venerdì 27 febbraio 2015

Pantofole di avvistamento #28

Pantofole di avvistamento è una rubrica che ho ideato allo scopo di presentarvi i romanzi che mi vengono gentilmente segnalati da autori, agenzie letterarie, case editrici e quant'altro. Un modo per scoprire e incontrare nuovi libri e nuovi autori.
Buon venerdì lettori in pantofole! Eccomi di ritorno con un nuovo appuntamento di Pantofole di avvistamento. Anche oggi ho cercato di selezionare tre romanzi molto diversi tra loro, tre generi, per cercare di stuzzicare la curiosità di tutti quanti voi ^^
Inizio con un fantasy tutto italiano pubblicato il 24 febbraio e che mi è stato gentilmente segnalato dall'autore. Emanuele Petrilli firma, per Mondadori Chrysalide, Semeru. La grande battaglia la storia di un giovane e intrepido ladro nella terra sconvolta di Eupheria, una terra nata dal sogno e che nel sogno ci invita ad avventurarci e perderci.
Con Sarah Rabolini, invece, parliamo di romance. Amarsi ancora è uscito lo scorso 10 febbraio per Piemme in Love la storia di Giorgia e del suo cuore diviso: da una parte Carlo il presente e la sua sicurezza, dall'altra Pietro il passato con i suoi spettri... chi sceglierà?
E per finire un libro per ragazzi e non solo che mi è stato segnalato da il Castoro Editrice. A 70 anni dalla scoperta della bomba atomica un romanzo racconta i segreti e le macchinazioni che hanno portato alla creazione dell'arma più potente e pericolosa al mondo: L'AtomicaSteve Sheinkin firma un'opera che parla di Storia ma che ha il respiro di un thriller mozzafiato.
Allora cosa ne pensate? Come promesso ce n'è per tutti i gusti... fate la vostra scelta ^^ 

Emanuele Petrilli
Semeru. La grande battaglia
Mondadori
pagine: 176
EAN: 9788852061714
eBook: € 4,99


TRAMA: Sono trascorsi mille anni da quando Muren, Re degli Uomini, ha vinto la Grande Battaglia, rilegando gli Uru'q ai margini del Regno di Eupheria. Eppure la sanguinosa lotta tra i figli degli Dei non è mai terminata: a risvegliarla è ‪Semeru‬, un giovane ladro che ignora il proprio passato. Quando la città di Unnon è attaccata dagli Uru'q, il ragazzo viene portato all'Accademia di Nicomenia per ordine del Re. Qui diventerà uno dei Sette, gli indomiti guerrieri devoti al sovrano, maestri nell'uso della Dras'terya. Semeru crede finalmente di avere un destino da compiere, ma i confini tra Bene e Male sono spesso labili e il giovane dovrà fare una scelta che potrebbe cambiare le sorti dell'Umanità.

CHI È EMANUELE PETRILLI:
è nato a Roma nel 1988, dove vive e lavora. Come gli è venuto in mente di raccontare questa storia? 
Iniziò con un sogno. Ne sognò una piccola parte, ma dal risveglio successivo non è più riuscito ad allontanare questo universo fantastico dalla sua testa. Tornava di tanto in tanto, suggerendo scene e storie. Il tempo passava e lui si era ormai affezionato a questo mondo.
Un'idea intravista solo con la coda dell'occhio è stata capace di diventare un romanzo. Una storia che, iniziata a esser scritta ai tempi dell'università, lo ha accompagnato per tanti anni, coinvolgendo la famiglia e diversi amici. Un’avventura che ora, dice l’autore, spero riesca a far viaggiare con la fantasia e appassionare tutti quelli che vorranno gettarsi nel suo mondo.

Sarah Rabolini
Amarsi ancora
Piemme
pagine: 75
EAN: 9788858513149
eBook: € 1,99


TRAMA: La vita di Giorgia scorre tranquilla e serena. Un lavoro che ama e una relazione stabile con Carlo, fatta di rassicuranti ritualità e una quotidianità che la fanno sentire protetta. Certo non sono sempre rose e fiori tra loro, ma Giorgia sembra aver trovato un equilibro con se stessa, grazie anche alle sue grandi passioni: lo yoga, la meditazione e la biodanza, che le hanno fatto trovare uno spazio prezioso per esprimere la propria spiritualità e diversità rispetto alla meticolosa razionalità di Carlo. Ma è proprio quando tutto fila liscio che la vita riserva le sorprese più inaspettate. Ed è quello che succede a Giorgia quando una sera incontra casualmente Pietro, l'ex che non vedeva ormai da tempo e da cui era stata lasciata all'improvviso. Ora Giorgia non ha scampo. Deve fare i conti con un passato che sperava di aver archiviato, con sensazioni ed emozioni nuove e vecchie che rimettono in discussione certezze faticosamente costruite, ma soprattutto con un Pietro completamente cambiato e un Carlo disposto a tutto pur di non perdere ciò che ama. Non sarà facile per Giorgia venirne a capo, perché, per superare il dubbio, dovrà ripensare all'amore e scoprire quello più autentico per lei e la sua anima.

CHI È SARAH RABOLINI:
nata nel 1972, è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano. È iscritta all’ordine dei giornalisti pubblicisti di Milano ed è insegnante in una scuola media di Busto Arsizio. Appassionata di mitologia e poesia, ha pubblicato liriche su Agendario del gruppo ScrittoDonna&C dal 1992 al 1998 e sulla rivista Juvenilia. Nel 1996 ha descritto poeticamente le foto di Giovanni Baldoni e Marco Ferloni nel libro Rwanda e Bosnia. Bambini nella guerra per l’ONG, Coopi-Cooperazione Internazionale.

