5,00



TRAMA: Bastiano è un giovane goffo, con una grande passione: leggere. In una vecchia libreria trova un volume intitolato La storia infinita; il libraio non vuole venderlo, ma l'attrazione per quel libro è tale che Bastiano lo ruba e ci si immerge letteralmente, scoprendo che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del Regno di Fantàsia...


venerdì 31 ottobre 2014

Le recensioni di... mamma Laura #5

Una rubrica a cadenza casuale, un omaggio alla persona che per prima mi ha trasmesso l'amore per i libri e gli infiniti mondi racchiusi in essi, vi presento Le recensioni di... mamma Laura.

Speciale Halloween 

Buon Halloween cari lettori in pantofole! Mi sono chiesta come festeggiare quest'oggi... be' per parte mia con un acquisto "libroso" atteso da tempo (di cui vi parlerò più avanti) mentre per il blog avevo deciso di parlarvi di un personaggio di carta da me molto amato, Lestat de Liouncourt tenebroso e affascinante protagonista delle Cronache dei Vampiri di Anne Rice. Bene, visto che mamma Laura ha finalmente seguito i miei suggerimenti e ha accettato di leggere Intervista col Vampiro (che mamma moderna eh?) ho deciso di cedere a lei la parola (anche perché le mie lodi di Lestat sarebbero sperticate ^^), non è il suo genere, come ha più volte sottolineato, ma ho trovato la recensione davvero azzeccata e in tema con la notte che ci apprestiamo a "vivere" e magari più in qua vi parlerò io del "mio" Lestat...


Anne Rice
Intervista col Vampiro
Tea
Pagine: 361
EAN: 9788878198685
€ 9,00


TRAMA: Una stanza buia. Un registratore acceso. Un giornalista. E un vampiro. Da quasi due secoli, ormai, Louis de Pointe du Lac non è più un uomo: è una creatura della notte, e ha tutta la notte a disposizione per convincere Daniel, il giornalista, che la storia che gli sta raccontando è vera. Così come è vero il suo volto, tanto pallido ed esangue da sembrare trasparente, di una bellezza soprannaturale e per sempre cristallizzata. Con Intervista col Vampiro Anne Rice ha ricreato il mito notturno del vampiro, trasformandolo in una figura oscuramente luminosa capace di incarnare, e di raccontare, i mali, le paure, le angosce di noi contemporanei.



Ben ritrovati cari lettori. In questi ultimi tempi mamma Laura è stata un po’ latitante. È vero, ma con la fine dell’estate ho avuto un bel po’ di cose da fare come le pulizie a fondo di fine stagione, il cambio degli armadi e un po’ di shopping autunnale. Ora che tutto è tornato alla normalità ho di nuovo passato in rassegna la libreria di mia figlia alla ricerca di qualcosa da leggere. Questa volta è stata la curiosità a suggerirmi Intervista col Vampiro, il primo volume de Le cronache dei Vampiri di Anne Rice. Mia figlia mi ha incitata più volte a leggere tutta la saga ma io mi sono sempre tirata indietro dicendole che non era il mio genere: «Vedrai, sono anche divertenti», mi ha detto, e alla fine... mi sono decisa.

La grande avventura della nostra vita. Che cosa significa morire quando si può vivere fino alla fine del mondo? E che cos’è ‘la fine del mondo’, se non un modo di dire, perché chi sa anche soltanto cos’è il mondo stesso?
(Anne Rice, Intervista col Vampiro)

È uno strano racconto. Louis è un giovane vampiro di 25 anni ma ha già vissuto un paio di secoli, è immortale e la sua esistenza di vampiro ha inizio nel 1791. Ma il romanzo comincia e finisce in una piccola stanza, arredata semplicemente, di un palazzo sulla Divisadero Street di San Francisco. Qui, Louis e un giovane giornalista conosciuto in un bar vicino si ritrovano nell’era moderna; l’uno per raccontare la sua storia, l’altro per scriverla e farne un bestseller.
Il giovane scrittore sa di avere a che fare con un vampiro perché Louis gli si è rivelato; ma la sua curiosità è tale da superare la paura: «Se non avessi paura, penserei che sei un incosciente» disse il vampiro «Ma non averla, vogliamo continuare?» 
E la storia continua. Dalla piantagione di Pointe du Lac nella Louisiana a New Orleans, attraverso l’Europa e fino ai confini dell’Asia, da Parigi e poi in Egitto, in Grecia e in Italia per tornare di nuovo a New Orleans, i vari personaggi si muovono alla ricerca di risposte. Chi siamo? Qual è la nostra natura? Chi ci ha creati? Dio o Satana? E questi personaggi, ognuno a suo modo, vivono la loro orribile esistenza: Lestat il vampiro più anziano che ha creato Louis e la piccola Claudia dal viso d’angelo ma di una crudeltà incredibile; Armand diabolico ma anche capace di amare; Santiago violento e dannato; Celeste la donna vampiro gelosa della bellezza di Claudia. Hanno sentimenti e debolezze umane ma non sono umani; si nutrono del sangue degli uomini ma non hanno calore; vivono e uccidono di notte e dormono dall’aurora al crepuscolo.

