domenica 29 aprile 2018

Una passeggiata nei boschi


Un cartello annunciava che non si trattava di un sentiero qualunque, ma del famoso Appalachian Trail. Con un'estensione di oltre 3400 chilometri lungo la costa orientale degli Stati Uniti, attraverso la catena placida e invitante dei monti Appalachi, l'Appalachian Trail è il capostipite di tutti i sentieri a lungo percorso. [...] Dalla Georgia al Maine taglia quattordici stati, attraverso morbide e piacevoli colline i cui nomi stessi - Blue Ridge, Smokies, Cumberlands, Catskills, Green Mountains - sembrano altrettanti inviti al viaggio.
    
(Bill Bryson, Una passeggiata nei boschi)



Buona domenica, lettori in pantofole! Come ve la passate? Oggi, complice il ponte del primo maggio, ho deciso di recuperare un po' di recensioni, anche perché le mie letture si stanno accumulando 😊E quindi eccomi a raccontarvi qualcosa di Una passeggiata nei boschi, romanzo che tra l'altro rappresenta il New Hampshire nella mia TBR list: 50 libri per 50 stati.
Bill Bryson è stato davvero una piacevole scoperta: scrittore e giornalista originario di Des Moines (Iowa) ha vissuto per lungo tempo in Europa e, una volta tornato in madrepatria, ha raccontato l'America con l'occhio disincantato di chi ne è stato a lungo lontano. Mi sono innamorata del suo stile ironico, del taglio comico che spesso assumono i suoi resoconti di viaggio che hanno poi il respiro e il ritmo del romanzo... ma avremo modo di riparlarne, intanto iniziamo dalla storia:


Bill Bryson si è da poco trasferito nel New Hampshire quando per caso, gironzolando nei dintorni del suo quartiere, si imbatte in un cartello al limitare delle ultime case, dove comincia il bosco. Il cartello recita "Appalachian Trail": proprio così, dinanzi ai suoi occhi si snoda il capostipite di tutti i sentieri a lungo percorso: 3400 chilometri che tagliano la costa orientale degli Stati Uniti, attraversando ben 14 stati. Sono gli anni '90 e in Bryson si fa sentire forte il richiamo della natura, il desiderio di vivere un'avventura a 360°, di scavalcare lo steccato. E così, col piglio del giornalista appassionato di viaggi inizia a studiare il percorso e progetta di compiere l'impresa: percorrere l'intero Appalachian Trail da sud a nord. Assieme a Stephen Kats, amico d'infanzia e improbabile compagno di viaggi, Bryson si mette così in marcia. Una passeggiata nei boschi è il resoconto di questa rocambolesca avventura, il racconto ironico e disincantato di chi sa di non essere minimamente preparato ad affrontare le difficoltà che un'impresa del genere può comportare ma che pure non resiste al richiamo del Wild, al desiderio di mettersi alla prova e alla bellezza mozzafiato che solo la natura sa offrire...

IL MIO PENSIERO

Di fronte a me si estendeva un vasto e inospitale mondo di nudi alberi invernali. [...] Era il nove marzo. Il nostro viaggio era cominciato.
Immaginate due attempati hikers, decisamente fuori forma e mollicci ai bordi e il sentiero più lungo e impegnativo di tutto il Nord America: il quadretto ne promette delle belle. 
E infatti il resoconto di Bill Bryson è il diario di viaggio più irriverente e divertente che abbia mai letto: un'avventura strampalata e memorabile in uno dei luoghi più straordinari che madre natura abbia messo sulla terra. Sì perché il racconto di Bill Bryson ha il piglio comico di chi non si prende troppo sul serio, di chi si rende conto che l'impresa è ben al di sopra delle proprie possibilità ma che pure si cimenta, si mette alla prova e osserva a bocca aperta le meraviglie circostanti.

