venerdì 1 febbraio 2013

L'universo dei libri #6


Buon venerdì cari lettori in pantofole! La settimana volge al termine... voi state già pensando al weekend? Allora proverò a farvi sognare io con un nuovo appuntamento della rubrica L'universo dei libri, dedicata ai luoghi in cui sono ambientate le nostre storie preferite perché, diciamocelo, che siano paesaggi reali o fantastici i libri ci fanno viaggiare. Pronti per la partenza? Quest'oggi voliamo fino alle Maldive! Sì perché Tracey Garvis Graves ha ambientato proprio in un atollo maldiviano il suo L'isola dell'amore proibito (qui potete trovare la recensione: In due... sull'isola).

La Repubblica delle Maldive è composta da un gruppo di atolli situati nell'oceano Indiano a sud-ovest dell'India. L'arcipelago è costituito da ben 1.190 isole coralline raggruppate in ventisei atolli naturali (più uno artificiale) e solo alcune sono abitate (circa 202 più un centinaio totalmente occupate da villaggi turistici), per il resto si tratta di isole completamente disabitate, talvolta costituite da semplici banchi di sabbia in emersione. Proprio su una di queste naufragano Anna e T.J. i protagonisti del romanzo della Graves. Partiti con un idrovolante dalla capitale Malé per raggiungere l'atollo in cui si trovano i genitori di T.J., i due si inabissano dopo che il pilota perde il controllo del velivolo, per approdare infine in una baia naturale su un'isola dove resteranno dispersi per quattro anni: Mi girai per osservare l'isola. Era uguale a quelle delle fotografie che avevo visto su Internet a parte il fatto che lì non c'erano né alberghi di lusso né case di vacanza. La sabbia bianca immacolata sembrava zucchero sotto i piedi nudi ... La spiaggia cedeva gradualmente il passo a una vegetazione tropicale di cespugli fioriti e arbusti, e poi a una foresta fitta di alberi, talmente vicini l'uno all'altro che le loro chiome si univano a formare una specie di tetto verde. Il sole ardeva nel cielo e la brezza che soffiava dal mare non riusciva ad abbassare la mia temperatura corporea che continuava ad aumentare.
Una cosa che ho molto apprezzato del romanzo è l'accuratezza delle descrizioni e dell'ambientazione. La laguna racchiusa all'interno della barriera corallina, il riferimento alla mancanza di acqua dolce sull'isola (e infatti Anna e T.J. sopravvivranno solo grazie all'acqua piovana che riescono a incanalare e raccogliere), le descrizioni climatiche (il clima delle Maldive è a carattere monsonico per cui le piogge si concentrano tra maggio e dicembre mentre brevi e variabili sono le precipitazioni negli altri mesi) per non parlare della vegetazione. Sulle isole crescono piante di cocco, papaya e alberi del pane. E proprio su questi frutti si fonderà la dieta di Anna e T.J.: 
«Niente acqua però ho trovato questo.» 
Era un frutto grosso come un pompelmo, con una buccia verde e gibbosa. 
«Che cos'è?»
«Non lo so, però può darsi che ci sia dell'acqua dentro, come nelle noci di cocco.»
Infine bellissime le descrizioni della multicolore fauna marina incontrata dai due naufraghi nel perimetro della laguna e non manca l'incontro con delfini e squali penetrati attraverso la barriera corallina.
Un'isola paradisiaca di cui, però, Tracey Garvis Graves non nasconde il lato selvaggio, pericoloso e difficile, per cui la sopravvivenza dei protagonisti è spesso messa a repentaglio e solo contando sull'aiuto l'uno dell'altro i due riusciranno a salvarsi. 
 


Di seguito vi posto il book trailer del romanzo che da subito mi ha conquistata:


2 commenti:

  1. Questo libro mi è stato consigliato da un sacco di persone...devo assolutamente leggerlo! Bellissimo paesaggio! Anche se devo confessare che non è proprio il mio genere, io sono più per i luoghi come la Scozia ;-)

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  2. Per me è stata una lettura davvero molto bella, quindi te lo consiglio ;-)

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