Anne Rice è stata veramente geniale. Ha creato un mondo irreale, oscuro e crudele ma credibile. Ha scaraventato via tutte le dicerie e le credenze fantastiche che hanno sempre accompagnato i racconti sui vampiri: l’aglio, i crocifissi, i paletti conficcati nel cuore, le teste mozzate: idiozie, così le definisce Louis.
In questo romanzo c’è tutto: la psicologia che ci fa capire i pensieri e i sentimenti di queste creature diaboliche; la filosofia che cerca di spiegare e forse scusare i loro oscuri comportamenti; la storia con le descrizioni puntualmente veritiere della Louisiana, di New Orleans e dei vari paesaggi del periodo settecentesco e l’horror: orrore che assale perché niente è taciuto o sottinteso.
Louis è un vampiro combattuto; non accetta la sua natura, non ha il coraggio di uccidere e quando riesce a farlo si inebria, gode e si sazia ma poi viene assalito da una perenne e assoluta tristezza; vogliamo chiamarla “rimorso”? Lestat, invece, come la maggior parte dei vampiri, non solo non rinnega la sua natura, ma vive al meglio i suoi giorni, uccide senza rimorsi, gioca con le sue vittime, adora la bella vita e si circonda di tutto ciò che ama e che desidera.
Ma insomma mi è piaciuto? Certamente! Ma continuerò a sostenere che non è assolutamente il mio genere.






giovedì 20 marzo 2014

Green


Mio nonno mi rivolse uno dei suoi meravigliosi sorrisi nonneschi che gli riempivano il viso di rughe. «Non devi rattristarti, Gwenn. Ti posso assicurare, dovessi morire anche oggi, non sarei triste: ho avuto una vita magnifica.» Le rughe si fecero più marcate. «Peccato soltanto che alla tua epoca non potrò più aiutarti.»
Annuii di nuovo sforzandomi di trattenere le lacrime.
«Su, su, piccolo corvo. Dovresti sapere bene che la morte è parte della vita.»
(Kerstin Gier, Green)

Buonasera lettori in pantofole! Oggi ho finalmente il piacere di parlarvi di Green di Kerstin Gier. Eh sì, la saga è giunta al suo termine e Gwenny & co. già mi mancano. È stato davvero un piacere tuffarsi nelle pagine di questo urban fantasy e ringrazio tutti coloro che me lo hanno caldamente raccomandato ^^. (Qui potete leggere le recensioni dei precedenti volumi: Red e Blue). Ma veniamo alla storia di questo ultimo capitolo:

Gwendolyn ha il cuore a pezzi. L'ultimo viaggio nel tempo per conto dei Guardiani e dell'inquietante conte di Saint Germain l'ha messa di fronte a una terribile verità: Gideon non è innamorato di lei, l'ha ingannata e manipolata. Certo sarebbe facile nascondere la testa sotto il cuscino o inzupparlo di lacrime ma Gwenny non può farlo e fortunatamente ci sono Leslie (la migliore amica che esista al mondo) e l'irresistibile demone-doccione Xemerius a ricordarglielo. Sì perché la nostra eroina ha altro a cui pensare al momento: ci sono i segreti dei Guardiani e del cronografo da svelare. Insieme a Lord Montrose e a nuovi e inaspettati alleati (vedi Mr Bernhard) Gwendolyn dovrà venire a capo della profezia dei dodici e della magia del corvo che reca dentro di sé. Ma soprattutto dovrà capire perché Lucy e Paul sono fuggiti nel passato e per quale ragione si oppongano al conte di Saint Germain. E ancora, cosa si nasconde dietro lo sguardo triste e preoccupato di sua madre? Tra feste in maschera e crinoline, balli e duelli il destino del Rubino, la gene-portatrice, sta infine per compiersi...