Steve Sheinkin
L'atomica 
il Castoro
pagine: 272
EAN: 9788880339090
€ 15,50

TRAMA: Nel dicembre del 1938, un chimico tedesco fece una scoperta che cambiò per sempre le sorti del mondo: posizionato accanto a del materiale radioattivo, un atomo di uranio si divide in due parti. La scoperta innescò una corsa scientifica che vide impegnati ben tre continenti in un’intensa attività di spionaggio e ricerca: in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, le spie sovietiche si fecero strada all’interno della comunità scientifica; In Norvegia un gruppo di combattenti sabotò l’approvvigionamento idrico dei tedeschi; e negli Stati Uniti, ai confini del deserto, nella remota località di Los Alamos, un eccezionale gruppo di scienziati avviava in segreto il Progetto Manhattan. Questa è la storia delle cospirazioni, dei segreti, delle macchinazioni e del genio che hanno portato alla creazione dell’arma più potente e pericolosa al mondo. Questa è la storia della bomba atomica.


CHI È STEVE SHEINKIN:
vive a New York. Ha cominciato la sua carriera di scrittore come autore di libri di testo per la scuola, poi ha deciso di seguire la sua passione per la narrativa e per la Storia, dedicandosi completamente a scrivere romanzi. È autore di molteplici libri appassionanti sulla Storia americana, grazie ai quali ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti prestigiosi.

giovedì 26 febbraio 2015

Il figlio

Mi hanno profetizzato che sarei vissuto fino a cent'anni e siccome li ho compiuti non vedo perché dovrei dubitarne. Non morirò da cristiano, ma il mio scalpo è intatto e se esiste un terreno di caccia eterno, lì sono diretto. Oppure allo Stige. Al momento credo che la mia vita sia stata fin troppo breve: quanto bene potrei fare se mi fosse concesso un altro anno in piedi. Invece sono inchiodato a questo letto, a farmela addosso come un poppante. 
(Philipp Meyer, Il figlio)

Buonasera lettori in pantofole! Oggi vi parlerò finalmente di un romanzo che era da tempo sul mio scaffale. Quando posai per la prima volta gli occhi su Il figlio, ne rimasi subito colpita: la cover che evocava il selvaggio west della tradizione e la trama che prometteva un'avvincente saga familiare, erano ingredienti troppo invitanti per la sottoscritta. Mi sono lasciata sedurre da Philipp Meyer e ora eccomi a raccontarvi le mie impressioni. Un'anticipazione? Era tanto che non leggevo un romanzo così avvincente... ma partiamo dalla storia:


1849: Eli McCullough ha 13 anni quando una pattuglia Comanche assalta la sua casa di frontiera, sul Pedernales. Mentre la madre e la sorella vengono trucidate, Eli e il fratello Martin sono ridotti in schiavitù. Ma se quest'ultimo incontrerà un'onorevole morte durante la ritirata, Eli supererà con la sua forza di volontà ogni prova e si guadagnerà il rispetto di Toshaway e degli altri guerrieri della tribù. E così Eli diviene suo malgrado Thieteti e conosce la libertà e gli spazi infiniti delle terre indiane, così come la violenza e la ferocia della vita di frontiera sino a quando la storia e il destino lo riporteranno tra i bianchi. Inizia così l'epopea della famiglia McCullough impressa a fuoco, quale marchio indelebile, nelle vicende del nascente stato texano. Da schiavi ad allevatori, da patrón a petrolieri, la storia dei McCullough è una storia di rapine, ambizioni, sangue e violenza ma anche di orgoglio e misericordia. Se Eli non avrà esitazioni nella sua scalata al successo, il figlio Peter dovrà fare i conti con gli spettri di un inevitabile massacro, incapace di governare le redini della propria famiglia e imporre un nuovo cammino. Sarà allora sua nipote Jeanne, fiera e orgogliosa come il bisnonno, a traghettare le fortune dei McCullough fin nel ventunesimo secolo, in un mondo che non ha più niente del fascino del selvaggio west e delle sue immense praterie. Ma la storia, si sa, è un eterno ritorno e sarà proprio Jeanne a dover affrontare la chiusura del cerchio...

