domenica 13 dicembre 2015

LA FATA DEI GHIACCI


“Ti trovi nel cuore del Regno delle Ombre d'inverno.”
“Il Regno delle Ombre d'inverno, dici?” [...]
“Sì. Un mondo bianco come il ghiaccio, o trasparente come il cristallo, se preferisci. Il mondo nel quale vivo io.”
(Maxence Fermine, La Fata dei Ghiacci)


Buonasera lettori in pantofole! Finalmente ci rileggiamo ^^ Lo so, sono scomparsa, ma tra le mille cose da fare negli ultimi tempi non sono riuscita a curare a dovere il blog. Anzi, ho sofferto di un vero blocco da recensione, ne devo scrivere tantissime e... mi sono arresa!
Per riprendermi ho deciso di farlo con un libretto "magico" come lo sono i sogni. Recupererò gli altri romanzi (spero!) ma oggi sono qui per parlarvi di La Fata dei Ghiacci, ultimo capitolo delle avventure di Malo nel Regno delle Ombre. Che dire, portare a termine una serie dà sempre molta gioia, soprattuto se ci ha convinti e Maxence Fermine lo ha fatto, ha creato un mondo nel quale mi sono persa con piacere e dal quale emergo con un po' di nostalgia. Ma come sempre partiamo dalla storia:


Malo sta trascorrendo le vacanze di febbraio sulla neve! Eh sì, i suoi genitori non potevano pensare a un regalo migliore, per quanto il soggiorno in casa di zia Orticaria sembri al nostro piccolo protagonista più una punizione che un premio. Ma le piste immacolate e l'insegnante di snowboard lo stanno ben ricompensando. Non immagina che proprio tra quel candore si nasconde un passaggio per il mondo "fantastico" che lo ha accolto così spesso negli ultimi tempi. E così nel Giorno Bianco, quando ogni cosa perde i contorni e la nebbia si fa inestricabile, il piccolo Malo si perde ancora una volta per riaprire gli occhi nel Regno delle Ombre d'inverno. Certo il paesaggio è ben diverso da quello al quale era abituato, non più un mondo in bianco e nero ma scintillante e trasparente come il ghiaccio e la neve. È qui che il ragazzo incontra Lea l'eterea Fata dei ghiacci dagli occhi azzurri e penetranti come il cristallo, colei che è custode del Regno delle Ombre d'inverno e guida per coloro che hanno smarrito la strada. Con Lea al suo fianco, Malo dovrà imparare a tenere a freno le sue paure e a credere in se stesso per trovare il famigerato fiore di neve e aprirsi ancora una volta la strada che lo riporterà alla realtà...



IL MIO PENSIERO
Per tutti coloro che hanno serbato un'anima infantile...
Non ci poteva essere dedica migliore per questa terza e ultima avventura nel Regno delle Ombre! Maxence Fermine ha creato un regno magico e meraviglioso ricco di personaggi strani, buffi e divertenti e se La Bambola di Porcellana mi aveva visto critica rispetto al primo episodio con questo ultimo racconto l'autore è tornato agli splendori dell'esordio.
Un regno affascinante, una guida bella e leggiadra come solo le protagoniste delle favole possono essere, e il giovane Malo con quegli occhi grandi e lo stupore nel cuore. Gli ingredienti sono quelli di sempre eppure sono molte le novità che si incontrano in quest'ultimo romanzo, a cominciare dall'ambientazione. Non più il mondo di inchiostro che ha fatto da scenario alle avventure di Parigi ed Edimburgo, non più quel bianco e nero a dominare e a cui solo si contrapponevano i colori di Lili, la piccola mercante di sogni. Qui tutto è bianco e immacolato, sottile e delicato come il cristallo, o dalle mille sfumature del ghiaccio quando è colpito dalla luce. Grotte gelate, picchi innevati, manti soffici di neve (ma badate bene una neve calda e piacevole al tatto) e persino un Castello interamente fatto di ghiaccio: Malo non credeva ai suoi occhi. Davanti a lui si ergeva, finemente lavorato, un edificio interamente scavato nel ghiaccio. Le sue alte torrette frangiate di brina, cesellate come un merletto, si perdevano nel cielo di nebbia e neve. Vetrate dai colori oscillanti tra il bianco e il blu pallido, disseminate un po' ovunque sulla facciata, formavano altrettanti pozzi di luce. Un ponte levatoio, trasparente come vetro, sormontava un fossato dove scorreva un'acqua blu ghiacciaio... 