In questo ultimo episodio troviamo Gwendolyn esattamente dove l'avevamo lasciata nel finale di Blue: al termine del suo incontro con il conte di Saint Germain che stavolta ha fatto vacillare non solo il suo coraggio ma anche il suo cuore... possibile che Gideon l'abbia solo manipolata per poterla meglio controllare? La nostra eroina piange e si dispera, un po' troppo per i miei gusti... diciamo che la parte romantica di Green è quella che mi ha preso di meno, troppo miele o "marzapane" per dirla con Leslie ;-) Meno male che ci sono appunto Leslie e Xemerius a rimettere Gwenny in carreggiata! Sì perché Green rappresenta davvero la chiusura del cerchio, insomma diciamocelo, tutti i nodi vengono al pettine... e che nodi!!! Con la sua solita ironia e un tratto leggero e avvincente, Kerstin Gier ci porta alla scoperta dei misteri che si nascondo dietro alla Loggia dei Guardiani e al cronografo. Ho trovato questa parte del romanzo davvero avvincente, soprattutto la capacità che l'autrice ha avuto di unire i vari fili della trama, tutto si tiene perfettamente tra un volume e l'altro. I colpi di scena sono molti, alcuni inevitabili e già intuibili dai volumi precedenti, ma altri davvero inaspettati e posso dire che il finale non mi ha affatto delusa (ma ovviamente non faccio spoiler ^^). Ma sicuramente il punto di forza della Gier sono i personaggi, davvero irresistibili!!! Be' di Gwenny vi ho già detto nelle mie precedenti recensioni e anche del mio amore infinito per Xemerius il piccolo demone di un doccione in pietra con grandi orecchie, ali da pipistrello, una lunga coda da drago ricoperta di squame e due piccole corna su un muso da gatto... ditemi voi come si fa a non adorarlo *_* A spiccare in questo ultimo episodio è comunque a mio parere Lord Montrose il nonno di Gwenny e già Gran Maestro dei Guardiani, intrepido ma allo stesso tempo un po' imbranato, sì proprio come la sua nipotina ^^. E il rapporto nonno-nipote è davvero ben descritto, capace di regalare al lettore momenti dolci e intensi, a tratti malinconici. Ancora meritano di essere citati: Raphael, il simpaticissimo fratello di Gideon nonché dolce metà di Leslie e il maggiordomo tutto fare Mr Bernhard, incredibile nell'arginare le malefatte dell'antipatica e terribile cugina Charlotte. E a proposito di quest'ultima, leggere delle sue prodezze canore dopo una colossale sbronza è davvero davvero impagabile... in quel momento scorsi Charlotte. O almeno qualcuno che avrebbe potuto essere Charlotte se non fosse stata in piedi su un tavolo in mezzo alla serra a cantare Paparazzi di Lady Gaga al microfono. Insomma anche stavolta Kerstin Gier mi ha strappato non pochi sorrisi. Sono arrivata all'ultima pagina con il magone di dover lasciare personaggi ai quali mi sono affezionata, vedi Mr Pimplebottom o l'incantevole Madame Rossini, ma questa del resto è la grande dote che, dopo aver terminato questa trilogia, riconosco alla Gier. Un urban fantasy davvero ben scritto che mi sento di consigliare e raccomandare... forse esagero ma ancora una volta cinque pantofole ^^


Di seguito vi posto i dati della mia edizione:

Kerstin Gier
Green

(Titolo originale: Smaragdgrün)

