mercoledì 7 gennaio 2015

La bambola di porcellana

Scattò qualcosa, una specie di flash, finché non avvenne il miracolo. La bambola di porcellana aprì i suoi begli occhi verdi, i quali spiccarono subito come una macchia di colore su quello sfondo in bianco e nero.
(Maxence Fermine, La bambola di porcellana)

Buongiorno cari lettori in pantofole! E così ieri è arrivata la befana portandosi via tutte le feste... ma almeno i dolcetti ve li ha lasciati? Spero proprio di sì, giusto per risollevare il morale a terra causa rientro nella quotidianità ^^
Oggi, comunque, sono qui per lasciarvi la prima recensione del 2015, il mio pensiero su un romanzo che ho terminato prima delle feste, un romanzo che segna anche un seguito per le avventure del piccolo Malo. Di cosa sto parlando? Ma della Bambola di porcellana di Maxence Fermine, ovviamente, e del ritorno al Regno delle Ombre ^^


Malo, 12 anni, non è più riuscito a dimenticare la fantastica avventura che lo ha condotto nel Regno delle Ombre e soprattutto gli occhi dorati di Lili, la piccola venditrice di sogni, che in quel magico universo gli ha fatto da guida e consigliera. Adesso, a distanza di un anno, si trova a dover trascorrere le "noiosissime" vacanze di Ognissanti nientemeno che a Edimburgo. Mentre il padre è impegnato nel raduno scozzese dei "portatori di cravatte" e la madre si concede interminabili ore di shopping compulsivo, il piccolo Malo decide di ingannare il tempo nel Luna Park della capitale. Non sa che proprio qui si nasconde il varco che lo porterà nuovamente nel regno in bianco e nero. Ma quando due buffi nani tondi si materializzano di fronte al Palazzo degli specchi il nostro giovane protagonista non ha dubbi... è proprio "idiolotto" quello che sente, i due nani stanno conversando nella lingua corrente del Regno delle Ombre. E così attraverso un oblò fissato nel pavimento, eccolo giungere nuovamente in quel luogo fatato dritto, dritto nelle grinfie di... Sir Luke l'oscuro proprietario di Darkhouse Manor. È qui che Malo conosce Louison la delicata bambola di porcellana e insieme a lei inizierà una folle corsa per fuggire dalla prigionia cui Sir Luke vorrebbe condannarli. Tra amici vecchi e nuovi, Malo si addentrerà in quel paesaggio lunare per riconquistare la sua libertà ma soprattutto per abbracciare nuovamente la piccola mercante di sogni...

IL MIO PENSIERO   
È una piccola bambola vana/ Una bambola di porcellana/ Che a volte l'amore risana/Se l'affligge una pena lontana. Maxence Fermine torna a farci sognare con le atmosfere d'inchiostro del Regno delle Ombre e Malo a perdersi, tra amici vecchi e nuovi, alla costante ricerca della piccola mercante di sogni. Certo il Regno delle Ombre di Edimburgo è ben diverso da quello parigino. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui l'autore connota questo regno fatato, se nel primo episodio a riflettersi nelle sue ambientazioni distorte era la città di Parigi adesso è la brumosa Scozia a farla da padrone. Così non c'è da meravigliarsi se Malo riapre gli occhi su un paesaggio tempestoso sconvolto da pioggia e lampi, tra boschi spettrali e imponenti magioni... del resto Edimburgo non è forse la capitale dei castelli infestati? ;-) Attorno a lui c'era soltanto un bosco avvolto dalle tenebre e un lungo sentiero sassoso diretto verso la collina. Nessuna traccia di una qualche città o quartiere. E, ammesso che si trovasse nel Regno delle Ombre, doveva confessare a se stesso che non lo riconosceva, o che lo riconosceva solo per lo sfondo in bianco e nero.  
La storia questa volta ruota attorno a Darkhouse Manor, magione dell'oscuro Sir Luke uno spettro dai nobili natali. Qui l'uomo dai capelli d'inchiostro fabbrica e ripara burattini di legno e bambole cui poi dona la vita per poterli esporre nel suo Museo degli Orrori. Ed è qui che Malo conosce Louison, la delicata bambola di porcellana che Sir Luke ha risvegliato e i cui occhi color smeraldo risplendono in quel regno in bianco e nero. Inizia così la nuova avventura di Malo che assieme a Louison dovrà sfuggire alle grinfie dello spettro artigiano deciso a imprigionarli ed esporli nel suo museo. Certo le atmosfere da sogno ricalcano quelle del primo episodio pure ho notato un certo calo nella tensione narrativa, questa seconda avventura insomma mi ha coinvolta un po' meno della precedente. Ho trovato invece interessanti i continui riferimenti ai grandi classici della narrativa per ragazzi, Sir Luke mi ha ricordato non poco il Mangiafoco di Collodi con i suoi burattini, l'albergo in cui risiede Malo a Edimburgo è un chiaro omaggio a Robert Louis Stevenson scrittore scozzese e padre de L'isola del tesoro e per finire poteva mancare una citazione da Alice nel paese delle meraviglieMalo prese un volume da uno scaffale e l'aprì a caso. Ma quando vide un coniglio bianco correre da un foglio all'altro gridando "Sono in ritardo, sono in ritardo!", rimase così strabiliato da lasciare andare il libro. Il quale cadde sul pavimento, consentendo al coniglio di scappare a zampe levate. 
Per quanto riguarda i personaggi, invece, li ho amati come nel precedente volume ^^ Tornano vecchi amici a far capolino (vedi il gatto Mercator o il mago Septimus) e nuovi ad animare le pagine. Dell'oscuro figuro Sir Luke vi ho già detto ma vogliamo parlare di Sordone e Durodorecchio? Due buffi nani tondi come palloni che dondolano e capitombolano ma soprattutto si esprimono esclusivamente in "idiolotto" creando non pochi siparietti comici (a proposito in fondo al volume non manca un dizionario idiolotto/italiano ^^). E poi c'è lei, la delicata Louison... Malo osservò la bambola. Com'era bella! C'era, in lei, qualcosa che gli ricordava la delicatezza di Lili. Gli piacevano i suoi capelli fulvi, i grandi occhi verdi e le centinaia di macchioline di rossore che le cospargevano le guance. Ora che Sir Luke le aveva trasmesso la vita assomigliava in tutto e per tutto, anche se era alta poco più di un soldo di cacio, a una vera e propria bambina. E Lili? Che fine ha fatto la piccola mercante di sogni? Malo riuscirà a incontrarla? Be' questo non posso proprio dirvelo... lo scoprirete solo leggendo ;-)
Insomma ho trovato questa lettura scorrevole e piacevole anche se forse non ai livelli della precedente, ma sono ben decisa e curiosa di vedere cosa accadrà nella prossima avventura. ^^
A deludermi non poco è stata invece l'edizione, nonostante la cover sia adorabile e abbia mantenuto la stessa immagine dell'originale francese, nonostante il volume sia corredato da belle immagini, il testo ha non pochi refusi (come avevo constatato anche nel precedente volume), ora la Bompiani ha pubblicato diverse opere di Fermine, è un autore su cui conta direi, possibile che non porga attenzione e cura all'editing del testo? Tre pantofole e mezzo.
La serie:
1. La piccola mercante di sogni, 2013 (La petite marchande de rêves, 2012)
2. La bambola di porcellana, 2014 (La poupée de porcelaine, 2013)
3. La fée des glaces, 2013 (inedito in Italia)

