lunedì 11 maggio 2015

LE NOVITÀ IN LIBRERIA #110


Le novità in libreria è una rubrica a cadenza settimanale che ho creato con lo scopo di parlarvi degli ultimi arrivi sugli scaffali delle nostre librerie. Ogni lunedì vi sottoporrò una scelta tra quelli che più mi hanno colpito.


Buonasera lettori in pantofole! Come ogni lunedì, sono qui per parlarvi di novità "librose", ovvero di ciò che più mi ha colpito tra gli ultimi arrivi sugli scaffali. In realtà il primo romanzo che vado a presentarvi stasera, è uscito già da una decina di giorni, ma io l'ho scoperto solo oggi. 
Una spola di filo blu ci racconta le avventure della famiglia Whitshank, una famiglia "speciale" come lo sono in fondo tutte quante, con le sue tradizioni, le sue leggende, i suoi segreti e, ovviamente, i litigi e i rancori.
Erik Larson ci conduce indietro nel tempo, all'epoca dei grandi transatlantici per raccontarci gli ultimi giorni di vita del Lusitania una delle ultime grandi navi passeggeri sulla rotta Inghilterra-Stati Uniti.
E per finire, un libro per ragazzi molto particolare. Primati è, infatti, un graphic novel dedicato ai più giovani per avvicinarli alla scienza. Illustra, infatti, gli studi e il lavoro di tre grandi scienziate del Novecento attraverso il racconto entusiasmante delle lori vite avventurose.
Si tratta di tre libri molto diversi tra loro ma che devo dire mi hanno alquanto colpita... e voi cosa ne pensate?

Anne Tyler
Una spola di filo blu
Guanda
pagine: 350
EAN: 9788823510999
€ 18,50


TRAMA: «Era uno splendido pomeriggio tutto giallo e verde…» Sempre con queste parole Abby Whitshank inizia a raccontare di quel giorno, nel lontano luglio del 1959, in cui si innamorò di Red, sotto il grande portico di legno che occupa tutta la facciata della casa dove avrebbero cresciuto i loro quattro figli. La casa di famiglia, orgoglio del padre di Red, arrivato a Baltimora negli anni Venti per poi fare carriera come costruttore, ha visto avvicendarsi quattro generazioni di Whitshank e conserva tra le pareti l’eco delle loro storie. Perché ogni famiglia ha le sue storie, che la definiscono e che si tramandano sempre uguali, e i Whitshank sono – o sono convinti di essere – una famiglia speciale, di quelle che irradiano un’invidiabile sensazione di unità. Il loro è un legame indissolubile, fatto di tavolate domenicali, di vacanze tutti insieme da trent’anni nella stessa villa al mare, di piccole tradizioni introdotte da Abby per i bambini e trasmesse ai nipoti. Un legame fatto anche di segreti e mezze verità, di risentimenti stratificati per decenni, di invidie fraterne e aspettative disattese. Con quella capacità unica di raccontare i suoi personaggi mescolando affetto e ironia, profondità e delicatezza, Anne Tyler riesce in questo suo nuovo, magistrale romanzo a renderci partecipi delle loro gioie e dei loro fallimenti, a farci ridere e commuovere, a restituire tutta la complessità emotiva della vita vera.


Erik Larson
Scia di morte. L'ultimo viaggio del Lusitania
Neri Pozza
pagine: 448
EAN: 9788854508170
€ 18,00


