lunedì 10 febbraio 2014

Le novità in libreria #58

Le novità in libreria è una rubrica a cadenza settimanale che ho creato con lo scopo di parlarvi degli ultimi arrivi sugli scaffali delle nostre librerie. Ogni lunedì vi sottoporrò una scelta tra quelli che più mi hanno colpito.
Buon inizio di settimana lettori in pantofole! No, dico, ma smetterà di piovere prima o poi? O meglio prima che mi spuntino le branchie, sono ancora tutta molle e sto praticamente abbracciando il termosifone ^^ Che mi dite voi? È così anche nel resto dell'universo mondo? 
Ma veniamo a noi, il lunedì è tempo di novità e anche oggi vi presento tre libri che ho adocchiato tra gli ultimi arrivi sugli scaffali. Inizio con Athos di  Alberto Ongaro, mi ha incuriosita non poco la scelta di riesumare un personaggio della tradizione, un topos del romanzo di avventura, il moschettiere Atos che diviene nel libro di Ongaro il protagonista di nuove spettacolari vicende. John Jeremiah Sullivan, invece, ci racconta l'America e una USA addicted  come me non poteva non restare affascinata da Americani e dalle mille storie (tutte rigorosamente vere) che si intrecciano tra le sue pagine. E per finire un storia adrenalinica, la storia di Calum McNeal, 29 anni, il più temuto killer di Glasgow...

Alberto Ongaro
Athos
Piemme
Pagine: 238
ISBN: 9788856621945
€ 16,50

TRAMA: Nel suo letto di morte, in uno stato sospeso fra il sogno e il ricordo, mentre attende di ricevere notizie del figlio disperso, il leggendario moschettiere Athos ripercorre la sua vita tempestosa, in perpetua relazione con il mistero, l’intrigo, il pericolo. Fra tutte, torna alla sua memoria la prima avventura che segnò il suo destino, quando, poco più che ragazzo, dopo un fortunoso naufragio, rifiutò l’invito a entrare nell’Ordine dei Cavalieri di Malta e accettò invece un incarico assai più rischioso... Sfidando il mistero del momento ineffabile dell’ultimo passaggio, Alberto Ongaro prende in prestito il personaggio di Dumas, amatissimo insieme agli inseparabili Porthos, Aramis e D’Artagnan, e costruisce attorno alla sua figura una vicenda che non potrebbe essere più dumasiana. Come Don Chisciotte, Raskolnikov o il Capitano Achab – solo per citare alcune immortali figure della letteratura –, anche l’affascinante Athos è bene comune, patrimonio dell’umanità. Nel rendergli omaggio, il munifico autore de La taverna del Doge Loredan ci regala un romanzo avvincente, intenso ed evocativo, che interroga il senso dell’avventura umana di fronte all’ineluttabilità della sua fine.

John Jeremiah Sullivan
Americani
Sellerio
Pagine: 324
ISBN: 9788838931123
€ 16,00

