giovedì 23 ottobre 2014

Ragazza nera / ragazza bianca


Dopo la sua morte ci si sarebbe chiesti: Perché Minette Swift era rimasta allo Schuyler College.
Perché, in mezzo ai nemici. Perché, se era così infelice.
Perché era una prova? Perché era un tormento? Perché non poteva arrendersi, non poteva fallire? Perché il reverendo Swift desiderava che non fallisse? Perché Gesù non cessava mai di amarla, e di avere fede in lei?
(Joyce Carol Oates, Ragazza nera / Ragazza bianca)

Buon pomeriggio cari lettori in pantofole! Finalmente torno a parlarvi delle mie letture, con un libro che mi ha fatto un po' penare... in tutti i sensi! Dopo esserne rimasta incantata in libreria, ho iniziato la lettura di Ragazza nera / ragazza bianca per vederla interrotta a causa di un orribile errore di stampa: a metà romanzo le pagine saltavano totalmente, lasciandomi a bocca asciutta e... molto irritata. Ho scritto alla CE che gentilmente si è offerta di spedirmi una copia integra e finalmente, dopo molto tempo, sono riuscita a iniziare nuovamente il romanzo e a terminare la tanto sospirata lettura! Ma veniamo alla storia:

Aprile 1975: Generva Meade ha 19 anni quando la sua compagna di stanza allo Schuyler College, Minette Swift, perde la vita in circostanze non troppo chiare. Figlia di un predicatore cristiano, Minette era una giovane orgogliosa e volitiva, scostante e suscettibile, ma soprattutto una delle poche ragazze di colore presenti in quel prestigioso istituto per "allieve meritevoli". 
Settembre 1990: sono trascorsi quindici anni da quel tragico episodio e Genna, tormentata dal ricordo della sua compagna, decide di scrivere un memoriale per analizzare i fatti accaduti tanti anni prima. Nella sua ricostruzione dei mesi, delle settimane, e dei giorni che precedettero la morte di Minette Swift, Genna dovrà suo malgrado fare i conti con il proprio passato, la propria educazione, la propria famiglia ma anche con le discriminazioni razziali, il fanatismo religioso e non ultima la follia. 
Una lunga confessione, in nome della verità e della giustizia, perché Genna avrebbe potuto salvare Minette in quella lontana notte di quindici anni prima... ma non lo fece.

Due ragazze, due anime, due mondi a parte: Generva Meade e Minette Swift.
La prima, figlia di un avvocato radicale e di un'ex figlia dei fiori, è una ragazza mite, timida e introversa alla ricerca di sicurezza e stabilità, quella sicurezza che la famiglia non le ha mai garantito. La seconda, figlia di un ministro del culto nero, è una giovane scostante, chiusa, ossessionata dal suo credo religioso. Due mondi apparentemente opposti che in qualche modo si incontrano e si scontrano. Le due ragazze condividono infatti la stessa camera in un prestigioso college del Massachussets, un'università progressista famosa per la sua apertura mentale. Del resto, la sua fondatrice, Generva Meade, è stata una femminista impegnata e convinta. Genna ne è la discendente, pure si sente schiacciata dalla figura "forte" della bisnonna, da un lato vorrebbe essere all'altezza dei suoi nobili ideali, dall'altro si sente inadeguata: Ero impulsiva ma timida, benintenzionata ma goffa. Volevo fare la cosa giusta ma non sapevo mai come. Quindi, quando la sua compagna di stanza, Minette, diventa il bersaglio di un'apparente rappresaglia razzista, Genna sente il dovere di schierarsi dalla sua parte a qualunque costo, nonostante l'altra sembri non gradire la sua intromissione, il suo interesse. Nel suo tentativo di diventare amica di Minette, di penetrare la sua corazza, di difenderla dall'ingiustizia, Genna non si accorge del tarlo che in realtà sta consumando la sua compagna di stanza ovvero il suo carattere ritroso, il suo fanatismo, che l'ha allontanata da tutto e tutti e che sarà causa della sua tragica scomparsa. Joyce Carol Oates ci conduce alla scoperta di queste due ragazze, dei loro pensieri, delle loro anime ma attraverso loro ci racconta anche l'America, l'America delle questioni razziali e dei diritti civili, l'America del dopo Vietnam. Ho trovato davvero interessanti i continui riferimenti storici presenti nel memoriale di Genna, e così assistiamo alle dimissioni di Nixon, alle scorrerie del Ku Klux Clan, alle attività sovversive dei radicali durante gli anni della guerra in Vietnam. Lo stile della Oates è impeccabile, avvolgente pure forse mi aspettavo qualcosa di diverso da questa lettura. Se la psicologia di Genna è approfondita in ogni sfaccettatura, così non avviene per quella di Minette i cui atteggiamenti restano vaghi, non motivati, lasciando in alcuni punti il lettore perplesso. La storia di Minette appare più un'espediente attraverso il quale la protagonista cerca di venire a patti con il suo passato familiare: da un lato il padre, un avvocato impegnato per la difesa dei diritti civili ma anche un estremista radicale, che non sa cosa significhi essere padre e uomo prima che predicatore e attivista, Genna lo ammira e tuttavia lo sente distante, e inarrivabile. Dall'altra parte Veronica, ex figlia dei fiori, debole e volubile, una donna incapace di fare la madre e di ottenere il rispetto della figlia.
Un romanzo che ribalta gli schemi, in cui la condotta ambigua dei personaggi getta un'ombra sulle loro motivazioni: Genna, Minette, Maximilian Meade e Veronica Hewett Meade, nessuno è innocente in questo racconto, ciascuno ingabbiato dalle proprie ideologie e dai propri schemi mentali che la Oates denuncia senza riserve, in uno spietato ritratto in bianco e nero della società americana.
Quattro pantofole, per un romanzo denso, profondo, che è stato un piacere leggere ma che pure in certi punti non mi ha convinta del tutto.



