giovedì 19 febbraio 2015

Le recensioni di... mamma Laura #7

Una rubrica a cadenza casuale, un omaggio alla persona che per prima mi ha trasmesso l'amore per i libri e gli infiniti mondi racchiusi in essi, vi presento Le recensioni di... mamma Laura.
Buon pomeriggio lettori in pantofole! Mia mamma torna (finalmente!) a parlarci di libri e letture, con un romanzo che anche io ho letto un po' di tempo fa (trovate qui la mia recensione ^^) Il bosco del Grande Olmo di Dario Galimberti. Comunque non le rubo spazio e cedo subito a lei la parola... a presto^^

Dario Galimberti 
Il bosco del Grande Olmo
Robin
pagine: 280
EAN: 9788867403462
€ 15,00
data di pubblicazione: 13 marzo 2014


TRAMA: Un grosso cane nero, in una notte di luna piena, insegue quattro creature che si aggirano tra i vialetti di un quartiere residenziale di Londra.Un ragazzino di nome Alex riceve sul suo cellulare un misterioso SMS. Incuriosito dal contenuto, coinvolge il suo amico Lu ed entrambi iniziano a indagare. Gli indizi conducono nella City di Londra per poi interrompersi. Utilizzando Internet i due amici aggiungono nuovi tasselli alla loro indagine. Qualcuno sta cercando di mettersi in contatto con Alex, inviandogli ripetutamente degli SMS dal contenuto incomprensibile e preoccupante. Dopo parecchie peripezie, Alex e Lu, aiutati da due amiche, incontrano gli autori dei messaggi, e scoprono che qualcosa di veramente terrificante sta accadendo all’umanità inconsapevole.



“In quest’universo troverete delle creature che non esistono nel vostro mondo, oltre agli elfi, gli gnomi, i folletti, forse dei troll, dei nani, o magari degli unicorni. Di sicuro non vedrete volare gli ippogrifi, perché loro annunciano in anticipo le sciagure, ed è da parecchio che non volano. Siamo tutte creature socievoli e miti e viviamo la nostra quotidianità in modo semplice e spontaneo. Per contro, non troverete tecnologia e macchine. Questo mondo forse è un po’ com’era il vostro, migliaia di anni fa.”
(Dario Galimberti, Il bosco del Grande Olmo)

Ben ritrovati cari lettori. Mamma Laura non vuole essere invadente ed è per questo che viene a trovarvi ogni tanto. Qualche settimana fa, mentre curiosavo tra i suoi scaffali, Barbara se ne è uscita con un: “Devi leggere questo mamma, ti piacerà” e mi sono ritrovata tra le mani un libro non voluminoso, con una copertina un po’ strana e un riassunto accattivante
Questo romanzo che lei ha ricevuto in omaggio dall’autore e che ha anche recensito mi ha affascinata sia perché ha tutte le caratteristiche di una favola ma soprattutto perché tratta di un pericolo che incombe veramente sugli esseri umani e del quale l’autore ha saputo stilizzare le cause e i probabili effetti: un virus, subdolo, insidioso e letale per l’intera umanità
Fin da piccola ho sempre adorato le favole; le ho ascoltate da mamma e papà, le ho lette fin dal momento in cui ho imparato a leggere e ne ho lette e raccontate tantissime ai miei figli; ne ho anche inventate e ho sognato a occhi aperti mondi e personaggi fantastici. Ma le favole che ho amato di più sono state quelle che raccontavano appunto la vita e le avventure di nani e folletti, gnomi e fatine, elfi e piccoli cavalli alati, unicorni e ippogrifi. 
Per cui leggere Il bosco del grande olmo di Galimberti è stato come fare un salto nel passato e rivivere i miei desideri di bambina. Sì, perché avrei voluto anch’io poter entrare nel mondo parallelo dove, con l’ingenuità e la mente libera da qualsiasi condizionamento tipici dei fanciulli, i protagonisti di questa storia si ritrovano dopo aver ascoltato e creduto a quanto loro raccontato da un elfo. 
La storia è semplice; il mondo parallelo al nostro, abitato da questi esseri fantastici, burloni, buoni, semplici e socievoli è in subbuglio perché sono riusciti a "captare" le prove che un virus letale sta per infettare l’intera umanità. Come fare per avvertire gli uomini del pericolo che incombe? Questi personaggi non possono interferire perché gli uomini non credono nella loro esistenza
Ecco allora la grande intuizione; mettersi in contatto con dei “cuccioli d’uomo” attraverso le loro stesse tecnologie: i cellulari. E così Alex, Lucas (detto Lu), Evelyne e Linda diventano, loro malgrado, i protagonisti di un’avventura che li porterà, fra mille peripezie e con l’aiuto di internet, a doversi sobbarcare l’impegno di aiutare il mondo intero. 
Dario Galimberti è un architetto ed è responsabile del Corso di Laurea in Architettura della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Eppure, in questo suo primo romanzo, mi ha sorpresa, mettendo a confronto il nostro mondo dove la tecnologia la fa da padrona e scandisce ogni istante della nostra esistenza e della quale non possiamo più fare a meno, e il mondo parallelo dove vivono i personaggi fantastici che hanno popolato la nostra infanzia. Ma quello che più colpisce è che proprio tutta questa tecnologia che in teoria dovrebbe aver migliorato la nostra esistenza in realtà, al confronto con la vita semplice e spensierata dei nostri abitatori paralleli, mette in evidenza in modo drammatico i suoi effetti devastanti: avidità, mancanza di fantasia e soprattutto cattiveria, intolleranza e aridità di sentimenti.
Se le avventure dei quattro piccoli protagonisti mi hanno divertita fino all'ultima pagina, ciò che veramente ho apprezzato è stata la capacità dell'autore di mettere nero su bianco, davanti agli occhi del lettore, le conseguenze negative e ormai inarrestabili della nostra tecnologia, se usata e sfruttata in modo sbagliato. Una lettura piacevole e ricca di buoni sentimenti.

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