IL MIO PENSIERO
Un romanzo epico, un'epopea scritta col rosso del sangue e delle riarse terre texane. Dalle vaste praterie sul confine messicano al Caprock, da Austin a Dallas, Philipp Meyer mi ha fatto viaggiare nel tempo e nello spazio. Ho assaporato le vicende di uno stato agli albori della sua nascita, bianchi e indiani, texani e messicani, sudisti e nordisti, quasi due secoli di storia attraverso le vicende e le memorie di una sola famiglia. Posso dire che l'epopea dei McCullough mi ha conquistata dall'inizio alla fine (e parliamo di ben 546 pagine!), una storia che non ha niente di innocente, dove non ci sono demoni e santi perché si sa il destino dell'uomo è un inevitabile intrecciarsi di bene e male. 
La narrazione procede incalzante, a ritmi serrati e ruota attorno a tre personaggi principali: il colonnello Eli, capostipite delle fortune dei McCullough, suo figlio Peter e la di lui nipote Jeanne Anne. Se l'aura che circonda Eli è quasi mitica e abbraccia i momenti più affascinanti della storia texana, il richiamo del Wild e le vaste praterie abitate da indiani e bisonti, un'immagine totalmente diversa di quest'uomo compare nei diari di suo figlio Peter, membro di una ormai potente e temuta famiglia di allevatori. A dominare, in quelle pagine, sono gli scontri con i messicani discendenti delle antiche famiglie di hidalgo spagnoli e la guerra inevitabile e sanguinaria tra i McCullough e i Garcia, alimentata dall'ambizione sfrenata di Eli sino all'eccidio che graverà per sempre sulle due famiglie come una maledizione. Sarà Jeanne, donna forte e orgogliosa, cresciuta sin da piccola in un ambiente maschile, a dover fronteggiare quella maledizione in una terra che non ha più niente dell'antico fascino, riarsa e resa sterile dalle torri petrolifere rigurgitanti oro nero. Perché come sottolinea Meyer la storia non è altro che un eterno ritorno: Un uomo, una vita: era quasi inutile parlarne. I visigoti avevano distrutto i romani, ed erano stati distrutti dai musulmani. Che erano stati distrutti dagli spagnoli e dai portoghesi. Non serviva Hitler per capire che non era una bella storia. Eppure lei era lì. Respirava, faceva quei pensieri. Il sangue che scorreva nella storia poteva riempire tutti i fiumi e gli oceani, ma nonostante quell'ecatombe, tu eri lì.
Tra i personaggi, a colpirmi maggiormente è ovviamente stato Eli/Thieteti figura eroica e demoniaca al tempo stesso, vero cacciatore nell'anima, capace di cavalcare la storia e il destino e disposto a tutto per farlo. E tuttavia a dominare nel suo cuore sarà sempre l'amore e il rimpianto nei confronti della vita indiana selvaggia e libera: Sarei potuto morire ogni giorno, ucciso dai bianchi o dagli indiani nemici, o assalito da un grizzly o da un branco di lupi, ma raramente facevo qualcosa controvoglia, e forse era questa la differenza principale fra i bianchi e i Comanche: i bianchi erano disposti a rinunciare alla libertà per vivere più a lungo e mangiare meglio, i Comanche no.  
E un grande pregio di questo romanzo è proprio l'accuratezza con la quale Philipp Meyer ha ricostruito la vita indiana, cinque anni di studi e documentazione che davvero trasudano dalle pagine incatenando il cuore del lettore o meglio della sottoscritta. 
Lo stile è immediato, ruvido, al lettore niente e taciuto, neanche nei momenti più atroci e terribili: rapine, eccidi, stupri ma anche la bellezza incontenibile della natura selvaggia che si dispiega in impareggiabili immagini e descrizioni. 
Ultima nota: nel libro si fa spesso riferimento ai grandi romanzi e film che hanno costruito il mito del Texas Giant di Edna Ferber  (da cui fu tratto Il Gigante con James Dean) e la stessa serie televisiva Dallas si ispirerebbero nientemeno che alle vicende dei McCullough (ma quante ne inventa questo Meyer!!! Geniale ^^).
Insomma non voglio menare il can per l'aia, era davvero molto tempo che non leggevo un romanzo così affascinante, ben scritto e accurato, Philipp Meyer mi ha conquistata su tutta la linea. Cinque pantofole.


Di seguito vi posto tutti i dati del volume, pubblicato in Italia a marzo 2014. Tra l'altro è già uscita, sempre per Einaudi, l'edizione tascabile (€ 15,00).

Philipp Meyer
Il figlio
(titolo originale: The Son)
Einaudi
pagine: 560
EAN: 9788806212087
€ 20,00
data di pubblicazione: 4 marzo 2014


TRAMA: Dalle grandi praterie annerite da immense mandrie di bisonti, agli smisurati ranch di proprietà di un pugno di allevatori che regnavano come monarchi assoluti su schiere di vaqueros, al paesaggio arido e desolato punteggiato dalle torri dei campi petroliferi, la storia del Texas occidentale è la storia di un susseguirsi di massacri, la storia di una terra strappata di mano piú e piú volte nel corso delle generazioni. E inevitabilmente anche la storia dei McCullough, pionieri, allevatori e poi petrolieri, è una storia di massacri e rapine, a partire dal patriarca Eli, rapito dai Comanche in tenera età e tornato a vivere fra i bianchi alle soglie dell'età adulta, per diventare infine, sulla pelle dei messicani e grazie ai traffici illeciti fioriti nel caos della Guerra Civile, un ricchissimo patrón. Ma se Eli McCullough, pur sognando la wilderness perduta, non esita ad adattarsi ai tempi nuovi calpestando tutto ciò che ostacola la sua ascesa, suo figlio Peter sogna invece un futuro diverso, che non sia quello del petrolio che insozza la terra e spazza via i vecchi stili di vita, e non può che schierarsi con trepida passione dalla parte delle vittime. La storia, però, la fanno i vincitori, ed ecco allora Jeanne, la pronipote di Eli, magnate dell'industria petrolifera in un mondo ormai irriconoscibile, in cui di bisonti e indiani non c'è piú neanche l'ombra, e i messicani sono stati respinti al di là del Rio Grande. Toccherà a lei affrontare, nel modo piú letterale possibile, un tragico e inesorabile ritorno del rimosso.