Di seguito vi posto tutti i dati del volume, uscito in Italia per Mondadori nel gennaio 2014.

Joyce Carol Oates
Ragazza nera / ragazza bianca
Mondadori
Pagine: 324
EAN: 9788804635994
eBook: € 20,00



TRAMA: Filadelfia, 1975. In un campus prestigioso e progressista, una ragazza viene trovata morta in circostanze non troppo chiare. Di Minette Swift si sa che era una studentessa dal carattere deciso, scostante e facilmente suscettibile. Ma soprattutto era una delle poche ragazze di colore in quella scuola all'avanguardia. Genna Hewett-Meade era la sua compagna di stanza e, all'opposto, è una personalità tranquilla, accomodante: una ragazza dell'upper class che tenta in tutti i modi di riparare agli involontari privilegi che la sua educazione elitaria le ha assicurato. Le due non sono propriamente amiche, ma in qualche modo dividono una parte delle loro giornate. Così, quando a metà del loro primo anno Minette diventa improvvisamente il bersaglio di un'ondata di offese e molestie razziste, Genna sente il dovere di proteggere l'amica, costi quel che costi... Quindici anni dopo, tormentata dal ricordo di quella morte, Genna proverà a ritornare indietro a quei mesi, alle settimane, fino a ricostruire le poche ore che hanno preceduto la morte tragica di Minette. Guardando in faccia la propria identità, chiedendosi quanto le strutture sociali in cui lei stessa era immersa abbiano avuto a che fare con quella morte. Genna si troverà costretta a rimettere in discussione la sua famiglia, a cominciare dal padre, un avvocato di spicco nella difesa dei diritti civili. Fino a che punto le sue battaglie radicali - compresa la difesa di sospetti terroristi ricercati dall'FBI - hanno condizionato lo sguardo della figlia sulla vita? Quanto profondamente possono essere messe alla prova le nostre convinzioni più tolleranti in un mondo pervaso da una morale grigia e opportunista? Joyce Carol Oates torna a indagare la doppia anima degli Stati Uniti, alle prese con i sentimenti del dopo Vietnam, con le questioni razziali e i diritti civili. Un feroce ritratto in bianco e nero di una nazione lanciata verso il progresso democratico e fatalmente dimentica dei propri più oscuri fantasmi.



CHI È JOYCE CAROL OATES:
(Lockport, New York 1938) ha scritto romanzi, racconti, poesie, lavori teatrali e saggi critici per i quali ha ottenuto il National Book Award e il PEN/Malamud Award. Dal 1977 insegna all'Università di Princeton e dal 1978 fa parte dell'American Academy of Arts and Letters.
È unanimemente riconosciuta come una delle voci più importanti della letteratura mondiale contemporanea. Tra i suoi numerosi titoli ricordiamo: Bestie, L'età di mezzo, Un giorno ti porterò laggiù, Le cascate, La madre che mi manca, La figlia dello straniero, Sorella, mio unico amore, Uccellino del Paradiso, La Ragazza tatuata, La donna del fango e Ragazza nera, ragazza bianca, tutti pubblicati da Mondadori.

Nel romanzo, Genna cresce ascoltando i mostri sacri del jazz americano, la musica preferita da Maximilian Meade. In un passo, si cita esplicitamente il brano Strange Fruit di Billie Holiday e quel verso carico di un terribile significato: Southern trees bear a strange fruit... 

3 commenti:

  1. Mi hai incuriosita: non avevo sentito parlare di questo libro, non l'ho visto in libreria. Mi avrebbe attirato.
    La tua accuratezza mi ha messo già sulla strada giusta e ho voglia di leggerlo. Mi ispira soprattutto lo stile, devo ammetterlo. Gli estratti che hai inserito e il tuo commento a proposito mi hanno colpita.
    Grazie!

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    1. In effetti non è stato tanto pubblicizzato e non ti dico quanto ci ha messo la CE per rimandarmi una copia corretta, però te lo consiglio è un romanzo che fa riflettere. Tra l'altro ho scoperto che negli Stati Uniti è uscito 8 anni fa, mentre da noi è arrivato solo quest'anno!

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    2. Che peccato, però! Sicuramente lo leggerò =)

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