venerdì 12 giugno 2015

IL LIBRO DI JULIAN - A WONDER STORY

Alla prima occhiata che ho buttato a August, be', avrei voluto coprirmi gli occhi e scappare via urlando. Bam. Lo so che suona crudele, e mi dispiace. Ma è la pura verità. E chiunque affermi che questa non è anche la sua prima reazione, alla vista di Auggie Pullman, non è sincero. Dico sul serio. 
(R.J. Palacio, Il libro di Julian)

Buon pomeriggio lettori in pantofole! Oggi torno a parlarvi delle mie letture e vi lascio il mio pensiero su Il libro di Julian un nuovo capitolo di Wonder per la penna di R.J. Palacio. Chi segue il blog sa quanto mi sia piaciuta la storia di August Pullman (qui potete leggere la mia recensione) e così quando alla fiera di Bologna ho scoperto che stava uscendo uno spin-off mi sono subito incuriosita. Il libro di Julian racconta la storia di Wonder dal punto di vista del cosiddetto "bullo", 120 pagine che ho letto in un soffio... ma come sempre partiamo dalla storia ^^: 


Julian Albans non riesce a capacitarsi di come sia andato tutto storto in questo primo anno di scuola media alla Beecher Prep. Era il ragazzo più popolare della sua classe, sempre al centro dell'attenzione, a capo di ogni gruppo, di ogni gioco. E poi... e poi è arrivato Augusti Pullman con quella sua faccia orribile e niente è stato più come prima. Sono iniziati gli scherzi, le esclusioni, gli scambi di bigliettini e alla fine a ritrovarsi da solo è stato proprio lui, Julian. Per non parlare del direttore Kiap che lo ha addirittura sospeso e dei suoi genitori che vorrebbero iscriverlo in una nuova scuola. Ma perché? Perché tutto questo? Julian dovrà fare i conti con la propria coscienza, con le proprie paure e imparare dal passato per guardare al futuro e ricominciare. Sarà un viaggio in Francia, a casa della nonna ad aprire finalmente gli occhi di Julian e a insegnargli che è sempre un gesto coraggioso essere gentili...

IL MIO PENSIERO
Lo so, lo so, lo so. Non mi sono comportato bene con August Pullman! E allora? Mica è la fine del mondo, ragazzi! Piantiamola lì di fare tragedie, okay? C'è un mondo intero là fuori, gigantesco, e non tutti si comportano bene con tutti. Inizia così lo sfogo di Julian, il racconto del primo anno di scuola media dal suo punto di vista, perché è questo di fatto Il libro di Julian, il capitolo che mancava, la voce che non avevamo ascoltato. 
Chi ha letto Wonder sa che il romanzo è strutturato in un modo molto particolare, ogni capitolo è narrato in prima persona da un personaggio diverso che ci permette così di vedere la storia di Auggie da più angolazioni. Ma in Wonder non compare mai il punto di vista di Julian, le sue azioni, i suoi pensieri sono sempre filtrate attraverso gli occhi degli altri personaggi: August, Jack o Summer. E così R.J. Palacio ha pensato bene di dar voce a Julian Albans, perché in fondo tutti abbiamo una storia da raccontare, non trovate?
Certo il percorso che condurrà il protagonista alla presa di coscienza di sé e dei propri comportamenti sarà lunga e tortuosa ma in fondo Julian è solo un ragazzino, un ragazzino impaurito e lo sappiamo la paura è una cosa terribile o per dirla con lo stesso Julian: è proprio questo il problema della paura, però. Che non riesci a controllarla. Quando hai paura, hai paura. E quando hai paura ogni cosa sembra spaventosa; persino cose che non sono per niente spaventose. 
Ecco, la cosa che apprezzo di più in R.J. Palacio è la sua capacità di parlare al cuore del lettore, e di farlo con la voce di un bambino. Wonder e Il libro di Julian affrontano un tema importante, il bullismo, ma lo fanno con una delicatezza incredibile, portando chi legge a immedesimarsi nei personaggi di carta, sì anche nel "bullo" in questo caso. Ho capito perfettamente perché Julian si è comportato in un certo modo e anche se non posso assolutamente giustificarlo (anzi in certi momenti proprio mi prudevano le mani ^^) mi sono resa conto che Julian non era in grado di affrontare le sue paure, di affrontare Auggie, proprio perché nessuno gli aveva insegnato a farlo.
Come ci dimostrano i coniugi Albans, spesso nel tentativo di proteggere i figli, i genitori non insegnano loro ad affrontare situazioni difficili o spiacevoli ma semplicemente a evitarle. Sarà allora la nonna di Julian ad aprire gli occhi del nipote. Ecco che la Storia fa irruzione nel racconto e le atrocità della Seconda guerra mondiale porteranno Julian a riflettere sulle sue azioni e sulla necessità di affrontare il mondo per poter ricominciare...
Il romanzo è breve come vi dicevo all'inizio, appena 120 pagine, che scivolano via con la leggerezza che è propria dello stile di R.J. Palacio e anche se non ho trovato nel Libro di Julian la stessa forza di sentimenti che mi aveva rapito il cuore con Wonder, pure il finale mi ha commossa e mi ha strappato qualche lacrima. Insomma, una bella lettura che consiglio soprattutto ai più giovani, visto l'importante argomento trattato, perché imparino a non aver paura delle diversità, dell'ignoto, ma ad affrontare le sfide di ogni giorno a testa alta e con gentilezza, perché come dice sempre il signor Kiap: non c'è un libro delle regole che ti spiega come agire in ogni data situazione della vita, capite? Perciò, quello che dico sempre è che è meglio peccare per eccesso di gentilezza. Così non ci si può sbagliareQuattro pantofole.