lunedì 23 febbraio 2015

Le novità in libreria #99

Le novità in libreria è una rubrica a cadenza settimanale che ho creato con lo scopo di parlarvi degli ultimi arrivi sugli scaffali delle nostre librerie. Ogni lunedì vi sottoporrò una scelta tra quelli che più mi hanno colpito.
Buonasera cari lettori in pantofole, come state? Ormai inizio i miei sporadici post sempre con le stesse scuse, ma questo è un periodo un po' così... in cui la vita chiama e il tempo per stare davanti al pc non c'è mai (a meno che non si tratti di lavoro allora posso davvero passarci le giornate incollata!), quindi non mi scuserò più cari lettori, spero di tornare presto a parlarvi delle mie letture altrimenti cercherò di fare quello che posso per tenere in vita questo angolino tra alti e tanti bassi ^^
Intanto oggi parliamo di novità, inizio con La ragazza scomparsa terzo episodio della serie ideata da Shane Peacock e dedicata alle avventure di un giovane detective che diventerà leggenda... il giovane Sherlock Holmes! Copertina strepitosa, trama accattivante, insomma mi ha colpito ;-)
Restando nell'ambito della narrativa per ragazzi, Fuochi d'artificio ci racconta una storia semplice eppure grande, ci racconta la "Storia" attraverso gli occhi della piccola e fiera  Marta.
E terminiamo con un romanzo di tutt'altro genere: la storia di Theo, con quelle strane ferite sul corpo... cosa mai nascondono? E perché la congregazione di San Giuseppe d'Arimatea è tanto sconvolta?

Shane Peacock
La ragazza scomparsa
Feltrinelli
pagine: 272
EAN: 9788807922503
€ 14,00


TRAMA: “Accade in pieno giorno. Victoria Rathbone, quattordici anni, scende dalla sua lucente carrozza lungo la Rotten Row per l’ultima ostentazione di eleganza della stagione e si avvicina alla folla che osserva i ricchi della città. Finge di approfittare dell’occasione per sgranchire le gambe, ma in realtà è infastidita di non far davvero parte di quella parata serale di belle donne e uomini eleganti. Vorrebbe sfoggiare il suo nuovo abito scarlatto. ‘Non la vediamo signorina!’ urla qualcuno. Lei si avvicina. Dalla folla spuntano due braccia robuste e l’afferrano. Victoria scompare fra la gente risucchiata come un anatroccolo da un mulinello d’acqua.” 
Quando la giovane e ricca figlia di un ministro di Sua Maestà viene improvvisamente rapita durante una parata a Hyde Park, Sherlock ancora una volta è spinto a dimostrare di essere se stesso. In una gara drammatica contro il tempo. Complicato come il labirinto che circonda il luogo misterioso dove è stata nascosta la ragazza, questo caso porta il giovane investigatore dalla campagna inglese alla costa, per poi approdare nella tana di pericolose creature. Tormentato dai ricordi della sua famiglia ormai distrutta e pungolato dai nemici, Sherlock compie un errore quasi fatale ma alla fine il suo intuito brillante porta alla soluzione del mistero. Presto, molto presto il mondo saprà che Sherlock Holmes è il più grande di tutti i detective.


Andrea Bouchard
Fuochi d'artificio
Salani
pagine: 320
EAN: 9788869180057
€ 14,90


TRAMA: “Ci ho pensato molto... ma ho ancora dei dubbi”. 
Sto sudando, forse era meglio il silenzio. 
“Quali dubbi?” 
“Penso che uccidere sia sempre sbagliato... Però là mi son sentita in famiglia”. 
“Là dove?” 
“Credono nella libertà, nella giustizia, nell’amore, come me”. 
“I partigiani?” 
“Sì, cantavano e mi sono commossa, poi ho suonato e si sono commossi loro. Siamo uguali”. 
“Fammi capire, raccontami tutto dall’inizio”. 
Si è fermato e mi guarda incuriosito, con la vena della fronte in rilievo e gli occhi arancioni che me li mangerei. Mi sento meglio; il sole, più alto, comincia a scaldare. 
Alpi piemontesi, negli anni cruciali della Resistenza. Marta ha tredici anni, è magrolina, poco formosa e ha lunghi capelli biondi che la fanno sembrare tedesca. Un giorno suo fratello Davide, poco più grande di lei, le propone di aiutare la Resistenza contro nazisti e fascisti, all’insaputa degli stessi partigiani, che non li accetterebbero alla loro età. Davide ha un piano geniale, ma Marta si sente piccola, ha paura ed è contraria alla guerra. Il fratello però coinvolge anche Marco, un compagno di cui lei è innamorata, e quando conosce i partigiani da vicino Marta ne rimane affascinata. Così si ritroverà dentro un’avventura più grande di lei, che la esporrà a pericoli spaventosi, ma le permetterà di tirare fuori grinta, fantasia e indicibile coraggio, riuscendo infine a sconvolgere la guarnigione nazista della zona. Un romanzo in cui la fantasia si intreccia con la Storia, rispettandola e celebrandola, ma che va oltre, mettendo in relazione le domande dei ragazzi di oggi con le risposte di allora.


Paul Torday
Theo
Elliot
pagine: 192
EAN: 9788861928251
€ 16,50


TRAMA: John Elliott è il parroco della chiesa inglese di San Giuseppe d’Arimatea, un edificio fatiscente con una congregazione di appena sedici fedeli. La scelta di John è stata guidata dalla volontà di seguire le orme del padre e dalla necessità di trovare un’occupazione, più che da un fervente spirito religioso, e negli ultimi anni è stata messa alla prova da una lunga catena di insuccessi. Tuttavia, spinto dal proprio senso di responsabilità, continua insieme alla moglie a provare a risvegliare l’interesse della comunità nei confronti della sua chiesa, organizzando cene di raccolta fondi ed eventi di beneficenza… Fino al giorno in cui Theo (il piccolo protagonista di Una luce nella foresta), cadendo con le mani su un cumulo di neve, lascia due impronte di sangue. Le ferite che mostra, circolari e perfettamente al centro dei palmi, si rimarginano ancor prima che il parroco abbia modo di chiamare aiuto. In seguito si viene a scoprire che il bambino mostra simili segni anche sui piedi e sul torace, segni che fanno pensare a chiodi e croci in legno e che da qualche tempo appaiono per svanire misteriosamente subito dopo. Di cosa si tratta? Qualcuno commette violenze sul ragazzo o la congregazione, e con essa il reverendo John Elliott, dovrebbe gridare al miracolo? E perché il precedente parroco è finito in un ospedale psichiatrico? In questa sua opera lo scrittore inglese ci regala ancora una volta la sua irresistibile ironia, al servizio di una storia macabra, velata di fede e di mistero.


