mercoledì 19 ottobre 2016

FABER

E se esiste una vita dopo la morte, non può essere altro che una biblioteca di racconti - la maggior parte sprofonda nell'oscurità e nell'oblio, alcuni brillano più a lungo di altri, ma sono comunque destinati a sparire, presto o tardi. Dato che un'anima non è altro che memoria narrata, e che tutto quello di cui ci ricordiamo è destinato a essere dimenticato, tutte le anime sono mortali.
(Tristan Garcia, Faber)

Buonasera lettori in pantofole! Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo molto particolare che uscirà il 22 ottobre nelle nostre librerie.
Particolare sì, perché Faber è un romanzo poliedrico che intreccia narrativa, storia, sociologia, esoterismo... La figura di Faber "il distruttore" mi ha da subito affascinata e ringrazio di cuore la NN per avermi dato l'opportunità di leggere questo libro. Ma adesso è arrivato il momento ^^ e come sempre partiamo dalla storia:


Quando Madeleine incontra Faber in un fienile malconcio nel cuore dei Pirenei non ha più niente del giovane che aveva conosciuto e amato un tempo. Eppure ai suoi occhi è ancora il ragazzo più bello che abbia mai visto. Una lettera l'ha condotta a lui, una richiesta di aiuto vergata secondo un codice segreto che solo lei, Maddie, insieme a Basile e Faber potevano decifrare. E così Madeleine riconduce il vecchio amico nella cittadina che li ha visti crescere e dove ad aspettarli c'è ancora Basile. I tre sono di nuovo uniti, amici inseparabili come negli anni dell'infanzia. Ma il ritorno di Faber a Mornay risveglia inevitabilmente il passato con le sue storie e i suoi segreti. Chi è davvero Mehdi Faber, il ragazzo prodigio che con il suo carisma, il suo fascino e la sua intelligenza aveva sovvertito l'ordine della piccola e sempre uguale a se stessa, Mornay? E perché i suoi amici al tempo stesso lo amano e lo temono? Le voci si alternano e si rincorrono in questa storia che affonda le sue radici nella sonnolenta provincia francese degli anni '90.    

IL MIO PENSIERO

Faber era popolare. Non si faceva niente senza il suo consiglio. Mehdi Faber è bello, bellissimo. Folti riccioli neri, occhi scuri dai riflessi dorati, questo orfanello di origini magrebine fa la sua comparsa a Mornay all'età di 8 anni. Con un'infanzia straordinaria alle spalle, Faber spicca da subito per le sue doti di intelligenza e scaltrezza e diviene un salvatore per il debole e perseguitato Basile, un principe azzurro per l'impacciata Madeleine. L'amicizia che sorge tra i tre si fa subito indissolubile e trova il suo centro e perno proprio nella superiorità di Faber.
Ma Faber non è solo questo, è molto di più. Sembra conoscere tutto, sembra riuscire in tutto. Ribelle assetato di giustizia, diventerà ben presto un punto di riferimento non solo per i suoi amici ma per buona parte della gioventù di Morney. Perché Faber mette in discussione tutto, combatte l'ordine precostituito, guarda a un futuro che sembra possibile anche nella sonnolenta cittadina di provincia.
Ma allora perché questo "costruttore" di illusioni sembra inevitabilmente distruggere qualsiasi cosa gli si avvicini? Il cuore di Madeleine, i sogni di Basile, l'istituto superiore di Mornay, la sua stessa famiglia. E chi è davvero Faber? Un eroe? Un angelo caduto? La voce di una società tradita? 
La storia di questo "distruttore" emerge a poco a poco tra le pagine e a raccontarla sono a voci alternate, Maddie, Baz e lo stesso Faber. Voci che si susseguono, che si rincorrono quasi a formare un cerchio, proprio come i cerchi concentrici dell'oscuro linguaggio cifrato che i tre amici hanno coniato da ragazzi quale strumento insieme di minaccia e di invocazione di aiuto.

Un romanzo denso, a volte sin troppo ma soprattutto un romanzo poliedrico in cui alla narrativa si intrecciano la filosofia, la politica, la critica sociale, l'esoterismo. Del resto Tristan Garcia è non solo scrittore ma filosofo ed è quindi inevitabile che la storia del suo protagonista "straordinario" si leghi a una riflessione sugli idoli e la personificazione del male, così come alla denuncia di una intera generazione tradita dalla storia, cresciuta negli ideali rivoluzionari del '68 e costretta a scontrarsi con la mediocrità del presente.
Ma Faber è anche un romanzo di formazione, amicizia e amore, una storia figlia degli anni '90, che si snoda tra banchi e bagni di scuola, tra rifugi segreti e i banconi di un pub. Faber, Maddie, Buz, ma anche Estelle, Pape e Samira sono gli emblemi di un'età mitica, l'adolescenza. Un'età punteggiata di sogni, illusioni ma anche letture e musica. E infatti il romanzo di Garcia è ridondante di riferimenti letterari e musicali, alcuni più immediati, altri meno e alcuni strettamente connessi al panorama culturale francese e quindi di difficile identificazione per il lettore italiano.
E per finire c'è lei, Mornay: Vista dal cielo Mornay sembra una goccia d'acqua, una lacrima. È il fiume Hombre che piange sulla guancia dei campi della vecchia Francia. A sud si gonfia lungo boulevard de Courtrai, Grand-Cours e Petit. A nord, la città punta come un asso di picche tra la stazione e Grand-Tiers, il quartiere della società del gas e dei giardini pubblici, in cui ho vissuto - be', in cui mi hanno ospitato.   
Mornay è una città fittizia, come espressamente indicato nella nota del traduttore, eppure è viva e palpitante tra le pagine di Garcia. Perché lo stile dell'autore è molto visivo, ricco di immagini e descrizioni, che rendono ben chiara al lettore l'idea di questo puntino perso nella pianura, l'idea della provincia, della "medietà".