Di seguito vi posto tutti i dati del volume:

Maxence Fermine
La bambola di porcellana
(titolo originale: La poupée de porcelaine)
Bompiani
pagine: 215
EAN: 9788845277023
€ 12,00
data di pubblicazione: 1 ottobre 2014


TRAMA: È ormai trascorso un anno da quando Malo è tornato dal Regno delle Ombre. Da allora Lili, la piccola mercante di sogni dagli occhi dorati, occupa tutti i suoi pensieri. Quando, in un luna park di Edimburgo, il ragazzo rivede due abitanti del paese immaginario, decide di seguirli, determinato a reincontrare la sua amica. Sfortunatamente, il Regno delle Ombre si è trasformato più in un incubo che in un sogno a occhi aperti. Trovato rifugio dal sinistro Sir Luke, Malo non si sente per nulla rassicurato dall’interesse del suo ospite verso una meravigliosa bambola di porcellana. Quali oscuri disegni nasconde il misterioso fabbricante di giocattoli? Malo farebbe qualsiasi cosa pur di non restare al suo servizio, ma l’amicizia merita di affrontare qualunque rischio...




CHI È MAXENCE FERMINE:
Maxence Fermine è nato ad Albertville, ha trascorso parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia. Di lui Bompiani ha pubblicato Neve (1999), che ha già raggiunto ventisei edizioni, Il violino nero (2001), L’apicoltore (2002), che ha ricevuto il Premio Murat “Un romanzo francese per l’Italia”, La trilogia dei colori (2003), cofanetto che raccoglie i tre volumi precedenti, Opium (2003), Billard Blues (2004), Amazone e la leggenda del pianoforte bianco (2005) e Tango Masai, l’ultimo sultano (2006), Il labirinto del tempo (2008) e La piccola mercante di sogni (2013).

Chiudo questa recensione con un brano degli Hole che con le sue atmosfere oniriche e gotiche mi ha ricordato non poco il Regno delle Ombre edimburghese. Il pezzo originale, Gold Dust Woman, è dei Fleetwood Mac (1977) gli Hole lo hanno ripreso nel 1996 come colonna sonora per il seguito di Il Corvo, City of Angels. 


8 commenti:

  1. Ho in libreria il primo volume ma ancora devo leggerlo :)
    Una bellissima recensione, complimenti!

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    1. Grazie mille ^^ Allora fammi sapere se poi inizierai la trilogia!

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  2. Ho letto il primo e il secondo e non vedo l'ora di leggere il terzo perché sono curiosa di vedere come finisce! :)

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    1. Anche io Tania! Voglio vedere cosa succederà a Malo nella sua ultima avventura ^^

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  3. Ooooh ** Il primo mi era piaciuto tanto, adorabile, leggerò di certo anche questo, poi la copertina è bellissssssima **

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    1. Davvero le copertine sono tutte molto belle anche quella del terzo (speriamo la riprendano anche in Italia), aspetto la tua recensione su "La bambola di porcellana" ;-)

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  4. La piccola mercante di sogni è nella mia wishlist da tempo, ormai, e anche se non l'ho ancora letto, mi ha fatto piacere dare un'occhiata alla tua recensione. Peccato per i tanti refusi: condivido il grande fastidio.

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    1. Te lo consiglio Amaranth e aspetto di sapere cosa ne pensi ^^

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