E questi erano i romanzi che ho selezionato questa settimana, spero di essere riuscita a darvi qualche nuovo spunto, intanto vi auguro buona lettura e... al prossimo appuntamento^^ !

giovedì 19 febbraio 2015

Le recensioni di... mamma Laura #7

Una rubrica a cadenza casuale, un omaggio alla persona che per prima mi ha trasmesso l'amore per i libri e gli infiniti mondi racchiusi in essi, vi presento Le recensioni di... mamma Laura.
Buon pomeriggio lettori in pantofole! Mia mamma torna (finalmente!) a parlarci di libri e letture, con un romanzo che anche io ho letto un po' di tempo fa (trovate qui la mia recensione ^^) Il bosco del Grande Olmo di Dario Galimberti. Comunque non le rubo spazio e cedo subito a lei la parola... a presto^^

Dario Galimberti 
Il bosco del Grande Olmo
Robin
pagine: 280
EAN: 9788867403462
€ 15,00
data di pubblicazione: 13 marzo 2014


TRAMA: Un grosso cane nero, in una notte di luna piena, insegue quattro creature che si aggirano tra i vialetti di un quartiere residenziale di Londra.Un ragazzino di nome Alex riceve sul suo cellulare un misterioso SMS. Incuriosito dal contenuto, coinvolge il suo amico Lu ed entrambi iniziano a indagare. Gli indizi conducono nella City di Londra per poi interrompersi. Utilizzando Internet i due amici aggiungono nuovi tasselli alla loro indagine. Qualcuno sta cercando di mettersi in contatto con Alex, inviandogli ripetutamente degli SMS dal contenuto incomprensibile e preoccupante. Dopo parecchie peripezie, Alex e Lu, aiutati da due amiche, incontrano gli autori dei messaggi, e scoprono che qualcosa di veramente terrificante sta accadendo all’umanità inconsapevole.



“In quest’universo troverete delle creature che non esistono nel vostro mondo, oltre agli elfi, gli gnomi, i folletti, forse dei troll, dei nani, o magari degli unicorni. Di sicuro non vedrete volare gli ippogrifi, perché loro annunciano in anticipo le sciagure, ed è da parecchio che non volano. Siamo tutte creature socievoli e miti e viviamo la nostra quotidianità in modo semplice e spontaneo. Per contro, non troverete tecnologia e macchine. Questo mondo forse è un po’ com’era il vostro, migliaia di anni fa.”
(Dario Galimberti, Il bosco del Grande Olmo)

Ben ritrovati cari lettori. Mamma Laura non vuole essere invadente ed è per questo che viene a trovarvi ogni tanto. Qualche settimana fa, mentre curiosavo tra i suoi scaffali, Barbara se ne è uscita con un: “Devi leggere questo mamma, ti piacerà” e mi sono ritrovata tra le mani un libro non voluminoso, con una copertina un po’ strana e un riassunto accattivante
Questo romanzo che lei ha ricevuto in omaggio dall’autore e che ha anche recensito mi ha affascinata sia perché ha tutte le caratteristiche di una favola ma soprattutto perché tratta di un pericolo che incombe veramente sugli esseri umani e del quale l’autore ha saputo stilizzare le cause e i probabili effetti: un virus, subdolo, insidioso e letale per l’intera umanità
Fin da piccola ho sempre adorato le favole; le ho ascoltate da mamma e papà, le ho lette fin dal momento in cui ho imparato a leggere e ne ho lette e raccontate tantissime ai miei figli; ne ho anche inventate e ho sognato a occhi aperti mondi e personaggi fantastici. Ma le favole che ho amato di più sono state quelle che raccontavano appunto la vita e le avventure di nani e folletti, gnomi e fatine, elfi e piccoli cavalli alati, unicorni e ippogrifi. 
Per cui leggere Il bosco del grande olmo di Galimberti è stato come fare un salto nel passato e rivivere i miei desideri di bambina. Sì, perché avrei voluto anch’io poter entrare nel mondo parallelo dove, con l’ingenuità e la mente libera da qualsiasi condizionamento tipici dei fanciulli, i protagonisti di questa storia si ritrovano dopo aver ascoltato e creduto a quanto loro raccontato da un elfo. 
La storia è semplice; il mondo parallelo al nostro, abitato da questi esseri fantastici, burloni, buoni, semplici e socievoli è in subbuglio perché sono riusciti a "captare" le prove che un virus letale sta per infettare l’intera umanità. Come fare per avvertire gli uomini del pericolo che incombe? Questi personaggi non possono interferire perché gli uomini non credono nella loro esistenza
Ecco allora la grande intuizione; mettersi in contatto con dei “cuccioli d’uomo” attraverso le loro stesse tecnologie: i cellulari. E così Alex, Lucas (detto Lu), Evelyne e Linda diventano, loro malgrado, i protagonisti di un’avventura che li porterà, fra mille peripezie e con l’aiuto di internet, a doversi sobbarcare l’impegno di aiutare il mondo intero. 
Dario Galimberti è un architetto ed è responsabile del Corso di Laurea in Architettura della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Eppure, in questo suo primo romanzo, mi ha sorpresa, mettendo a confronto il nostro mondo dove la tecnologia la fa da padrona e scandisce ogni istante della nostra esistenza e della quale non possiamo più fare a meno, e il mondo parallelo dove vivono i personaggi fantastici che hanno popolato la nostra infanzia. Ma quello che più colpisce è che proprio tutta questa tecnologia che in teoria dovrebbe aver migliorato la nostra esistenza in realtà, al confronto con la vita semplice e spensierata dei nostri abitatori paralleli, mette in evidenza in modo drammatico i suoi effetti devastanti: avidità, mancanza di fantasia e soprattutto cattiveria, intolleranza e aridità di sentimenti.
Se le avventure dei quattro piccoli protagonisti mi hanno divertita fino all'ultima pagina, ciò che veramente ho apprezzato è stata la capacità dell'autore di mettere nero su bianco, davanti agli occhi del lettore, le conseguenze negative e ormai inarrestabili della nostra tecnologia, se usata e sfruttata in modo sbagliato. Una lettura piacevole e ricca di buoni sentimenti.