3400 chilometri a ritroso, dalla Georgia al Maine, tra intricate foreste, picchi e crepacci, laghi e vallate. Su e giù per il sentiero con la coppia di escursionisti più improbabile che ci sia: un diario di viaggio che però ha il profumo del romanzo, proprio per il taglio decisamente narrativo che l'autore gli conferisce. Così i primi faticosissimi chilometri, il primo accampamento, un'improvvisa tormenta di neve diventano altrettanti episodi, racconti nel racconto, mentre gli escursionisti incontrati lungo il viaggio sono a loro volta personaggi a tutto tondo, indimenticabili e spassosi perché posti sotto l'irriverente lente di Bryson. C'è Kats con la sua mole ondeggiante, i suoi grugniti e i suoi lamenti, c'è quel capolavoro di Mary Ellen che merita di essere presentata con le parole dell'autore: Si chiamava Mary Ellen, veniva dalla Florida e [...] parlava senza mai fermarsi eccezion fatta per i momenti, a dire il vero piuttosto frequenti, in cui si puliva le trombe di Eustachio o, prendendosi il naso tra indice e pollice e soffiando rumorosamente, produceva dei violenti e inquietanti grugniti che avrebbero potuto convincere qualsiasi cane ad abbandonare un comodo divano in salotto e accoccolarsi sotto un tavolo nella stanza accanto.
C'è John Pollo, il tizio che perde sempre l'orientamento finendo nei luoghi più improbabili lungo il sentiero, c'è la bomba sexy (e decisamente extralarge) incontrata da Kats in una lavanderia a gettoni di Waynesboro e ovviamente ci sono gli spettacolari paesaggi che l'Appalachian Trail offre alla vista. Perché non dimentichiamoci che Una passeggiata nei boschi è comunque un resoconto di viaggio e attraverso la propria esperienza Bill Bryson ci racconta la storia e la genesi della più ricca e diversificata area boschiva del Nord America. Ne descrive la flora, la fauna, i pericoli ma anche i tesori che racchiude in sé, senza risparmiare una bella tirata di orecchie a quegli organismi (il Forest Service in primis) che dovrebbero garantirne la difesa ma che per negligenza, incuria e pressapochismo ne stanno di fatto decretando la distruzione. Le digressioni sono tante, così come gli spunti (che pure a volte tendono ad appesantire la narrazione) e il cammino di Bryson diventa anche l'occasione per viaggiare attraverso l'America: l'America nascosta, delle cittadine che sorgono come funghi ai confini con il sentiero degli Appalachi. Tra tutte a colpirmi è stata Centralia, la ghost town con il suo perenne fuoco sotterraneo che arde dal lontano 1962... 
Quattro pantofole e mezzo: viaggiare in compagnia di Bill e Kats è stato non solo piacevole ma esilarante e con il suo umorismo Bryson mi ha decisamente conquistata: Non posso dire che sia stata un'esperienza che ci ha cambiato la vita, e ovviamente non posso parlare per Kats, ma di certo mi ha insegnato a provare rispetto e ammirazione per le foreste, la natura e le colossali dimensioni dell'America. Inoltre ho perso un sacco di chili e per una volta mi sono ritrovato incredibilmente in forma. 

Di seguito vi lascio tutti i dati dell'edizione tascabile firmata Guanda:

BILL BRYSON

Una passeggiata nei boschi
(titolo originale: A Walk in the Woods)
editore: Guandapagine: 320; EAN: 9788823515512
data di pubblicazione: 13 ottobre 2016
brossura: € 12.00; eBook: € 8.99; acquistalo su: Giunti al Punto

L'Appalachian Trail, che dalla Georgia al Maine taglia quattordici stati americani snodandosi per oltre 3400 chilometri, è il capostipite di tutti i sentieri a lunga percorrenza e dimora di una delle più grandiose foreste della zona temperata del globo. All'età di quarantaquattro anni Bill Bryson, in compagnia dell'amico Stephen Katz, decisamente sovrappeso e fuori forma, si cimenta nell'impresa di percorrere il leggendario sentiero. Nessuno di loro ha la minima cognizione delle norme elementari di sopravvivenza nella natura selvaggia, e l'escursione dei due cittadini, abituati a camminare nei civilizzatissimi spazi dei centri commerciali, si svolge all'insegna di una divertita incoscienza, tra spassosi contrattempi, bufere di neve, nugoli di insetti spietati, incontri con animali selvatici e con l'improbabile umanità che popola il sentiero. Scritto in una prosa lieve e spigliata, arricchito da documentate digressioni dell'autore e da un umorismo che talvolta sconfina nella satira di costume, Una passeggiata nei boschi è un originale libro di viaggio, nel segno della scoperta e del divertimento.

CHI È BILL BRYSON:
scrittore e giornalista, è nato a Des Moines (Iowa) nel 1951. Dopo aver vissuto vent'anni in Inghilterra (dove si era trasferito nel 1977) è tornato negli Stati Uniti. Collaboratore di Times, Independent, Washington Post e New York Times, è autore di decine di pubblicazioni tra le quali con Guanda: Una passeggiata nei boschi, In un paese bruciato dal sole, Una città o l’altra, Diario africano, Notizie da un’isoletta, Breve storia di (quasi) tutto, Vestivamo da Superman, Il mondo è un teatro e Breve storia della vita privata. Con Feltrinelli ha pubblicato America perduta mentre con Salani Storia (molto) breve di quasi tutto. Da Una passeggiata nei boschi è stato tratto un film con Robert Redford e Nick Nolte.

E ovviamente chiudiamo con la musica 😉e visto che parliamo di escursionisti e miglia percorse, cosa c'è di meglio che ascoltarsi i Proclaimers con la loro I'm Gonna Be (500 Miles) (dall'album Sunshine on Leith del 1988) e l'appropriatissimo verso: Just to be the man who walks a thousand miles...?

4 commenti:

  1. La trama di questo libro mi ha fatto tornare il bellissimo film "Wild" con Reese Whiterspoon (se non sbaglio, la protagonista si ritrovava a percorrere lo stesso, faticosissimo sentiero).
    L'umorismo e l'ironia dell'autore potrebbero rappresentare una piacevole variazione sul tema! ^^

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    1. Ciao Sophie, sai che non ho ancora visto Wild? Devo assolutamente recuperare e tra l'altro vorrei leggere anche il libro di Cheryl Strayed... è proprio il genere che piace a me! Bryson comunque te lo consiglio è davvero una interessante variazione sul tema ;-)

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  2. Amo la natura più in teoria che in pratica ma, non so perché, storie così mi emozionano un mondo. Vedasi Wild, appunto, che cita Sophie nel commento precedente. Metto in lista, grazie, ché non lo conoscevo. :)

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    1. Ciao Mr Ink! Come dicevo Wild ho proprio intenzione di recuperarlo sia cinematograficamente che come racconto di viaggio!

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