TRAMA: È una splendida giornata di maggio del 1915, una di quelle rare giornate di brezza lieve, mare calmo e bel sole, quando il Lusitania, il più grande transatlantico dell’epoca, un «levriero» capace di sostenere una velocità di oltre venticinque nodi, inferiore soltanto a quella dei cacciatorpediniere della marina britannica, naviga al largo delle coste meridionali irlandesi. La nave, diretta a Liverpool, è salpata da New York a carico pieno, con duemila «anime» a bordo, incluso un numero inaspettato di bambini, e merci, bagagli e vettovaglie varie per un dislocamento di oltre quarantaquattromila tonnellate: il più imponente trasbordo di uomini e merci realizzato, secondo il New York Times, dall’inizio della guerra su un vascello o, meglio, su una vera e propria città galleggiante d’acciaio, inconfondibile coi suoi quattro fumaioli, e invulnerabile grazie alla sua straordinaria velocità. Le acque del mare d’Irlanda sono state dichiarate «zona di guerra» dalla Germania, ma a bordo del Lusitania i passeggeri e il comandante William Thomas Turner si curano poco della dichiarazione e dell’avviso, pubblicato sui giornali newyorchesi dall’ambasciata tedesca a Washington, in cui si rammenta agli equipaggi che le navi dirette in quelle acque, battenti bandiera britannica o di uno qualsiasi dei paesi suoi alleati, sono «passibili di affondamento». Troppo veloce il Lusitania per qualsiasi sommergibile o imbarcazione militare tedesca. E troppo rassicurante la promessa protezione della Royal Navy britannica. Con la sirena da nebbia ormai spenta e il sole alto e splendente, i passeggeri del Lusitania, vestiti con più cura e eleganza del solito in quell’ultima giornata di navigazione, sciamano così tranquillamente sui ponti. I ragazzini piú grandi saltano la corda, come sempre. I piú piccoli si aggirano con bambinaie e steward, a piedi o in carrozzina, con i ciucciotti al collo o appesi ai vestitini. Sono circa le due e dieci quando, a sedici ore di navigazione da Liverpool, Leslie “Gertie” Morton, marinaio di diciotto anni, prossimo a ottenere il brevetto da secondo ufficiale, scorge a dritta sull’acqua un grosso spruzzo di spuma, una specie di gigantesca bolla che erutta in superficie. Qualche istante dopo lo spruzzo diventa una scia che rimane in superficie, come un lunga cicatrice pallida. In gergo marinaresco quella traccia di turbolenza lenta a svanire ha un solo nome: «scia di morte». Di lì a poco, echeggia sulla nave, chiaro, il grido: «Siluro in arrivo!». Sepolta sotto i dettagli ingarbugliati dell’affondamento di uno dei più grandi transatlantici della storia, Erik Larson scopre «una gran bella storia» e la narra con ritmo romanzesco, basandosi però rigorosamente su memorie, lettere, telegrammi o altri documenti storici. Ne emerge la saga di una nave e delle «molteplici forze, titaniche o pateticamente insignificanti, che in una bella giornata di maggio del 1915 sono confluite a produrre una tragedia di portata colossale, la cui vera natura e il cui significato sono rimasti a lungo celati tra le nebbie della storia».


Jim Ottaviani, Maris Wicks
Primati. Le amicizie avventurose di Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté Galdikas
il Castoro
pagine: 144
EAN: 9788880339670
€ 15,50


TRAMA: La vera storia di Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté Galdikas, tre delle più importanti scienziate del Novecento, che hanno dedicato la loro vita a farci conoscere gli animali più simili all’uomo. Durante gli anni passati a vivere immerse nella natura, a stretto contatto con scimpanzè, gorilla e orango, queste donne sono state responsabili di alcune delle più grandi scoperte nel campo della primatologia e nella comprensione di cosa significa “essere umani”. Un’entusiasmante e divertente graphic novel per avvicinare e appassionare i ragazzi alla scienza, attraverso il racconto delle vite avventurose di tre donne straordinarie. 
Jane Goodall: ha scoperto che gli scimpanzé sono in grado di usare gli utensili – dote che prima si pensava fosse propria solo degli esseri umani – e oggi è uno dei più importanti difensori dei diritti degli animali. 
Dian Fossey: ha vissuto tra i gorilla di montagna, studiandoli, portando agli occhi del mondo la difficile situazione di queste grandi scimmie gentili e occupandosi di proteggerli. 
Biruté Galdikas: ha dedicato la sua vita agli oranghi, di cui è considerata la massima esperta mondiale. Ha vissuto a lungo nel Borneo dedicandosi anche al reinserimento nella foresta dei cuccioli rimasti orfani.

3 commenti:

  1. Lusitania *-* sono un'appassionata del Titanic e mi piacerebbe leggere anche la storia del Lusitania! *-*

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  2. Non immaginavo che fosse uscito un altro romanzo di Erik Larson. Più o meno un annetto fa iniziai a leggere Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen, lettura affascinante ma che ho in pausa da tempo immemore perché è un libro da prendere con calma mentre io, invece, lo assalii in maniera decisamente troppo veemente, perdendomi nel libro. Un giorno o l'altro lo riprenderò da capo... e intanto faccio un pensierino piccino picciò anche su questo libro dedicato alla tragedia del Lusitania.
    Il libro di Jim Ottaviani e Maris Wicks deve essere carinissimo.

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    1. Non ho mai letto niente di Erik Larson ma anche "Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen" mi ispira moltissimo, sarà per via della mia grande passione (o mania che dir si voglia) per la storia dei grandi transatlantici ;-)

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