martedì 17 febbraio 2015

Le novità in libreria #98

Le novità in libreria è una rubrica a cadenza settimanale che ho creato con lo scopo di parlarvi degli ultimi arrivi sugli scaffali delle nostre librerie. Ogni lunedì vi sottoporrò una scelta tra quelli che più mi hanno colpito.
Buongiorno cari lettori in pantofole! Anche questa settimana la rubrica si sposta di martedì (ormai sta diventando un'abitudine :-P) ma ci tenevo a presentarvi tre romanzi, tra le novità in libreria, che mi hanno colpito moltissimo ^^ In questa puntata sono la narrativa per ragazzi e la letteratura di viaggio a farla da padroni!  Ma iniziamo subito con Tutto può cambiare... cosa mai potrebbe accadere se una ragazzina del 2018 venisse catapultata negli anni Ottanta? E se un bambino del 1980 prendesse il suo posto? Inutile dire che la trama mi ha da subito incuriosita, visto che sono una degna figlia dei mitici anni Ottanta ^^ 
I Kappa Boys, invece, portano in Italia una vera perla, Quando c'era Marnie, la storia di Anna, Marnie e della loro amicizia che ha ispirato il film d'animazione Omoide no Marnie diretto da Hiromasa Yonebayashi.
E per finire un libro sull'America, i suoi miti, le sue contraddizioni, i suoi spazi infiniti. Geert Mak ripercorre le orme del grande John Steinbeck in questo affresco che ci costringerà davvero a mettere da parte le pantofole ;-)

Andrej Zhvalevskij, Evgenija Pasternak
Tutto può cambiare
Giunti
pagine: 192
EAN: 9788809785571
€ 5.90


TRAMA: Che cosa succede se una ragazzina del 2018 all’improvviso capita nel 1980? E se un ragazzino del 1980 prende il suo posto? Dove si sta meglio? E che cosa significa “meglio”? Dove è più interessante giocare: al computer o in cortile? Che cosa è più importante: la libertà e la schiettezza di una chat o la capacità di parlare guardandosi negli occhi? E soprattutto è proprio vero che “una volta i tempi erano migliori”? O, forse, tutto può cambiare, ma saper affrontare i cambiamenti dipende soltanto da te: prendendola dal lato giusto, la vita è sempre bella. L’amicizia, la solidarietà e l’amore esistono in tutte le epoche.


Joan G. Robinson
Quando c'era Marnie
Kappalab
pagine: 256
EAN: 9788898002764
€ 15,00


TRAMA: Una ragazzina solitaria e senza genitori di nome Anna viene inviata presso la casa di un'attempata coppia in un paesino in riva al mare, nel tentativo di spingerla a socializzare con altri bambini della sua età. Nonostante i tentativi, Anna continua a preferire la solitudine, finché durante le lunghe passeggiate nella natura, decide di attraversare la baia in barca, e nei pressi di una grande casa sulla palude apparentemente disabitata incontra una misteriosa ragazzina bionda in camicia da notte di nome Marnie, sola come lei. Le due diventano amiche inseparabili e passano intere giornate a giocare e chiacchierare, ma per qualche incomprensibile ragione a volte si perdono di vista all'improvviso, pur senza allontanarsi l'una dall'altra. L'esplorazione della zona le porta nei pressi di un vecchio mulino scuro, che però incute tanto timore a Marnie da non volere nemmeno provare ad esplorarne l'interno. Quando un conoscente di famiglia dalla bionda ragazzina arriva in visita, Marnie smette definitivamente di frequentare Anna. E allora, ritenendo che Marnie si sia stancata di esserle amica, Anna decide di andare a verificare di persona presso la misteriosa casa sulla palude, ma quello che scopre è decisamente diverso da quanto si aspettava...


Geert Mak
In America. Viaggi senza John
Ponte alle Grazie
pagine: 500
EAN: 9788868331535
€ 26,00


TRAMA: Che ne è stato del sogno americano, da quando nel 1960 John Steinbeck ha attraversato gli Stati Uniti insieme al famoso barboncino Charley? Sulla scia di questa domanda, l'intellettuale di fama internazionale Geert Mak si è messo a sua volta in cammino attraverso gli Stati Uniti, lontano da sentieri battuti, attraverso un paese che ama e che al tempo stesso osserva con sguardo critico. Chilometri dopo chilometri, si addentra nel paese e nei suoi miti, nella sua coscienza di sé, la sua grandiosità e lacerazione. Il viaggio lo porta dalle metropoli della costa orientale, attraverso i campi di patate dell'entroterra e le praterie del Midwest, fino al Pacifico.