TEA
Pagine: 434 
ISBN: 9788850231362
€ 12,00

TRAMA: «Sono davvero contento di aver chiarito le cose. In ogni caso resteremo sempre buoni amici, giusto?» Con queste parole Gideon de Villiers, occhi verdi e capelli corvini, fa precipitare Gwendolyn Shepherd negli abissi dell'infelicità. Perché, nelle due settimane che le hanno sconvolto la vita, Gideon le era sembrato la sua unica ancora di salvezza. Solo da due settimane, infatti, la sedicenne Gwen ha scoperto di essere predestinata a viaggiare nel tempo per portare a termine una missione pericolosissima da cui dipende il destino dell'umanità intera. Una faccenda che, in realtà, non le interessa affatto, diversamente dalla cugina Charlotte che, convinta di essere lei la predestinata, era stata educata ad affrontare situazioni e persone di ogni tempo e ogni luogo. Solo per Gideon, il suo compagno di viaggi nel passato, Gwen ha trovato sopportabile l'essere sballottata da un secolo all'altro alla ricerca di un cronografo perduto, ma ora perché dovrebbe continuare a lasciarsi tiranneggiare dall'implacabile setta dei Guardiani? D'altra parte, è vero che a poco a poco sta scoprendo segreti insospettabili sulla propria famiglia che la riguardano molto da vicino. E poi, finché è sostenuta da amiche come Leslie e da piccoli gargoyle impiccioni e simpatici come Xemerius, la sua vita, oltre a essere piena di pericoli, può essere anche molto eccitante…

sabato 28 dicembre 2013

Blue


«Allora, ricominciamo dal principio: io sono Gwendolyn Shepherd. Piacere di conoscerti.»
«Xemerius» rispose il doccione raggiante. «Molto piacere.» Si arrampicò sul lavandino e mi guardò negli occhi.
«Sul serio! Molto, davvero molto piacere! Mi compri un gatto?»
(Kerstin Gier, Blue)

Buonasera cari lettori in pantofole! No, non sono sparita ma questi giorni di festa ho proprio deciso di godermeli oziando parecchio!!! Volete un rapido riassunto di quanto accaduto  nelle giornate precedenti? Dunque: cibo, cibo, spartizione di regali, cibo, a pelle d'orso sul divano con un bel libro, cibo, cibo, cinema... e ancora cibo!!! Sì, forse ho un po' esagerato con l'alimentazione che dite? ;-) Comunque torno con la recensione di un romanzo che mi ha tenuto compagnia prima dell'avvento delle feste. Sto parlando del secondo capitolo della Trilogia delle gemme di Kerstin Gier (per quanto riguarda il primo episodio, Red, potete leggere qui la recensione, un ripassino non fa mai male ^^). Ma veniamo alla storia:

Gwendolyn Shepherd ha scoperto solo da pochi giorni di essere una viaggiatrice nel tempo ma la sua vita è già stata completamente rivoluzionata: Guardiani, società segrete, misteriosi cronografi e inseguimenti e... un compagno di viaggio decisamente molto affascinante. E pensare che solo poco tempo prima era sua cugina Charlotte, la presunta gene portatrice, a doversela vedere con crinoline e lezioni di etichetta. Ma quel gene, invece, lo ha ereditato Gwenny e adesso è lei a dover andare al fondo della questione. Perché tutti la tengono all'oscuro di quanto sta accadendo, cosa cercano davvero i Guardiani e per quale motivo stanno dando la caccia a Lucy Montrose e Paul de Villers? Il mistero si infittisce e a complicare la situazione ci si mette anche il ricevimento organizzato dal conte di Saint Germain, capostipite della Loggia dei Guardiani. Gwendolyn sarà all'altezza della situazione o combinerà come al solito qualche guaio? Del resto non è facile concentrarsi se nei paraggi c'è Gideon de Villiers a mandarla in confusione con quegli stupendi occhi verdi e il carattere impossibile. Per fortuna la nostra eroina può contare sull'aiuto di amici vecchi e nuovi: Leslie, Mr George, James Pimplebottom e... Xemerius un demone doccione davvero irresistibile. 

