Zooey in giardino gioca con un paio di gomitoli e punta un topo che scivola rapido ai lati della strada. La vede comportarsi da cucciola e non da gattona vissuta e responsabile, pensa che inspirare l'Argentina sia meglio del propoli.
E l'idea di essere arrivato, qualsiasi cosa possa significare, continua a comporsi tra le pieghe del subconscio con il virtuale assemblaggio dei pezzi di Lego.
(Luca Pegoraro, Per adesso no)
Buonasera lettori in pantofole! Finalmente a casa ^^ Oggi è stata una giornata infernale per via del caldo e aspettare il treno all'uscita dal lavoro, uno strazio! Anche perché (guarda un po') era in ritardo! Comuuuunque adesso sono qua con le mie belle pantofoline ai piedi e pronta per discorrere un po' con voi della mia ultima lettura: Per adesso no di Luca Pegoraro. Partiamo dalla storia:
River è cresciuto
viaggiando. Figlio di una giovane coppia hippie, ha conosciuto il
mondo ma non il padre: James Hillman, frontman dei Soul Stripped II
Times, delirante adepto del rock psichedelico distrutto dalla droga e
dai suoi demoni interiori. James rappresenta un buco nero nella vita
del figlio e forse è questa assenza, il mistero che avvolge la
figura del padre, a generare i terribili incubi e le visioni che
perseguitano le notti e i giorni di River. Quei volti deformi, quelle
voci che parlano una lingua straniera e che lo perseguitano per le
vie di Firenze. Fortuna che c'è la piccola Zooey, gatta e angelo
custode, a vegliare sul suo padrone, a mantenerlo con i piedi ben
saldi a terra. Ma River è deciso a svelare i misteri che avvolgono
la sua infanzia, a scoprire che fine abbia fatto James e inizia la
sua ricerca personale. Fino a quando una lettera proveniente dal Sud
America non apre una nuova via, una strada che passa per Düsseldorf,
Berlino, Londra, San Carlos de
Bariloche, una strada che affonda le sue radici nelle pagine più
oscure della storia, perché spesso la realtà sa essere più
terrificante di un incubo. E così River, assieme all'inseparabile
Zooey abbandona i lidi toscani per andare incontro al proprio destino
e riconquistare la sua libertà...
Questa è una delle
recensioni più difficili che abbia scritto da quando ho aperto il
blog. Mi sono avvicinata a Per
adesso no con una grande
curiosità, la trama, l'ambientazione (che trova la sua culla sotto
la cupola del Brunelleschi) mi invitavano a nozze, ma alla fine la
lettura non mi ha convinta del tutto. Devo dire che ho trovato la
storia anche molto originale con i suoi inserti noir che sfiorano in
alcuni punti la fantascienza. Per non parlare del
protagonista, River, e della sua spalla Zooey. Il
primo è un ragazzo tormentato, un affascinante apolide
dall'invidiabile capacità di apprendere con naturalezza ogni lingua
con cui entra in contatto. La seconda, be' una forza della natura,
una palla di pelo adorabile, curiosa, intrepida, un vero e proprio
spirito guida per il giovane che accompagna: … sente
graffiare la gamba da Zooey, la nuova coinquilina, che con un paio di
miagolii lo informa di non gradire il tentativo di invasione, prima
di alzarsi aggraziata a camminargli sulla schiena in una sorta di
massaggio thai. È
una signorina lei.
La accarezza lento, fiero
di sentire i ronron in
risposta. Da inguaribile “gattara” non ho potuto
fare a meno di amarla sin dalle prime battute del romanzo (e qui anche la mia Micky annuisce ^^). Un
romanzo che si configura come un lungo viaggio, un continuo
andirivieni tra passato e presente, tra vicino e lontano. Tra la vita
di River e quella di altri due uomini, il padre e Alois, un giovane
orfano tedesco. Ecco il personaggio che ho meno compreso è proprio
il padre, questo rocker “sopra le righe”, questo figlio della
psichedelia che si muove in una Londra anni Ottanta. Se è
lui la scintilla d'avvio del romanzo,
l'uomo senza nome che tormenta l'esistenza del figlio, ben presto la
sua consistenza sulla pagina si perde per dare spazio a eventi ben
più lontani che coinvolgono Alois negli anni della Germania nazista.