Allora cosa ne pensate dell'appuntamento di questa settimana? In tre romanzi vi ho presentato due grandi passioni di Jerry, i romanzi per ragazzi e i viaggi ^^ Avete trovato anche voi qualcosa di interessante ;-) 

domenica 15 febbraio 2015

Clock Rewinders #70

Clock Rewinders è una rubrica ideata originariamente dai blog On a book bender e 25 hour books, dove troverete un riepilogo di quanto avvenuto su Libri in pantofole durante la settimana, uno sguardo ai blog che seguo nonché qualcosa sul mondo di Jerry e sulle sue letture ;-)
Buonasera lettori in pantofole! Trascorso bene il weekend? Mi auguro proprio di sì ^^ che abbiate festeggiato San Valentino, San Faustino o niente di tutto ciò (come la sottoscritta), l'importante è aver trascorso un bel fine per ricominciare da capo domattina. Comunque, oggi è tempo di recap e come vedrete sarà fin troppo stringato! In effetti devo scusarmi con voi, il blog ultimamente è un po' abbandonato a se stesso ma non posso dedicargli molto tempo e faccio i salti mortali per riuscire a scrivere quei due o tre post settimanali che ho programmato e anche per tenervi aggiornati con le mie letture... spero di riuscire a riorganizzarmi un po' e soprattutto di tornare a visitare e commentare la blogosfera come in passato... aspettatemi ^^ intanto via allo "smilzo" recap!

 Una settimana... in pantofole 



     Passeggiando (in pantofole) sul web 


    • Sophie ci ha parlato questa settimana di The Key di Sara B. Elfgren e Mats Strandberg, terzo volume della serie in lingua  Engelsfors Trilogy che mi ha incuriosita proprio per la recensione entusiasta di Sophie ^^
    • Altra recensione che mi ha colpito moltissimo è quella di Jasper Jones per la penna di Craig Silvey che ho letto su Il profumo delle pagine stampate e il romanzo è andato dritto in wishlist ;-)
    • E infine cinque gufetti sul blog di Eliza per un romanzo che voglio assolutamente leggere anche io: La fabbrica delle meraviglie di Sharon Cameron ^^

     Jerry legge 



    Sono a pagina 314 e devo ammettere che era da un po' che non leggevo un romanzo così coinvolgente, una bellissima saga familiare per quanto duro e difficile possa essere ^^

     Jerry's Rock Addiction 


    E da quanto non chiudevo con un pezzo degli Alice in Chains? Devo assolutamente rimediare... crisi d'astinenza ^^ E quindi ci andiamo ad ascoltare Bleed the Freak, un vero e proprio inno contro il mondo come sottolineò una volta Jerry Cantrell ^^ Tratto dall'album di debutto Facelift del 1990, noi ce lo andiamo ad ascoltare nella stupenda versione live dal Moore Theatre di Seattle:

    venerdì 13 febbraio 2015

    Il diavolo veste Zara

    Mia sorella esagera. Io non sono di certo una sfigatissima nerd. Mi definirei una giovane donna chic e geek. Un'appassionata di tecnologia, una patita dei social network, una fan sfegatata dei prodotti Apple. Sono così glamour.
    (Mia Valenti, Il diavolo veste Zara)

    Buongiorno cari lettori in pantofole! Finalmente riesco a trovare un momento per parlarvi delle mie letture ^^ In particolare, oggi faremo quattro chiacchiere su Il diavolo veste Zara di Mia Valenti che ho terminato qualche settimana fa e che ho avuto il piacere di leggere grazie alla CE che mi ha gentilmente fatto omaggio di una copia. Ma partiamo dalla storia:


    Mia Valenti ha 27 anni e lavora per un'importante maison d'alta moda fiorentina, la Luci.di, attiva nel panorama internazionale. Una ragazza soddisfatta, di successo, una ragazza arrivata... Be', sì, se lavorare da precaria un numero incommensurabile di ore al giorno, preparare tisane per il tuo capo e portarne a spasso l'"adorabile" cucciolo sono le tue uniche aspirazioni. Perché l'incubo più grande di Mia si chiama Veronique Sibilla, direttore creativo della Luci.di e ultima grande regina dell'haute couture. E pensare che Mia sognava di fare la stilista mentre, quale fashion designer alle dipendenze di Veronique, si è ritrovata a essere un burattino, una macchina obbligata a dare vita alle idee "obsolete" di qualcun altro. Perché Veronique non ammetterà mai che la Luci.di ha bisogno di un cambiamento, di un rinnovamento di stile, così come non ammetterà mai che Mia è in grado di camminare con le sue gambe e trovare la sua strada. Mia che ama la tecnologia, che ha un profilo su ogni social network, che ne comprende il valore a livello comunicativo e pubblicitario, mentre il "grande capo" non riesce neanche a scaricare gli allegati di una mail. Così complice l'ennesima delusione, e quell'incontro fortuito, quella scossa nella sua vita che ha il nome di Francesco, la nostra protagonista è pronta per la sua personale rivoluzione. Siate affamati, siate folli tuonava Steve Jobs guru di una nuova generazione di giovani precari "tecnologici" e stavolta, davvero, la vendetta si consumerà tra le app di un iPhone...

