L.A.: "Ci vieni in vacanza, torni a casa in libertà vigilata".
Proprio così, stronzone, questo libro si rivolge agli abitanti di L.A., ai cittadini di L.A., agli studiosi di L.A., ai fan di L.A., ai detrattori di L.A., agli aficionados di L.A., ai nativi di L.A., agli arrivisti di L.A. e agli hoi polloi della Grande L.A. Questo libro è rivolto alla moltitudine di squinternati che compongono la grande L.A. sporca e mascellona. Non potresti vivere da nessun'altra parte. L.A. è una condanna all'ergastolo, senza permessi o libertà vigilata, senza possibilità di fuga. NON C'È SCAMPO.
Proprio così, stronzone, questo libro si rivolge agli abitanti di L.A., ai cittadini di L.A., agli studiosi di L.A., ai fan di L.A., ai detrattori di L.A., agli aficionados di L.A., ai nativi di L.A., agli arrivisti di L.A. e agli hoi polloi della Grande L.A. Questo libro è rivolto alla moltitudine di squinternati che compongono la grande L.A. sporca e mascellona. Non potresti vivere da nessun'altra parte. L.A. è una condanna all'ergastolo, senza permessi o libertà vigilata, senza possibilità di fuga. NON C'È SCAMPO.
(James Ellroy, Un anno al vetriolo)

Ben ritrovati lettori in pantofole! Come ve la passate e come procedono le vostre letture? Io ho appena iniziato un nuovo viaggio negli Stati Uniti, in Georgia, con Margaret Mitchell e il suo pluripremiato Via col vento.
Ma oggi sono qui per riportarvi a Los Angeles e se è di ieri la notizia di Gina Lollobrigida insignita di una stella sulla Walk of Fame, il romanzo di cui sto per parlarvi ci porta in una Hollyweird molto differente, la L.A. del 1953 vista attraverso gli occhi del corpo di polizia più cattivo e inflessibile d'America... parola di quel cane sciolto di James Ellroy.