giovedì 7 febbraio 2013

La biblioteca dei morti

 
«Ma c'è un'altra cosa. Stasera fondiamo un nuovo ordine, in seno a Vectis, un ordine sacro e segreto per la custodia della Biblioteca. Noi quattro siamo i fondatori, i quali saranno conosciuti d'ora innanzi come l'Ordine dei Nomi. Preghiamo.»
(La biblioteca dei morti, Glenn Cooper)
 
Buon pomeriggio, cari lettori in pantofole! Sono qui pronta con una nuova recensione dell'ultimo romanzo letto, che ho terminato poco fa. Si tratta de La biblioteca dei morti di Glenn Cooper.


2009, New York. Un serial killer si diverte a seminare morte per tutta la città. Le vittime non hanno niente in comune tra loro, né età, sesso, estrazione sociale. Ma c'è un macabro particolare, tutte hanno ricevuto una cartolina con impressa una bara e una data: il giorno della loro morte. Ai media non serve altro per ribattezzare il caso "Doomsday" (il giorno del Giudizio) e l'FBI, in crisi, pone a capo dell'indagine Will Piper, profiler notissimo, ma caduto in disgrazia in seno all'unità, e prossimo alla pensione.
1947, isola di Wight. Uno scavo archeologico, porta alla luce una misteriosa cripta. Il ritrovamento è sconvolgente e mette in agitazione i vertici del governo britannico. Con una telefonata, Winston Churchill informa il presidente degli Stati Uniti Harry Truman. È necessario fare qualcosa. Alcuni giorni più tardi uno strano incidente illumina i cieli sopra la cittadina di Roswell, New Mexico. I giornali parlano di un ufo crash ma il governo è pronto a smentire.
782, abbazia di Vectis, Britannia. Il priore Josephus assiste alla nascita, miracolosa e infausta al tempo stesso, del figlio del tagliapietre Ubertus. Sulla famiglia aleggia la leggenda del settimo figlio. Quel bambino sarà un dono, o un castigo? Il piccolo Octavus viene affidato ai monaci, ma un giorno, inaspettatamente, inizia a scrivere su di una pergamena una serie di nomi, seguiti da numeri. Un elenco inquietante e misterioso. Per mantenere il segreto Josephus è pronto a fondare l'Ordine dei Nomi. 
Ma cosa hanno in comune il ritrovamento sul suolo inglese e la nascita dell'area 51? Quale enigma si nasconde dietro Octavus? Chi è "Doomsday"? Gli eventi si intrecciano, fino a incrociare il cammino di Will Piper.
Il mio giudizio su questo libro è ambivalente, alcuni pregi ma anche, purtroppo, tanti difetti! Inizio da ciò che mi è piaciuto: il romanzo è ben scritto, la narrazione è scorrevole (e anche piuttosto ironica) e la prima parte del racconto mi ha tenuta incollata alle pagine. Belle le descrizioni dei luoghi (New York, Las Vegas, l'isola di Wight) e anche i personaggi non sono male: Will Piper è il perfetto anti-eroe, il demolitore, come lo ribattezza sua figlia Laura. Insensibile, dedito al bere, incapace di instaurare un serio rapporto affettivo e sinceramente un po'... stronzo, passatemi la volgarità perché Will Piper l'avrebbe usata senz'altro ;-) ma ovviamente pronto a redimersi e a sacrificare se stesso per portare a termine la sua indagine. Infine molto accurate sono le ricostruzioni dei fatti storici, personaggi, date, eventi. Se ne potrebbe dedurre che sia stata una lettura perfetta, liscia come l'olio ma non è così. La cosa peggiore è che già a metà romanzo ho iniziato a intuire i risvolti della trama, nel tentativo di intrecciare fatti lontani ed eventi chiave, l'autore ha perso di vista un elemento a mio avviso fondamentale in un thriller: la suspance. E io ho iniziato in pratica a prevedere cosa sarebbe accaduto poi, con tanto di calo dell'interesse come potrete immaginare. Altro difetto è che l'edizione è piena di refusi, anche piuttosto bruttini, che a un certo punto hanno iniziato a darmi sui nervi e a rendere pesante la lettura. Infine devo ammettere che anche il finale, con tanto di teoria catastrofista annessa, l'ho trovato un po' banale. Morale della favola, il romanzo non mi ha conquistata e, per quanto scritto bene, mi aspettavo un po' di più.
Di seguito vi posto i dati del volume.


Glenn Cooper
La biblioteca dei morti
Nord
Pagine: 480
ISBN: 9788842916062
€ 18,60

TRAMA: Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.


CHI  È GLENN COOPER:
è uno straordinario caso di sel-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia ad Harvard, ha scelto poi di conseguire un dottorato in Medicina. Attualmente è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts, ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. Tra i romanzi pubblicati in Italia oltre a La biblioteca dei morti (2009) si possono ricordare Il libro delle anime (2010), I custodi della biblioteca (2012), La mappa del destino (2011), Il marchio del diavolo (2011) e L'ultimo giorno (2012), tutti editi da Nord.

8 commenti:

  1. Ottima recensione! Anche io l'ho letto qualche tempo fa e non mi aveva fatto assolutamente impazzire, anzi...Il finale poi l'ho trovato tutt'altro che eclatante... Quello che mi era piaciuto erano i continui salti temporali che movimentavano un po' il tutto.

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    1. Ti ringrazio Eliza e concordo con quello che dici, le parti storiche e i passaggi tra un periodo e l'altro sono le cose che più mi hanno colpito, rispetto a una trama un po' troppo prevedibile

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  2. Stamattina ho fatto un salto in biblioteca e ho pensato di prenderlo visto che era disponibile, però poi mi son detta:"Aspetto la recensione di Jerry". Meno male che mi sono ricordata che lo stavi leggendo! Non ce l'avrei fatta in questo momento a leggere un libro di questo tipo, con refusi e risvolti scontati. ^_^

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  3. Il mistero in questo libro si consuma troppo in fetta.
    E' vero che l'inizio è pieno di enigmi, che si fanno sempre più interessanti perchè le epoche storiche coinvolte sono diverse, ma a metà romanzo praticamente il mistero è rivelato e la tensione scompare.
    E' un peccato perchè secondo me l'autore aveva delle buone carte in mano con questo romanzo, ma le ha giocate decisamente male.

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    1. Sono perfettamente d'accordo con te Annie, per quanto scritto bene manca di tensione narrativa.

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  4. Questo libro, come altri simili, io li definisco "astuti" promettono tanto, ma mantengono poco, anche se riescono a intrattenere.
    Concordo con la tua recensione.

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  5. l'ho appena preso in biblioteca! io adoro i libri di questo genere, peccato però che già a metà libro si inizi a capire come va a finire..

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