mercoledì 23 novembre 2016

QUANDO IL CORRIERE ERA... DEI PICCOLI

Buonasera lettori in pantofole! A volte succede che scopri vecchi tesori, succede che stai riordinando e trovi una scatola e... cosa c'è dentro? La tua infanzia! 
È quello che è successo a me ieri pomeriggio quando mi sono ritrovata a sfogliare i miei vecchi (e sgualciti ^^) numeri del Corriere dei Piccoli.
Dovete sapere che ho amato quel giornalino, da ragazzina mi facevo dare le agognate 1.900 lire (all'epoca c'erano le lire!) e me ne andavo in edicola con la curiosità a mille di scoprire nuove storie e nuovi personaggi. E se oggi sono la lettrice che sono lo devo un po' anche a lui: lo devo alle lettere alla Direttora, alle avventure del signor Bonaventura e ai racconti della Pimpa. Ma che cos'era il Corriere dei Piccoli? Qualcuno di voi lo conoscerà, molti non l'avranno mai sentito nominare... ma adesso lo scopriremo insieme, che ne dite?

Il Corriere dei Piccoli è stato il primo settimanale a fumetti per ragazzi. Fondato nel 1908 come supplemento del Corriere della Sera (da qui il suo nome), usciva in edicola al prezzo di, udite udite, 10 centesimi!!! 
L'obiettivo era quello di invogliare alla lettura i più giovani, stimolandoli a imitare gli adulti e la lettura del giornale. E il Corrierino, così venne soprannominato, ebbe da subito un notevole successo, pensate che negli anni Sessanta alcuni numeri raggiunsero le 700.000 copie vendute. 
Molto si doveva ai fumetti americani tradotti sulle sue pagine ma anche e soprattutto a strisce italianissime quali Il signor Bonaventura di Sergio Tofano. Tavole illustrate e sottotitolate da filastrocche a rima baciata.

Certo con il tempo il Corrierino ha cambiato grafica, direttori, linee editoriali (e prezzo ovviamente!) ma negli anni Novanta, quando la sottoscritta ne sfogliava le pagine aveva ancora tutto il suo fascino. Le rubriche, i fumetti legati alle serie tv allora in onda (come Fievel e il Conte Dacula), e storie popolari come quelle della Pimpa di Francesco Tullio Altan o Gino di Mauro Cervia e Fabio Borganti. 
Ma soprattutto il buon vecchio Bonaventura che ancora oggi riesce a emozionarmi: Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura... e chi se le scorda queste parole? E al termine di eventi buffi e bizzarri c'era sempre ad aspettarlo quel milione che ci sembrava un tesoro tanto grande...

E quanto lontano mi sembra quel tempo oggi che in edicola veniamo bombardati da fumetti e riviste di ogni sorta e in gran quantità... Ma sapete che c'è? Va bene così, del resto siamo stati tutti piccoli grandi lettori persi dietro a immagini e parole capaci di creare interi mondi fantastici e meravigliosi.

10 commenti:

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    1. Sì infatti, tanti ricordi, tanto tempo.... oddio sto davvero invecchiando ^^!!!

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  2. Ciao, io non lo ricordo, ma l'ho studiato come approfondimento per l'esame di letteratura per l'infanzia all'università! Lo sapevi che il signor Bonaventura è legato all'ideologia dei futuristi dei primi del novecento?

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    1. Bellissimo esame Ariel! Eh sì l'implicazione ci sta tutta, il periodo è quello ma anche le movenze del personaggio, gli accostamenti dei colori fanno pensare alla poetica futurista ^^ Ma questo è venuto dopo anche per me con l'università, all'epoca non ero certo in grado di cogliere queste sfumature ^^!

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  3. Jerry cosa non mi hai fatto ricordare, mamma mia!
    Il signor bonaventura io lo adoravo, era tutto in rima, pazzesco!
    Hai ritrovato un grandissimo tesoro! *_*

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  4. Woow ma che ricordi!! Il Corrierino *.* Io amavo soprattutto le storie della Pimpa, anche se lo prendevamo raramente, dato che già prendevo ogni settimana il Topolino e dovevo farmelo bastare!! ❤❤❤

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    1. Eh la Pimpa piaceva anche a me, un bel match con il cagnolino Gino ^^ Da qualche parte ho anche delle copie di Topolino ma ammetto di non essere stata una lettrice appassionata del topo :-D

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  5. Che ricordi Barbara! Io, che ero già lettrice compulsiva prima di andare a scuola, me lo facevo comprare insieme al Giornalino. Oltre ai fumetti da te citati ricordo la Stefi e i Ronfi (che adoravo).

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    1. Oh mi hai ricordato anche il Gionalino! Me lo facevo comprare anche io dalla mamma, e insieme al Corriere dei Piccoli era tra le mie letture preferite. Mi faceva sentire grande avere dei giornalini tutti per me.
      xoxo Connor

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  6. Nadia, Saji è vero, il Giornalino!!! Pensate che a scuola ci avevano fatto anche l'abbonamento! Peccato di quello non è sopravvissuto neanche un numero, in compenso però ho un piccole donne a fumetti che avevo trovato in allegato proprio sul Giornalino ^^

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