martedì 15 marzo 2016

IL REGISTA


«L'unico modo per fermarlo è entrare nella sua testa. Scoprire cosa lo muove: nel modus operandi si nascondono il carattere, le pulsioni, ciò che prova. È il regista di un film crudele e ce lo sta somministrando poco alla volta. Capiamo il film e troveremo lui.»
(Elisabetta Cametti, Il regista)


Buonasera lettori in pantofole! Eccomi di ritorno con una nuova recensione: Il regista di Elisabetta Cametti, primo episodio di 29 una nuova serie ad alta tensione. Non avevo mai letto niente di questa autrice anche se la conoscevo in relazione alla serie K dedicata al personaggio di Katherine Sinclaire (che tra l'altro è approdato proprio ultimamente oltreoceano). Ma quando ho letto la trama de Il regista mi sono incuriosita: un thriller all'ultimo respiro, feroce (forse anche troppo), e decisamente attuale ^^
Be', intanto ringrazio l'ufficio stampa della Cametti che mi ha dato l'opportunità di leggerlo e poi, come sempre, partiamo dalla storia:



È notte quando il cadavere di Ben Burnes, noto presentatore televisivo, viene trovato vestito di stracci all'interno di un furgone di proprietà di Veronika Evans. Ma chi è Veronika Evans? Fotoreporter d'assalto, Veronika deve la sua notorietà ai suoi scatti feroci capaci di mettere a nudo le contraddizioni e le ipocrisie della società contemporanea ma soprattutto capaci di fare in poche ore il giro del web. A indagare su questa morte eccellente e sulla fotoreporter è chiamata Barbara Shiller, profiler di razza da poco a capo di una nuova unità anticrimine. Ma bastano poche ore per capire che il caso ha ben altre proporzioni. Le morti si susseguono in rapida sequenza in una escalation di violenza che corre sui social network come in diretta tv. A farne le spese sono gli ospiti di un noto talk show americano, vittime dal passato non proprio limpidissimo. Ma cosa le lega? Cosa hanno in comune? Mentre le indagini proseguono, davanti all'obiettivo di Veronika e Barbara scorrono le immagini del più macabro dei reality, orchestrato da un regista professionista dell'orrore.


IL MIO PENSIERO
I muri e gli oggetti parlano, non mentono mai. Basta saper ascoltare la loro voce. È questo il motto di Barbara Shiller, donna affascinante e dal passato difficile che si ritrova a capo di un'unità investigativa nuova di pacca la Crime Connection. E il crimine non si fa attendere. E parliamo di un crimine che scuote il mondo televisivo americano, di un crimine così bene orchestrato da sembrare diretto da un regista: il regista-folletto capace di seminare orrore e morte. 
Un thriller mozzafiato, scandito dal tempo, 29 ore per risolvere il caso, quelle stesse ore che scandiscono anche il tempo del lettore. Almeno questo è quello che è successo alla sottoscritta, imbrigliata nell'indagine e in balia del regista, fino all'inaspettato finale. Sì, perché la Cametti mi ha portato dove ha voluto lei con le sue false piste e i suoi mille fili narrativi. E davvero l'intreccio è labirintico, anzi c'è un passo nel libro che ben lo spiega: Amo scrivere trame complesse ... Ricche di personaggi le cui storie si intrecciano, di misteri che mentre si dipanano conducono a nuovi enigmi, di cambi di rotta inaspettati. Che Elisabetta Cametti faccia riferimento a se stessa? Un cameo all'interno del suo film di carta? Chi sa, c'è che io mi sono persa tra le tante storie e i tanti misteri che affollano le sue pagine! 

L'altro punto di forza di questo romanzo sono i personaggi. Veronika Evans, donna forte e fragile al tempo stesso, in balia delle sue ossessioni e paranoie ma anche decisa a non lasciarsi travolgere dall'orrore e Derek Crane, l'antagonista per eccellenza della fotoreporter ma un antagonista gentiluomo che mi ha ispirato subito simpatia. Per non parlare del regista-folletto con il suo piano diabolico che fa leva sul terrore delle vittime per trasformarle in altrettanti complici e burattini (ma questo lo scoprirete solo leggendo ^^). A non convincermi del tutto invece è stata Barbara Shiller, questa avvenente profiler che, a dispetto del suo motto, è davvero troppo in balia degli eventi, sballottata da una scena del crimine all'altra. 
Interessante invece il modo in cui l'autrice gioca con le ossessioni della modernità: i social network, le notizie che corrono sul filo della rete, i talk show capaci di portare uno spaccato di mondo direttamente nelle case dei telespettatori. Ed è ciò che a modo suo farà il regista, un reality show dell'orrore pronto a diffondersi a folle velocità sul web. Un unico appunto, il finale è davvero un'escalation di violenza e orrore, a mio avviso fin troppo esasperata...
A proposito, la partita resta aperta, del resto parliamo di una serie. Quattro pantofole: un romanzo consigliato agli amanti dell'alta tensione ^^ 