    IL MIO PENSIERO
    Ricordate una "stilosissima" Anne Hathaway che getta il suo cellulare in una fontana di Place de la Concorde, nel finale di Il diavolo veste Prada? Be', Mia non si separerebbe mai dal suo iPhone, almeno non volontariamente, come dimostrerà la folle ed esilarante ricerca del cellulare perduto sulla via di Parigi... ma il mio giudizio su questo romanzo è comunque ambivalente. Devo essere sincera? La prima parte non mi è piaciuta, una rilettura del film in chiave nostrana, niente grattacieli newyorchesi ma le bellezze rinascimentali della mia Firenze ^^ (e nessuno me lo leva dalla testa, io la sede della Luci.di l'ho assimilata al meraviglioso palazzo Spini Ferroni di piazza Santa Trinita dove ha sede il museo Ferragamo). Certo, il romanzo è scritto molto bene, lo stile arguto e scorrevole ma la trama, il rapporto burrascoso Mia-Veronique è una rilettura fin troppo fedele. Per non parlare poi della parte romance, l'incontro da fiaba con questo principe azzurro dei fornelli (ma non era un cuoco anche il fidanzato di Anne Hathaway, guarda caso?) l'ho trovato un po' troppo "finto" ed esageratamente romantico, cioè dopo una notte di passione la frase: più ci penso e più mi sembra di non aver fatto altro nella vita: ho solo aspettato di incontrarti... mi sembra un pochino esagerata, ma tant'è. Le cose cambiano un po' con la seconda parte del romanzo, la presa di coscienza di questa ragazza cresciuta a "Precariland", la decisione di far fruttare il proprio talento, dimostrare le proprie qualità per una inguaribile precaria qual è la sottoscritta non poteva che essere accolta con trepidazione e curiosità: la mia non è una generazione di sfigati precari senza speranze. La mia è una generazione che non ha niente da perdere. Noi abbiamo tutto da conquistare. Chi ci sottovaluta, sbaglia. E così a suon di tweet, stati di Facebook e conference call via Skype inizia la riscossa di questa giovane stilista low budget, e per quanto la trama sia comunque costellata di cliché del genere romance e chick lit sicuramente lo sguardo rivolto alla tecnologia e alle nuove tendenze "digitali" è il punto di forza di questa giovane autrice esordiente.
    A colpirmi in maniera positiva è stata anche l'ambientazione, non Milano e il Quadrilatero della moda ma Firenze con Ponte Vecchio, borgo Santa Croce, piazza della Signora. Perché Firenze vanta una grande tradizione in questo campo, che la Valenti ci ricorda e sottolinea, a partire da quella famosa sfilata del 1951 cui era presente anche la nonna della protagonista (che notiamolo coincide con l'autrice, si tratta di autobiografia o di un simpatico pseudonimo?).  
    Ultima nota positiva i personaggi: devo dire che la draghessa Veronique non mi è dispiaciuta al contrario del "melenso" Francesco, così come mi sono piaciute Bridie e Alessia: la prima coinquilina americana di Mia, amica e confidente, la seconda sorella "spiccia" e accasata ma sempre pronta a sostenere la nostra protagonista (e a concederle ottime perle di saggezza: La vita è quella cosa che succede, quando non sei connessa a internet.) e per finire la nonna sarta, ispiratrice di una vita all'insegna della moda sin dai vestitini cuciti per Barbie (e mi ha ricordato la mia infanzia perché anche mia nonna ha cucito meravigliosi abiti per le mie Barbie che conservo ancora gelosamente nell'armadio ^^).
    Insomma per dirla tutta, una lettura semplice, leggera, senza infamia e senza lode che può essere sicuramente piacevole per staccare un po' la spina... non del cellulare ovviamente ^^  Due pantofole e mezza.  

    Di seguito vi posto tutti i dati del volume, uscito per Mondadori lo scorso gennaio:

    Mia Valenti
    Il diavolo veste Zara
    Mondadori
    pagine: 204
    EAN: 9788804647737
    € 15,00
    data di pubblicazione: 13 gennaio 2015


    TRAMA: "Io non voglio essere l'erede di Veronique. Io voglio cominciare a scrivere una nuova storia, la mia": è proprio vero, i tempi sono cambiati e le giovani donne in carriera non hanno più nessuna intenzione di rinunciare ai propri sogni. Come Mia, ventisette anni e una immensa passione per la moda, che ce la mette tutta per diventare una grande stilista. Ma mentre la crisi incombe e la meritocrazia scarseggia, scoprirà che il talento, lo studio e la gavetta non bastano. Perché Veronique, storica direttrice creativa della prestigiosa maison fiorentina per cui lavora, non ha la minima intenzione di lasciare spazio ai giovani. Così, a dispetto del suo status da freelance (leggi: precaria cronica), Mia si sente trattata come una schiava dalla sua super capa: deve rinunciare alla sua libertà e a volte anche alla sua dignità per accontentarla, nella speranza che le conceda la prima grande opportunità. Ma mentre Veronique si tiene stretta la sua poltrona, Mia non molla. Tra bollette e partita IVA da pagare, passa le giornate a disegnare meravigliosi abiti venduti a migliaia di euro, non perde il suo stile indossando capi rigorosamente low budget ed è pronta a tutto per conquistare il suo posto nel mondo. E sa di avere almeno un vantaggio: Mia è connessa alla rete. Veronique non sa mandare un file in allegato, non sa cercare un numero nella rubrica del telefonino, non sa quali sono i trend su Twitter. E visto che Mia appartiene a una nuova generazione, che si piega alle regole spesso ingiuste del lavoro ma non si spezza, farà partire da qui la sua riscossa... Mia Valenti ci regala un romanzo brillante, attualissimo, che si muove da un appartamento condiviso a Firenze fino agli Emirati Arabi, passando per Parigi. Una commedia intelligente, liberatoria (e decisamente romantica) che ci racconta, senza mai essere banale, lo scontro tra due generazioni: perché, oggi, il diavolo veste Zara!