TRAMA: In questo libro tutto è stato visto, ascoltato, e soprattutto vissuto, non c’è nulla di inventato. Le storie della gente comune, i segreti di celebrità inarrivabili e di oscure personalità del passato, i dettagli di eventi apocalittici che travolgono il territorio e le persone.
Scrittore e reporter errante, Sullivan ci presenta vicende e personaggi che sfiorano l’incredibile: da Constantine Rafinesque, eccentrico genio del diciottesimo secolo che inventò dal nulla la preistoria del nuovo mondo falsificandone le prove, a Mister Lytle, un anziano e stravagante letterato simbolo di un’epoca ormai trascorsa. Da un festival di «rock cristiano» frequentato da migliaia di devoti e giovanissimi fan, alle serate trascorse in Florida a chiacchierare con i protagonisti di un reality televisivo che sfruttano la loro declinante celebrità in tour di discoteche e locali minori.
Sullivan indaga in modo memorabile gli anni formativi di due grandi star della musica pop, Michael Jackson e Axl Rose dei Guns N’ Roses, poi si sposta sulla costa del Golfo durante l’uragano Katrina e si spinge fino in Giamaica a scovare l’ultimo musicista della band di Bob Marley. Sulla spinta di una vorace curiosità Sullivan si è immerso nella realtà del presente, nella cultura popolare, nelle tendenze underground, nelle tradizioni storiche e letterarie del suo paese, e racconta gli americani e l’America con l’energia di Hunter Thompson e l’arguzia e l’erudizione di David Foster Wallace, in un’opera considerata tra le più raffinate e innovative degli ultimi anni. Da queste storie, da questi reportage, emerge un ritratto inconsueto di un paese che a partire dall’Undici Settembre, dopo i fallimenti della politica estera, con il declino progressivo della propria influenza sul mondo, è cambiato in modo radicale. In una prosa sempre sorprendente si delinea una nazione ripiegata su se stessa, sulla propria diversità, sulla propria eccezionalità, che torna per noi a essere enigmatica, come segnata da un affascinante e arcano provincialismo in cui si celano le origini e i segreti di cose e persone, che si tratti della difficile famiglia Jackson del talentuoso Michael o dei paesini sperduti da cui provengono i famosi e gli ignoti, accomunati in fondo dalle stesse ambizioni, dal medesimo urlo di rivolta, dalla nostalgia di quel destino felice che sembrava la promessa gloriosa e utopica dell’American Dream.

Malcolm MacKay
La morte necessaria di Lewis Winter
Mondadori
Pagine: 276
ISBN: 9788804626947
€ 17,50

TRAMA: Calum MacLean ha ventinove anni e, a vederlo, sembra proprio un ragazzo normale. Quando non lavora passa il tempo libero a casa, immerso nella lettura di vecchi romanzi o sul divano a giocare ai suoi videogame. Finché non riceve una telefonata che gli affida un incarico.
Perché a Calum piace essere free-lance, lavorare solo se ne ha bisogno, scegliere quali incarichi accettare e quali rifiutare. Rende la vita più comoda e fa diminuire il rischio di essere notato dalla polizia. Il che aiuta se sei un killer. Già, Calum è un assassino professionista, "il migliore della nuova leva", secondo il suo vecchio maestro Frank MacLeod, uno dei più temuti killer di Glasgow.
Questa volta a chiamarlo è John Young, il braccio destro di Peter Jamieson, capo di una delle più grandi organizzazioni criminali della città. E Calum accetta. La vittima è Lewis Winter, una mezza tacca, un modesto trafficante di droga senza arte né parte, con una grande debolezza: vive con Zara Cope, bomba sexy dal carattere difficile e dalle abitudini molto costose. Da un po' di tempo Lewis sta cercando di espandere il suo territorio con strane manovre, ed è evidente che c'è qualcuno dietro. Così, secondo Jamieson e Young, è arrivata l'ora di mandare un messaggio. Calum deve occuparsene e pianificare tutto, perché uccidere un uomo non è affatto facile se vuoi fare le cose per bene, ci sono imprevisti e conseguenze.
La morte necessaria di Lewis Winter segna il debutto di un nuovo grande autore di noir e di un nuovo grande personaggio che sarà protagonista di una trilogia.
Lo stile di Mackay è perfetto, il ritmo è serrato e il lettore si trova come ipnotizzato, proiettato in una Glasgow cupa e piena di fascino, in un universo di relazioni pericolose e moralità flessibili.
Un romanzo memorabile, duro e spietato come un piano perfetto.

4 commenti:

  1. Mmmmh, almeno qui a Firenze oggi sembra ci stia dando un pò di tregua. Ma il tempo ha comunque danneggiato un paesino vicino al mio che sta continuando a cadere pian piano... povera gente guarda, non ci sono parole.
    Non conoscevo queste uscite e l'ultimo mi ispira più degli altri!

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  2. Malcolm MacKay mi sembra molto interessante. In ogni caso io leggerei qualsiasi libro di Strade Blu della Mondadori perchè mi piace un sacco come edizione, quindi non faccio testo... ;)

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  3. Tranquilla Jerry...anche da me è come stare ad Atlantide :D speriamo che il tempo si dia una calmata!!!
    Il primo mi chiama *-* che idea fantastica!!! Sono curiosissima di leggerlo!

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