 Di seguito vi lascio tutte le info sul volume, uscito per Cairo Editore lo scorso novembre:

ELISABETTA CAMETTI

IL REGISTA
editore: Cairo; pagine: 382; EAN: 9788860526571 
data di pubblicazione: 12 novembre 2015 
copertina rigida: € 18,90; eBook: € 9,99; acquistalo su: Giunti al Punto

New York, oggi. Veronika Evans è una fotoreporter che ritrae l'umanità emarginata della metropoli. I suoi scatti scioccanti ottengono milioni di visualizzazioni al giorno, decine di migliaia di tweet all'ora: un immenso popolo di follower in mezzo al quale si può nascondere chiunque. Barbara Shiller è una profiler del NYPD, che affronta ogni caso di omicidio con la rabbia di chi deve scontare un tragico errore di valutazione. Intorno a lei, un mondo di uomini a cui vorrebbe far dimenticare la propria bellezza. Poi c'è la puntata di un talk show da Emmy Award andata in onda l'anno precedente, i cui ospiti sembrano candidati a una morte teatrale quanto atroce. Per quella macabra sequenza di omicidi, i primi indagati sono i partecipanti ancora in vita, tra i quali Veronika e il suo concorrente Derek Crane, ma anche un reporter di guerra scomparso da giorni e il conduttore del talk show. Tutti sono sospettati, nessuno è al riparo. Tutti con un alibi forte, e un passato discutibile. Tutti possibili carnefici. Tutti potenziali vittime. Gli indizi si rincorrono, senza mai portare a un movente. 29 ore in countdown: in un'escalation di violenza e terrore si delinea l'ombra di un regista con la sua incredibile strategia omicida, che scriverà una nuova pagina della storia del crimine.

CHI È ELISABETTA CAMETTI:
classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent'anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra. Il regista è il primo romanzo della serie 29 e viene pubblicato in Italia in contemporanea con il lancio negli Stati Uniti  di – I guardiani della storia, il suo thriller di esordio e bestseller internazionale. – Nel mare del tempo, secondo della serie K, è stato pubblicato nel 2014.
La stampa l'ha definita "la signora italiana del thriller" e la sua protagonista Katherine Sinclaire è stata battezzata "il contraltare femminile di Robert Langdon, l'eroe di Dan Brown". Elisabetta è spesso ospite su Canale 5, nel programma Mattino Cinque, come opinionista sui casi di cronaca. I suoi libri sono stati pubblicati in12 paesi.

E non c'è recensione senza la sua colonna sonora. Per questo romanzo ho scelto Enter Sandman dei Metallica dal famigerato Black Album (Metallica, 1991). Un brano composto da Hammett, Hetfield e Ulrich ma scritto dal solo James Hetfield. Ma soprattutto un pezzo che parla di paure e incubi... 

6 commenti:

  1. Segno, segno, che da un po' sono a digiuno di thriller.
    Se italiani, meglio ancora. Recensione utilissima, al solito. :)

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    1. Bravo Mr Ink è quello che ho pensato anche io ^^ Ero digiuna da tempo di thriller italiani ma, attenzione, in questo caso davvero dal respiro internazionale ^^

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  2. Ciao Jerry! L'ho concluso da pochissimo...è fantasticoooooo!!!!
    Approfitto per invitarti da me per un giochino semplice che ti darà la possibilità di vincere fino a tre cartacei. Se ti va passa, ti aspetto.
    http://ilcuoreinunlibro.blogspot.it/2016/03/vecchio-amico-3-libri-senza-tempo_4.html

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    1. Ciao Cuore Zingaro, grazie mille vengo subito a curiosare ^^

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  3. Il finale resta aperto... quanto??? Sono in fase di thriller, ma non voglio entrare anche in fase #lettricefrustrata ^^

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    1. Tranquilla Silvia il caso si risolve nel volume ma nel finale si capisce che certi personaggi torneranno a far parlare di sé anche perché Il regista inaugura una nuova serie thriller della Cametti dal titolo "29".

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