Adoro Gwenny!!! Mentre leggevo questo romanzo l'ho ripetuto più volte (in effetti anche sul blog ho sproloquiato a tal proposito). Ma cosa dire, se la Gier mi aveva già convinta con Red, con questo secondo episodio mi ha proprio conquistata! Gwendolyn è imbranata, vivace, avventata e "svenevole" come una qualsiasi adolescente, ma proprio per questo motivo non si può fare a meno di immedesimarsi in lei. Dopo il rocambolesco incontro che chiudeva Red (non faccio spoiler ^^), la ritroviamo adesso tra le braccia di Gideon in una chiesa di Belgravia del 1912: ... si chinò verso di me e mi baciò di nuovo, questa volta con grande tenerezza. Io chiusi gli occhi - e poi accadde la stessa cosa di prima: il mio cervello ritornò in quella benefica condizione di stand-by (trasmetteva soltanto oh e mmmm e ancora!).
Ecco uno dei punti di forza di questo romanzo sono i dialoghi e le descrizioni davvero arguti e frizzanti (la Gier mi ha strappato non pochi sorrisi). Per non parlare dei personaggi; ovviamente quanto più ci si addentra nei misteri della Loggia dei Guardiani tanto più numerose divengono le persone che circondano Gwenny: l'odiosa Charlotte, l'adorabile e "francesissima" Madame Rossini, maestra di moda o il Gran Maestro Falk de Villiers... ma in questo secondo episodio fanno la loro comparsa anche nuovi amici e non: l'esperto in etichetta Mr Giordano, Raphael il fratello minore di Gideon, Lord Montrose e Xemerius. Ecco questi ultimi due personaggi li ho adorati!!! Xemerius è un simpaticissimo demone-doccione... sì avete capito bene: avete presente i Gargoyle che animano le facciate delle chiese? Ecco proprio uno di quelli! Ovviamente parliamo di un demone fantasma, del resto una delle caratteristiche di Gwendolyn è proprio quella di riuscire a vedere e parlare con  gli "spiriti" ^^ E come si fa a non innamorarsi a prima vista di uno spiritello desideroso di compagnia che canta a squarciagola Friends will be friends?
Il doccione continuava a cantare dal tetto e io dovevo fare un grande sforzo di volontà per non correggerlo. Grazie a Singstar e ai pomeriggi di karaoke con la mia amica Leslie, conoscevo alla perfezione i testi dei Queen e sapevo che in quella canzone non si parlava di cetrioli.
Non mancano momenti esilaranti, come l'esibizione canora di un'alticcia Gwendolyn durante una soirée del XVIII secolo ma anche episodi più seri e delicati ad esempio l'incontro con l'adorato nonno Lord Lucas Montrose negli anni Cinquanta. Lo stile narrativo è fresco e scorrevole pure niente è lasciato al caso; i misteri si accavallano, incastrandosi l'un l'altro come le tessere di un meraviglioso rompicapo mentre Gwenny cerca di svelare il segreto che si cela dietro il cronografo e il cerchio dei dodici... (e la Gier offre anche al lettore la possibilità di cimentarsi in un simpatico messaggio cifrato in chiusura di romanzo ^^)
Insomma mi sono dilungata un po', ma lo avrete capito questo urban fantasy mi ha proprio coinvolta e un plauso speciale va alla scrittrice per aver creato personaggi tanto originali e simpatici (Xemerius docet ^^). Cinque pantofole.


Di seguito vi posto tutti i dati della mia edizione:

Kerstin Gier
Blue
TEA
Pagine: 352
ISBN: 9788850230884
€ 12,00


TRAMA: Gwendolyn ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell'umanità. Peccato che la sua famiglia non l'avesse informata: tutti erano convinti che la predestinata fosse l'odiosa cugina Charlotte e, di conseguenza, Gwen ha trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto) e divertirsi con le amiche. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto e conversare in modo appropriato con l'aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: andare avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento… Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire, anche se talmente imprevedibile da farla impazzire dal desiderio e dalla rabbia al tempo stesso. E, senza alcun dubbio, Gwen sa di cosa avere paura: del conte di Saint Germain, il grande burattinaio che tiene le fila di tutto e che vuole completare al più presto il cronografo, prima che i nemici glielo impediscano. Ma perché Gwen non riesce a fidarsi di lui? E chi sono veramente i nemici?

mercoledì 31 luglio 2013

Red


«Io e la mia accompagnatrice dobbiamo parlare con il Maestro. È una questione molto urgente.»
«La parola d'ordine?»
Quark edit bisquitis. O qualcosa del genere.
«Qua redit nescitis», disse Gideon.
Ecco, più o meno.
(Kerstin Gier, Red)

Buonasera lettori in pantofole! Eccomi qua a parlarvi della mia ultima lettura. Un romanzo di cui ho tanto sentito parlare e che da molto desideravo leggere: Red il primo volume della trilogia delle Gemme firmata da Kerstin Gier.  Ma veniamo subito alla storia:

