Qualsiasi analogia con persone, vive o scomparse... La formula del disclaimer, nella prima pagina, è barrata da una riga rossa. Se ne accorge solo ora: non ci aveva fatto caso quando ha cominciato a leggere. La somiglianza non è puramente casuale; è innegabile. È lei, Catherine.
(Renée Knight, La vita perfetta)
Buonasera, lettori in pantofole! Oggi vorrei fare quattro chiacchiere con voi sulla mia ultima lettura: La vita perfetta di Renée Knight. Un romanzo che è diventato un vero e proprio caso editoriale in madrepatria, conteso dagli editori, strarecensito da quotidiani e riviste, un thriller insomma che prometteva di tenere avvinti alla pagina. È stato così? Avremo modo di parlarne ^^ intanto ringrazio di cuore la CE che mi ha dato l'opportunità di leggerlo e parto, come sempre, dalla storia:
Può un libro recapitato come per caso in casa tua raccontare i tuoi più reconditi segreti? È quello che succede a Catherine Ravenscroft apprezzata documentarista dalla vita invidiabile. Un marito avvocato, un figlio grande, una casa nuova di pacca e una vita perfetta in cui crogiolarsi come un gattone al sole. Eppure, dopo aver letto Un perfetto sconosciuto di E.J. Preston, Catherine capisce che niente sarà più come prima, perché un pezzo della sua vita che credeva dimenticato è tornato a tormentarla. Perché il passato che aveva tenuto nascosto con tanta cura adesso è lì, dinanzi a lei, vergato nero su bianco su quelle pagine fruscianti. E.J. Preston sa e rivendica giustizia, e Catherine dovrà suo malgrado fare i conti con la verità e con le sue conseguenze. Del resto una vita perfetta è come il cristallo, un piccolo urto e tutto può andare in pezzi...
IL MIO PENSIERO
Quel libro l'ha come irretita, attratta con l'inganno finché non si è accorta di essere in trappola.
Mi sono avvicinata a questo romanzo con grandissima curiosità, irretita anche io come la protagonista, sedotta dall'idea di un libro nel libro. E un libro badate bene che racconta un segreto inconfessabile, un segreto che Catherine non ha mai svelato a nessuno e che pure è lì davanti ai suoi occhi, frutto della mente creativa di tale E.J. Preston... ma può essere solo un caso?
Qualsiasi analogia con persone, vive o scomparse... è da queste parole che prende avvio il sottile gioco psicologico, perché di thriller psicologico stiamo parlando, che legherà a doppio filo, in un'estenuante partita a due, Catherine Ravenscroft e E.J. Preston o, meglio, Stephen Brigstocke insegnante in pensione dal triste passato.
Il romanzo gioca sulle voci alternate di questi due personaggi, e sul binomio presente/passato: la primavera del 2013 in cui Catherine si imbatte nella lettura di Un perfetto sconosciuto e l'estate del 1993, narrata appunto nelle pagine del libro. Il tutto sembra coinvolgente, incalzante, niente è come sembra perché una storia ha mille facce, mille punti di vista, mille sfaccettature, eppure... eppure come forse avrete intuito questo thriller non mi ha convinta e non mi ha tenuta avvinta alla pagina come mi sarei aspettata. Perché? Per prima cosa per via dello stile dell'autrice che ho trovato totalmente straniante. L'alternanza dei capitoli narrati al presente e al passato diventa ben presto un gioco meccanico, un gioco di cui l'autrice stessa resta vittima visto che a un certo punto non è stata più in grado di padroneggiarla... la letteratura è il modo migliore per schiarirsi le idee proclama a un certo punto Stephen Brigstocke, ma quei tempi "ballerini" me le hanno piuttosto confuse ^^
E poi lo scontro che lega i due protagonisti che si fa via via ripetitivo, sì è vero c'è un colpo di scena bello grosso sul finale (e ovviamente non si fanno spoiler) ma ho trovato il ritmo narrativo troppo lento per un romanzo del genere.
Ciò che invece mi ha colpito in positivo è il modo in cui si mettono a nudo i diversi punti di vista dei personaggi, le loro false convinzioni, gli inganni della mente e del cuore.
Insomma, La vita perfetta è un thriller che si fa leggere ma da cui sinceramente mi aspettavo di più. Due pantofole e mezzo.
Di seguito posto tutti dati del volume, uscito per Piemme lo scorso 15 marzo:
RENÉE KNIGHT
LA VITA PERFETTA
(Disclaimer)
editore: Piemme; pagine: 288; EAN: 9788856640397
copertina rigida: € 19,50; eBook: € 9,99; acquistalo su: Giunti al Punto
E la recensione termina ovviamente con un brano musicale. Ci andiamo ad ascoltare un pezzo degli Audioslave dal loro album di debutto omonimo (2002).
editore: Piemme; pagine: 288; EAN: 9788856640397
copertina rigida: € 19,50; eBook: € 9,99; acquistalo su: Giunti al Punto
Catherine Ravenscroft non sa cosa sia il sonno. Da quando in casa sua è comparso quel libro, l'edizione scalcagnata di un romanzo intitolato "Un perfetto sconosciuto", non riesce più a fare sonni tranquilli, né a vivere la vita di ogni giorno, la sua vita di film-maker di successo, con la sua bella famiglia composta da un marito innamorato e un figlio ormai grande. Non ci riesce perché quel libro - anche se Catherine non sa chi l'abbia scritto, o come possa essere finito nella nuova casa dove lei e il marito hanno appena traslocato - racconta qualcosa che la riguarda molto da vicino. Qualcosa che soltanto lei sa, e che ha nascosto a tutti, anche a suo marito. Chi è l'autore di quel libro, e come fa a conoscere Catherine e a sapere cosa ha fatto un giorno di tanti anni fa, durante una vacanza al sole della Spagna? E che cosa vuole adesso da lei? Catherine dovrà fare i conti con la paura, e - forse per la prima volta - con la verità. Perché anche le vite che ci sembrano più perfette nascondono dei segreti che possono distruggerle.
CHI È RENÉE KNIGHT:
inglese, vive a Londra con il marito e due figli. Ha lavorato a lungo come documentarista per la BBC. Ha scritto sceneggiature televisive e cinematografiche per la BBC, Channel Four e per la Capital Films. Nell'aprile del 2013 si è diplomata in scrittura creativa alla Faber Academy. La vita perfetta è il suo romanzo di esordio.
E la recensione termina ovviamente con un brano musicale. Ci andiamo ad ascoltare un pezzo degli Audioslave dal loro album di debutto omonimo (2002).
On a cobweb afternoon in a room full of emptiness, by a freeway, I confess I was lost in the pages of a book full of death...
Inutile dire che le parole di Like a stone mi hanno fatto inevitabilmente pensare al libro di cui parla Renée Knight ^^
Temevo un po' la sòla...
RispondiEliminaForse semplicemente non era la storia adatta a me ^^ perché ho letto tante belle recensioni ma non mi ci sono proprio riconosciuta. La mia esperienza di lettura è stata un po' diversa, capita ^^
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