L'altra grande novità è proprio il protagonista. Abbiamo conosciuto Malo come un bambino introverso, solitario, grande sognatore ma incapace di trovare un suo posto nel mondo reale. Bene, le avventure in questo regno di fantasia lo hanno aiutato a crescere e maturare e adesso, a 13 anni, Malo è un adolescente più sicuro di sé che non vuole certo abbandonare i suoi sogni ma che è in grado di farli convivere con le gioie e i divertimenti del mondo reale. E questo forse è il grande insegnamento di Fermine, un inno all'immaginazione, alla capacità di mantenere vivi nel cuore i sogni e lo stupore dei più piccoli, come una calda coperta per farci da scudo quando la realtà si trasforma in una foresta di mostri... del resto tutti noi abbiamo un Regno delle Ombre in cui nasconderci e le scatole colorate di Lili per tornare a volare ^^

Per quanto riguarda lo stile, Maxence Fermine ha ormai abituato i suoi lettori a un ritmo semplice, lineare (non dimentichiamoci che questa storia è rivolta a un pubblico di giovanissimi) ma anche a uno stile che si fa poesia nei dettagli, anche i più banali: Quel giorno il vento soffiava forte e vi regnava un freddo glaciale. Sciarpe di nebbia avvolgevano le stradine poco illuminate...
E per finire i personaggi. Vecchie conoscenze e nuovi protagonisti fanno da spalla al piccolo Malo. Accanto alla deliziosa Lea, torna infatti Septimus il mago dal buffo eloquio (chi non vorrebe parlare Idiolotto? ;-) E ancora marmotte pettegole, pastori filosofi e alberi dal buffo accento tedesco. Per non parlare dell'arcigna zia Orticaria, sicuramente il mio personaggio preferito: Era una specie di vamp dalla bellezza glaciale, che lo affascinava e lo terrorizzava al tempo stesso. Essendo stranamente provvista di peli fastidiosissimi attorno al mento, che tentava di mascherare come meglio poteva, finiva inevitabilmente per pungere chiunque l'abbracciasse. Ecco perché l'avevano soprannominata Orticaria.  
Tra l'altro la cara zietta promette interessanti colpi di scena... ma questi li scoprirete solo leggendo ;-) Insomma, l'avrete capito ormai cinque pantofole per La Fata dei Ghiacci, una serie che mi è rimasta nel cuore e che sebbene indirizzata a un pubblico giovane consiglio anche ai più grandi che, come ha scritto Fermine, abbiano conservato un'anima bambina...
E della copertina cosa vi dico? La Bompiani ha mantenuto la splendida cover originale, ma tutto il volume è disseminato di incantevoli immagini di Louise Robinson.


La serie:
1. La piccola mercante di sogni, 2013 (La petite marchande de rêves, 2012)
2. La bambola di porcellana, 2014 (La poupée de porcelaine, 2013)
3. La Fata dei Ghiacci, 2015 (La Fée des glaces, 2013)

Di seguito come sempre tutte le info sul volume pubblicato lo scorso settembre:

MAXENCE FERMINE

LA FATA DEI GHIACCI
editore: Bompiani; pagine: 178; EAN: 9788845279706; copertina rigida: € 12,00
data di pubblicazione: 17 settembre 2015; potete acquistarlo QUI