La serie:
1. Wonder, 2013 (Wonder, 2012)
2. Il libro di Julian, 2015 (The Julian Chapter, 2014)
3. Pluto, 2015 (inedito in Italia)
4. Shingaling, 2015 (inedito in Italia)

R.J. Palacio
Il libro di Julian. A Wonder Story
Giunti
pagine: 128
EAN: 9788809810273
€ 7,90
data di pubblicazione: 20 maggio 2015


TRAMA: Julian non si capacita di come siano andate le cose durante l’ultimo anno scolastico. Era il ragazzo più popolare della classe e si ritrova a essere escluso dai compagni. Tutta colpa del nuovo arrivato, August Pullman, e della sua orribile faccia, raccapricciante come quella del Fantasma dell’Opera. Come sarebbe tutto più facile se scomparisse dalla circolazione! I lettori di Wonder hanno spesso chiesto a R.J. Palacio perché non avesse incluso nel libro un capitolo su Julian. La sua risposta è stata che non voleva dare troppo spazio nel racconto al personaggio di un bullo e temeva che la cattiveria delle parole di Julian potesse ferire un eventuale lettore con problemi simili a quelli di Auggie. Effettivamente, però, non conoscendo il punto di vista di Julian, ai lettori rimanevano molti dubbi sulle motivazioni del suo crudele comportamento. In questo racconto, quindi, l’autrice ha deciso di narrare la storia di Julian: perché non è andato in gita scolastica? Perché a fine anno ha lasciato la scuola?… R.J. Palacio si dimostra ancora una volta maestra nella capacità di immergere il lettore nell’intimo percorso di un personaggio, attraverso un’empatia totale. 





CHI È R.J. PALACIO:
nata nel 1964, R. J. Palacio ha lavorato per vent'anni in editoria come grafica e art director. Palacio è il suo pseudonimo, ispirato al nome della madre di origini colombiane. Il suo primo romanzo Wonder è immediatamente balzato in cima alle classifiche dei bestseller mondiali. Vive a New York con il marito, due figli e due cani.


Già nel primo romanzo tantissimi sono i brani musicali citati dall'autrice. Lo stesso titolo Wonder fa riferimento a un brano di Natalie Merchant. In questo secondo episodio viene riportato in apertura di capitolo una citazione da The Partisan di Leonard Choen (Songs from a room, 1969). Adattamento di un brano di Anna Marly e Hy Zaret, il pezzo racconta la Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale. E se leggerete il romanzo capirete il perché di questo riferimento ^^

6 commenti:

  1. Ciao! Ho premiato il tuo blog qui:
    http://elisaswonderlandofbooks.blogspot.de/2015/06/boomstick-award.html

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  2. proprio ieri, parlando con una mamma, le ho consigliato questo libro e lei si è fidata. Speriamo. Bel blog. Ti seguo. Potresti darmi un consiglio? Ti aspetto da me.

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  3. Ho visto questo libro proprio ieri alla Mondadori e mi aveva parecchio incuriosita. Adesso, dopo la tua recensione, credo di non potermelo lasciar sfuggire!

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  4. Ho preso da poco "Wonder" e non vedo l'ora di leggerlo!

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    1. Brava Ale! Sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensi! ^^

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  5. Sono molto curiosa di leggere il punto di vista di Julian! I "cattivi" spesso non hanno l'opportunità di dire le loro ragioni e questo libro potrebbe aiutare a prendere in tempo i ragazzini che rischiano di sprofondare nel ruolo del bullo e di non riuscire più a uscirne senza diventare a loro volta lo zimbello della scuola!
    Brava la Palacio!!!

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