Insomma, Faber è un romanzo complesso, con il quale fare i conti, un romanzo i cui personaggi sprigionano luci e ombre e dai quali è facile lasciarsi sopraffare. È un libro che va digerito, che merita una lettura attenta e meditata ma che pure risulta ipnotico, affascinante come i tratti delicati di Mehdi Faber. Quattro pantofole.  

Di seguito vi lascio tutti i dati del volume che sarà in libreria a partire dal 22 ottobre prossimo. 


TRISTAN GARCIA

Faber 
(titolo originale: Faber: Le destructeur)
editore: NN Editore; pagine: 400; EAN: 9788899253370
data di pubblicazione: 22 ottobre 2016 
brossura: € 19,00; eBook: 8,99; acquistalo su: Giunti al Punto 

Faber è bellissimo, straordinario. Rifiuta i limiti, promette una vita diversa e al liceo è stato lo spirito guida di una rivolta contro ogni ipocrisia e conformismo. Anni dopo, Madeleine e Basile, i suoi amici e seguaci più fedeli, ricevono una lettera che contiene una richiesta d’aiuto in codice. E decidono di sacrificare le loro vite ormai autonome per riportare a Mornay l’amico di un tempo. Il loro legame si rinsalda ma tornano a galla vecchi rancori e vecchie storie, anche quelle più segrete e tragiche, che li costringevano in un’alleanza soffocante. Faber si è ormai trasformato in una sorta di oscura leggenda: mostro manipolatore oppure antica divinità abbattuta dalla ferocia dei nuovi dèi. E i suoi amici si ritrovano in bilico tra fascinazione e paura.
Il romanzo del filosofo Tristan Garcia è una struggente storia di amore e di amicizia che racconta della lotta contro il tempo, della tragica battaglia per conservare le illusioni e dell’adolescenza breve e affamata che si erge solitaria in difesa dei sogni.


CHI È TRISTAN GARCIA:
è nato a Tolosa nel 1981. Ha studiato Filosofia alla École Normale Supérieure di Parigi. È autore di diversi romanzi, tra cui La parte migliore degli uomini pubblicato in Italia nel 2011 da Guanda, Le Saut de Malmö et autres nouvelles, Les Cordelettes de Browser, Mémoires de la jungle, Faber e 7, vincitore del Prix du Livre Inter 2016, pubblicati in Francia da Gallimard.



E veniamo alla musica. Del resto è una componente importante di Faber. Sono citati un po' tutti i gruppi che hanno segnato i '90 dagli Smashing Pumpkins ai Nirvana, fino alle hit commerciali come Crush di Jennifer Page. Ma sono anche ampiamente citati i New Order che, nati dalle ceneri dei Joy Division, hanno attraversato con il loro rock alternativo dai suoni ibridi non solo gli anni '80 ma i '90 e oltre. Be', quando a pagina 150 ho letto Regret ho saputo quale brano postare. Del resto anche io sono figlia dei '90 e questo pezzo uscito nel 1993 (è contenuto nell'album Republic) è uno dei miei preferiti della band inglese:

6 commenti:

  1. Buonasera Jerry ^^
    Faber sembra una lettura perfetta per me, me lo sento. Gli intrecci tra politica, filosofia, cultura e i cenni alla musica, mi fanno pensare bene di questo libro.

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    1. Ciao Siham, sono sicura che il romanzo potrebbe piacerti! Non è una lettura immediata ma molto interessante e ricca ^^

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  2. Ciao Jerry, intanto complimenti!!!!
    Fantastico come hai snocciolato le caratteristiche principali del romanzo, lo sto iniziando,mi sto avvicinando a letture più complesse e profonde, cercherò di seguire il tuo consiglio alla lettera, sarò attenta e curerò ogni dettaglio. Ciao Frà

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    1. Grazie, Cuore! Spero proprio che Faber ti piaccia! Sono molto curiosa di conoscere il tuo parere.

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  3. A me è piaciuto parecchio, scritto splendidamente, poi insomma come non amare/odiare Faber?

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    1. Ciao Silvia, sì anche a me ha colpito moltissimo lo stile di Garcia e il modo in cui ha costruito i personaggi ^^

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