Malo pensava di trascorrere una spensierata vacanza sugli sci, ma il giorno stesso del suo arrivo in montagna si scatena una tempesta di neve. Una strana tempesta di neve. E mentre cerca di non perdersi, il giovane finisce per scontrarsi con una ragazza bellissima e misteriosa, che vive in una casa di ghiaccio. Il suo nome? La Fata dei Ghiacci. La sua missione? Accogliere i viaggiatori che si sono smarriti nel Regno delle Ombre d’inverno. Così Malo torna per la terza volta nel Regno delle Ombre, un luogo che ama molto, almeno quanto gli fa paura. E se questa esperienza non fosse frutto del caso, ma piuttosto un’occasione per affrontare le sue paure? Con l’aiuto della Fata dei Ghiacci, infatti, dovrà vivere molte avventure e trovare così la sua strada. Maxence Fermine, autore di Neve, torna dopo La piccola mercante di sogni e La bambola di porcellana con un racconto che trasporterà tutti i lettori nel regno incantato della poesia e dell’immaginazione.

CHI È MAXENCE FERMINE:
è nato ad Albertville, ha trascorso parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia. Di lui Bompiani ha pubblicato Neve (1999), che ha già raggiunto ventisei edizioni, Il violino nero (2001), L’apicoltore (2002), che ha ricevuto il Premio Murat “Un romanzo francese per l’Italia”, La trilogia dei colori (2003), cofanetto che raccoglie i tre volumi precedenti, Opium (2003), Billard Blues (2004), Amazone e la leggenda del pianoforte bianco (2005), Tango Masai, l’ultimo sultano (2006), Il labirinto del tempo (2008), La piccola mercante di sogni (2013) e La bambola di porcellana (2014).


E termino la mia recensione con un pezzo degli Him. Funeral of Hearts (Love Metal, 2003) è stato interamente girato nella neve. Numerose sono le locations dall'Oceano Artico a Porkkala in Finlandia fino a Kilpisjärvi in Lapponia. Un ambiguo paesaggio di ghiaccio che ricorda in parte quella foresta dei mostri attraversata da Malo e Lea.

9 commenti:

  1. So che ormai l'ho detto già mille volte, ma... lo voglio leggereeee!
    Perché in libreria non trovo mai il primo volume? ç___ç
    Qui urge un ordine su amazon, mi sa! :P

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    1. Ciao Sophie! Guarda è un romanzo per ragazzi ma lo consiglio anche ai più grandi, secondo me merita! ^^
      Guarda su Giunti al punto con Amazon è disponibile, in diversi mi hanno detto che in effetti in libreria non si trova... chissà perché!

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  2. Oh, che recensione stupenda *.* mi hai fatto innamorare ulteriormente di questa serie, che devo assolutamente iniziare ora che si è conclusa. Io adoro questo genere di racconti, la magia è sempre la parte più bella quando si legge, sempre!

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    1. E infatti sono convinta che sarebbe una lettura adatta a te Ancella ^^

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  3. Ciao Barbara, finalmente riesco ad avere dieci minuti per commentare, ultimamente riuscivo solo a leggere i post! :-(
    A me il primo volume di Maxence Femrine mi aveva un po' deluso, ma tu parli così bene di questo terzo volume che quasi quasi gli darò un'altra possibilità! ♡

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    1. Be' guarda dipende Alenixedda, magari semplicemente la storia non è nelle tue corde ^^
      Il secondo ammetto che lo avevo trovato al di sotto delle mie aspettative ma con La piccola mercante di sogni è stato amore a prima vista ;-)

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    2. Boh, sarà stato che ho letto quasi in contemporanea La piccola mercante di Sogni e Coraline, e mi sono innamorata di quest'ultimo! Ma l'ebook della Bambola di porcellana lo possiedo già, quindi potrei davvero riprovarci!!

      Ah, stavolta non ti ho fatto i complimenti per la scelta della canzone, ma era implicito! Ah Villie Valo *_*

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    3. ahahahahaah mi sa che in quanto a gusti musicali siamo proprio state separate alla nascita, che dici? ;-)

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  4. Ciao!!! Credo di dovermi procurare assolutamente tutta la serie, senza se e senza ma. Mi hai convinta, poi io adoro i romanzi per ragazzi e devo rimediare!!

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