Una rubrica a cadenza casuale, un omaggio alla persona che per prima mi ha trasmesso l'amore per i libri e gli infiniti mondi racchiusi in essi, vi presento Le recensioni di... mamma Laura.
Buonasera lettori in pantofole! Purtroppo per questa settimana ho dovuto saltare l'appuntamento con Le novità in libreria ma ho comunque una fantastica novità per voi ^^ Si sa l'estate invoglia la lettura (sì anche una piovosa come quella di quest'anno) e allora cosa c'è di meglio che un gioco a premi con fantastici libri in palio? Parte oggi il Summer Giftaway Blog Tour 2014 organizzato da Ale e Lettrice Segreta che ci terrà compagnia tutta l'estate con un simpatico gioco "libroso" e anche io sarò ben lieta di ospitarne una tappa! Ma se volete scoprire di più vi rimando a L'angolino di Ale che ha aperto proprio oggi le danze con la I tappa del blog tour ^^
Ma adesso veniamo a noi, purtroppo non sono ancora riuscita a buttare giù la recensione che vorrei postare questa settimana ma, per fortuna, mi è venuta in soccorso mamma Laura che ha come al solito intercettato un romanzo della mia libreria. E meno male, dico io, così stasera non vi lascerò a bocca asciutta! Ma non mi dilungo e cedo a lei la parola.
Ali McNamara
Colazione da Darcy
Newton Compton
Pagine: 384
ISBN: 9788854150638
€ 5,90
TRAMA: Quando Darcy McCall perde l'adorata zia Molly, l'ultima cosa che si aspetta è di ricevere in eredità un'isoletta in mezzo al mare. Secondo le ultime volontà della donna, però, per entrarne in possesso, Darcy dovrà trascorrere almeno dodici mesi sull'isola di Tara, al largo delle coste occidentali dell'Irlanda. Una bella sfida, non c'è che dire, per una come lei, abituata alla frenetica vita londinese. Ma forse un cambiamento è proprio ciò di cui Darcy ha bisogno, così, senza quasi rendersene conto, da un giorno all'altro si ritrova a dover dire addio alle amate scarpe con il tacco per indossare un paio di orribili stivali. Adattarsi alla spartana vita dell'isola sarà un'impresa tutt'altro che facile, ma nel ristorantino appena aperto, tra una tazza di tè e i biscotti fatti in casa, Darcy scoprirà che l'isola ha molto da offrire... E dopo le difficoltà iniziali, il calore e l'affetto della piccola comunità di Tara finiranno per conquistare anche la mondana Darcy. Nuovi amici e forse un nuovo amore l'attendono dietro l'angolo: chi, tra l'affascinante Conor e il testardo Dermot, saprà far battere il suo cuore?
Buonasera cari lettori. Siamo in
estate e anche se quest’anno il tempo fa i capricci, in questo periodo, almeno
per me, la lettura viene un po’ accantonata. Adoro stare all’aria aperta il più
possibile e poi, tra i nipotini senza impegni scolastici, la casa, il giardino,
figli e marito sempre pronti a chiederti un aiuto, le giornate volano. Se poi
vogliamo aggiungere quell’atmosfera di voglia di “oziare” bè, una lettura
impegnativa, non è proprio il caso; e così scorrendo con lo sguardo negli
scaffali “librosi” di mia figlia (ho rubato uno dei suoi vocaboli preferiti) ho
trovato Colazione da Darcy, una
commedia romantica di Ali McNamara, giovane scrittrice, si può dire, per caso.
La storia è questa: Darcy è una
bella ragazza londinese, alla moda e piena di voglia di vivere e di apparire
non per nulla lavora presso la rivista Goddes, una multinazionale
all’avanguardia in fatto di moda, acconciature, saloni di bellezza, creme,
abbronzanti e chi più ne ha più ne metta.
Darcy non potrebbe mai uscire di
casa senza i suoi adorati tacchi alti, con i capelli in disordine e con un
vestito non adatto alle varie occasioni che le si presentano; è attenta ai
particolari, agli accessori e agli abbinamenti.
Ma quando riceve la notizia che la
sua adorata zia Molly è venuta a mancare riaffiorano in lei lontani ricordi. C’era
stato un legame speciale con la sorella di sua madre quando da piccola aveva
trascorso lunghi periodi nella bella proprietà sul mare nella contea di Kerry;
ma quei ricordi sono ormai sopiti in “una scatola” nel suo cuore da dove non
vogliono proprio riemergere.
Mi sono sempre piaciuti i funerali. Tutto è certo, inequivocabile,
rassicurante.
Ma al funerale di zia Emmeline, o
Molly, come lei la chiamava da bambina, Darcy è investita da un’ondata di senso di colpa, il peso di lunghi anni trascorsi dall’ultimo incontro.
Di tanto in tanto mi ripromettevo di farle visita quaggiù, ma le
settimane si trasformavano in mesi e i mesi in anni, e sapete quanto passa in
fretta il tempo, al giorno d’oggi.
Zia Molly però le ha preparato
una sorpresa che la travolgerà come un uragano. Niall Kearney, avvocato e
consegnatario delle ultime volontà della defunta le comunica che lei, Darcy
McCall, è l’unica erede di tutto il patrimonio (e che patrimonio!) della zia,
ma a una condizione: Darcy dovrà, per almeno dodici mesi, vivere in un’isola
deserta, Tara, al largo delle coste occidentali dell’Irlanda e dovrà anche
portare con sé almeno quindici persone disposte a vivere con lei e creare una
comunità in quel piccolo spazio nell’oceano.
Darcy accetta la sfida, in un
primo momento solo per entrare in possesso dell’eredità: che saranno mai dodici
mesi? Il tempo passa così in fretta.
Ma poi? Superate le difficoltà
che subito si presentano a iosa Darcy comincia a "vivere" l’isola e così, i nuovi amici, il paesaggio mozzafiato e
l’amore che piano piano fa capolino nel suo cuore, cambiano totalmente le sue
aspettative ma soprattutto fanno emergere la vera, autentica Darcy, con ai
piedi gli orribili stivali di gomma al posto dei tacchi alti e con i capelli spettinati
per il vento costante.
Non mi sono mai piaciuti i funerali.
Pensa la nuova Darcy al momento
di dire addio al caro amico Eamon.
Che dire? Sì, questo libro mi è
piaciuto. La scrittrice mi ha coinvolta con la sua narrazione arguta, scorrevole e divertente; un racconto forse semplice nel suo andamento ma che ha il gusto leggero delle cose buone di tutti i giorni. Un
po’ banale? Forse. Un finale un po’ scontato? Ma no, è davvero una piccola, grande
e bella storia.
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