Semplicemente questo filo della trama si fa sempre più esile e
inconsistente disorientando a mio parere il lettore (o meglio la
sottoscritta). Per quanto abbia apprezzato il modo in cui James
Hillman è stato tratteggiato dall'autore (ho trovato fantastica
l'intervista al padre che River ha modo di leggere nelle sue ricerche
e che mi ha ricordato gli anni di Lester Bangs e della critica
musicale “politically incorrect”), ho poi trovato evanescente il
modo in cui si salda al resto della storia al punto da dire “e
quindi?”. Ma la cosa che più mi ha lasciato spiazzata è
lo stile narrativo. Premetto
che si tratta di un giudizio di gusto, puramente personale, ma
l'andamento onirico e visionario della narrazione, quasi un
interminabile flusso di coscienza, non mi ha affatto coinvolta, anzi
ha reso la lettura davvero pesante tanto che in alcuni momenti ho
quasi pensato di interromperla, non l'ho fatto perché comunque, come
vi dicevo all'inizio, la trama è originale ed ero curiosa di vedere
come sarebbe andata a finire. Sono incoerente, vero? Ma ve lo avevo
detto che questa recensione è stata “difficile”. È che certe espressioni e frasi mi hanno un po' indispettita, le ho sentite forzate e non naturali (La lampadina sibila lasciandolo più volte al buio, tanto che River si inchioda a pochi passi dalla porta con un terrore che non vuole accettare, come fosse stato costruito a ritroso da cinesi svogliati e nel montaggio alcuni particolari si fossero smarriti tra i trucioli.) così come ho trovato straniante la struttura temporale e la concordanza verbale davvero “ballerina”.
Insomma mi aspettavo qualcosa di più, o forse qualcosa di diverso, e il mio giudizio è di due pantofole e mezzo. Non me ne voglia Luca Pegoraro, sono sicura che non tarderà a trovare lettori che meglio di me sappiano apprezzare l'originalità del suo lavoro. Io lo ringrazio di cuore per avermi inviato il romanzo e ancor più per avermi fatto conoscere l'adorabile Zooey!
Di seguito vi posto tutti i dati del volume che potete facilmente trovare in eBook sui principali store on line:
Luca Pegoraro
Per adesso no
Libromania
Pagine: 178
ISBN: 9788898562213
eBook: € 2,99
TRAMA: River è tormentato da incubi terribili e visioni spaventose. Sicuro che la chiave di quei messaggi enigmatici si nasconda nel passato, attraversa con ostinazione Firenze, alla ricerca di informazioni sul padre, musicista eroinomane sparito nel nulla. Ma quando i pezzi del suo puzzle sembrano destinati a non incontrarsi mai, inaspettatamente riceve una lettera dal Sud America, dove lo attende un misterioso interlocutore. Così River, in compagnia della fedele gatta Zooey, intraprende il viaggio più importante della sua vita aggrappato a un rivolo di speranza, convinto che decifrare il passato misterioso della sua famiglia possa liberarlo e restituirlo alla vita.
è piemontese, ha 33 anni, e un amore smisurato per musica, libri e... gatti. Per adesso no è il suo romanzo d'esordio scritto ed editato presso la Scuola Holden.
Le pagine di Per adesso no profumano davvero di musica basti pensare al personaggio di carta James Hillman ma non solo, infinite sono le citazioni con la C maiuscola. Io ho scelto i King Crimson per i quali tra l'altro James avrebbe aperto un concerto londinese ^^ Di seguito vi posto I Talk to the Wind dall'opera prima In the Court of the Crimson King (1969) con la sua celestiale melodia...
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