Gwendolyn Shepherd è una ragazza come tante, forse un po' imbranata, ma allegra e vivace come lo sono tutte le adolescenti della sua età. Lo stesso non si può dire della sua famiglia, davvero sopra le righe. Del resto Gwenny abita in un'imponente dimora vittoriana di proprietà dei Montrose, antica famiglia londinese nobile e austera. La stirpe dei Montrose nasconde un segreto, un segreto che si tramanda nel sangue di generazione in generazione: il "gene" che permette di viaggiare nel tempo. Il destino ha decretato che Charlotte, l'antipatica e sussiegosa cugina di Gwendolyn, sarà Rosso Rubino, colei che reca con sé il gene, colei che può viaggiare a ritroso nel tempo e che per questo motivo è stata istruita in ogni arte e disciplina. Immaginatevi dunque la sorpresa di Gwenny nel ritrovarsi catapultata in un'antica e fumosa Londra. Ma quale destino, quel maledetto gene è capitato in eredità proprio a lei! Contro la sua stessa volontà, Gwendolyn è introdotta in un universo di misteri e, oltrepassata la soglia dell'antico quartiere di Temple, è iniziata ai segreti della Società dei Guardiani. Tra pizzi e crinoline la nostra eroina è pronta a oltrepassare le porte del tempo, mentre nuovi personaggi si profilano all'orizzonte: l'affascinante quanto irritante Gideon de Villiers, il misterioso e inquietante conte di Saint Germain, Lucy Montrose e Paul de Villiers... cosa le stanno nascondendo le persone a lei più care? Cos'è il cerchio dei dodici? E soprattutto dove la condurrà il "cronografo"? Il viaggio ha inizio...

Un urban fantasy davvero ben costruito che mi ha catturata sin dalle prime pagine e una lettura davvero scorrevole e arguta (tanto è vero che ho terminato il romanzo in pochissimi giorni). Kerstin Gier è riuscita a costruire una trama originale, ben congegnata e accattivante. Ma la cosa che più mi ha colpita è stata la caratterizzazione dei personaggi: simpatici, divertenti, trascinanti. Mi sono innamorata di Gwendolyn della sua freschezza, ingenuità, ironia. Una ragazza semplice eppure piena di qualità: be' della sua "dote" di viaggiatrice nel tempo vi ho già parlato ma forse non tutti sanno che Gwenny è anche capace di dialogare con i fantasmi... e che scene ne vengono fuori!!! Ma tutto il romanzo è affollato di personaggi ben costruiti, dall'austera Lady Arisa, capostipite dei Montrose, col suo incedere legnoso, come se avesse inghiottito un bastone, all'odiosa Charlotte col suo sorriso da Monna Lisa (l'antipatia personificata, non può non rimanere sullo stomaco a chiunque^^), passando per Leslie, amica del cuore di Gwendolyn, fino a James August Peregrin Pimplebottom (e con un nome così come si fa a non adorarlo!), fantasma elegante e dai modi affettati. Ecco James è un personaggio di contorno che sinceramente mi ha conquistata e che spero abbia una parte anche nel seguito del romanzo... sì perché come vi ho accennato in apertura Red  è il primo volume di una trilogia e la Gier è stata abilissima nel lanciare spunti e accennare misteri, in modo tale che la suspence sottende tutta la narrazione... ad esempio quale passato nascondono Lucy Montrose cugina di Gwenny, misteriosamente scomparsa e Paul de Villiers? Io un'idea ce l'avrei... ma non ve la dico ;-) Non manca ovviamente il lato romance e ho trovato davvero interessante il fatto che l'autrice non abbia calcato troppo la mano e non sia scaduta nel "sentimentale" anche se ovviamente un pensierino sugli splendenti occhi verdi di Gideon la nostra eroina non può non averlo fatto ;-)
Insomma una lettura davvero fresca e piacevole, uno stile arguto e frizzante, un'ambientazione intrigante (le descrizioni di luoghi e ambienti sono davvero ben fatte) direi che mi ha conquistato su tutta la linea... cinque pantofole!


Di seguito tutti i dati della mia edizione:


Kerstin Gier
Red
TEA
Pagine: 342
ISBN: 9788850229680
€ 11,00

TRAMA: Per le amiche, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all’altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l’aiuto dell’inquietante maggiordomo Mr. Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all’altezza del nome dei Montrose. E poi c’è Charlotte, sua cugina: rossa di capelli, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione, non solo per la sua famiglia ma per l’umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante… Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...