sabato 8 novembre 2014

Sbadiglio


Il nuovo letto era troppo importante e doveva essere scelto con cura, avrebbe custodito i loro sogni per i prossimi anni.
Questo avevano in comune Alice e Nemo, non dimenticavano mai i sogni e ne avevano entrambi uno ricorrente, il loro sogno preferito. 
(Silvestro Nicolaci, Sbadiglio)

Buon weekend cari lettori in pantofole! Nonostante questo fine settimana debba lavorare :-( sono comunque a casa e quindi ho deciso di ritagliarmi un momento per condividere con voi una nuova recensione. Oggi vi parlerò di Sbadiglio di Silvestro Nicolaci. Quando mi è stato segnalato questo libro devo ammettere che non sono riuscita a resistere. Quella bimba in vestaglia e pantofole sulla copertina non poteva certo lasciarmi indifferente, che dite? Quelle morbide pantofoline a forma di cane poi... mi hanno subito conquistata. E poi Sbadiglio si legge in pochissime ore... romanzo breve, racconto lungo, chiamatelo un po' come vi pare, ma si è rivelata una lettura lieve e piacevole ^^
E adesso veniamo alla storia...

Nemo e Alice non si conoscono ma hanno qualcosa in comune: entrambi sono dei grandi sognatori e non dimenticano mai ciò che sognano, anzi, hanno addirittura un sogno ricorrente... il loro sogno preferito. Eppure sta succedendo qualcosa di strano nelle ultime notti, perché proprio sul più bello compare una ragazzina, una strana ragazzina in vestaglia e pantofole e il sogno assume contorni davvero inaspettati... E così Nemo si ritrova sconsolato a guardare la bella ragazza dal berretto blu e gli occhi neri scendere dal tram mentre Alice, inseguita da numeri giganteschi, è costretta a pedalare come una pazza su una pista ciclabile disegnata tra due parentesi tonde su un infinito foglio a quadretti. Saranno proprio i sogni a far incontrare Nemo e Alice, decisi a tutto pur di scoprire cosa sta perturbando le loro notti e il loro riposo. Chi è la strana bambina dallo sguardo triste, capace di parlare con le sue pantofoline a forma di cane? E perché mai Sbadiglio, il proprietario del negozio Sogni d'oro, ha un aspetto così stanco e sciupato?

Un racconto lieve come le trame evanescenti dei sogni e una storia semplice ed evocativa come solo le favole per bambini sanno essere. Silvestro Nicolaci ci conduce per mano tra le pieghe di un universo impalpabile, fatto di illusioni e desideri. La storia di Nemo e Alice mi ha catturata proprio per la sua semplicità. Ho seguito divertita le loro scorribande notturne, la capacità di dare un senso ha ciò che un senso non ha... perché agli occhi di un bambino niente è più vero di un sogno. E così non c'è da stupirsi se i numeri di quella matematica che proprio non va giù, si animano e iniziano a correre per i corridoi della scuola o se una buffa pantofola a forma di dalmata comincia a parlare assieme a un leone, una balena e un coccodrillo ^^
Lo stile è scorrevole e ironico e i vari personaggi mi hanno strappato non pochi sorrisi: c'è il maestro di ripetizioni di matematica che guarda caso risponde al nome di Giusto Calcolo, e il gatto Grisù che non ne può più di croccantini stantii e sogna una bella ciotola di fegato d'agnello; e c'è il proprietario del negozio di letti ribattezzato giustamente Sbadiglio. Per non parlare dei due giovani protagonisti Nemo e Alice, il primo è appassionato di musica (e che musica! Il concerto di Varsavia risuona continuamente nei suoi auricolari) quanto l'altra adora vagare in bicicletta, entrambi sognatori incalliti decisi a difendere il loro universo notturno.
Una menzione particolare va al sogno della barista Irene che laureata nientemeno che in Filosofia si ritrova a servire un caffè dietro l'altro finché... finché tutti i grandi filosofi della storia non si ritrovano davanti al suo bancone in un siparietto che mi ha davvero fatto venire le lacrime agli occhi!

Quando entrarono insieme San Tommaso e Cartesio, chiedendo rispettivamente un decaffeinato con molta caffeina e un macchiato freddo abbastanza tiepido senza latte, alla povera Irene cominciò a sorgere qualche dubbio. 
«Ireeeeeeneeeee, i cucchiainiiii!» Maurizio non la smetteva di gridare. 
C’era Nietzsche che le compariva davanti ritornando in continuazione e, naturalmente, non poteva mancare Kant il quale, almeno lui garbatamente, le chiese di che categoria fossero i caffè in quel bar e cosa lei ne pensasse. 
Mentre Maurizio urlava come un ossesso, in men che non si dica si trovò praticamente tutta la storia della filosofia davanti al bancone a pretendere, ovviamente in contemporanea, dei caffè impossibili.

E mentre la neve scende lieve e impalpabile sulla città il racconto si chiude su un'immagine dolcissima... ma starà a voi scoprirla ;-)
Insomma una storia breve, semplice ma che si è dimostrata una lettura davvero gradevole che consiglio vivamente a tutti i sognatori... come me ^^ Tre pantofole e mezza


Di seguito vi posto tutti i dati del volume corredato da bellissime immagini, del resto l'autore è un illustratore e insegna fumetto tra Palermo e Milano:

Silvestro Nicolaci
Sbadiglio
Graphofeel
Pagine: 74
EAN: 9788897381280
€ 12,00



TRAMA: «Ci pensi mai?» 
«A cosa?» 
«Al fatto che la maggior parte della gente non ha la minima idea di quello che sogna.» 
A metà strada tra un racconto illustrato e una graphic novel, Sbadiglio narra la storia di due adolescenti che si incontrano mentre sognano, una trama tessuta nel contrappunto tra sonno e veglia e intervallati da disegni in bianco e nero a opera dello stesso autore. Delizioso e leggiadro, fornisce una chiave di lettura in più rispetto all’importanza del sonno e del sogno.




CHI È SILVESTRO NICOLACI:
nasce a Palermo nel 1978. Diplomato alla Scuola del Fumetto di Milano, nel 2003 pubblica il suo primo libro per ragazzi dal titolo Orfeo (Edizioni Scuola del Fumetto), di cui realizza sia testi che disegni. Collabora saltuariamente alla realizzazione di campagne a fumetti per Renault SpA e disegna le copertine della serie a fumetti Sol Mirror (Cronaca di Topolinia) che, nel Marzo 2007, lo portano a realizzare la copertina del numero 148 di Fumo di China (Cartoon Club). 
Pubblica anche sulla rivista «Mono» (Tunué) e realizza copertine e illustrazioni per la versione italiana della serie Abissi di Gordon Korman Piemme. 
All'edizione della Fiera del Fumetto Lucca Comics & Games 2007, presenta Favola di Palermo (Edizioni Scuola del Fumetto), "graphic novel" liberamente tratta dalla vera storia del Giudice Paolo Borsellino e della giovane Rita Atria.
Nell'anno 2009 realizza la storia breve Dragon Beauty all'interno del volume Sweety Sorcellery (Ed.Soleil) e il volume illustrato J.S. Bach (testi G.Dimaggio, Ed. Nocturne/Bd Jazz).
Tra il 2011 e il 2012 illustra per il mercato tedesco una serie di libri per ragazzi Hotdogs (testi T.Brezina Ed.Egmont). Nel 2011 illustra per il mercato francese il primo di tre volumi della serie a fumetti My Lady Vampire (Ed.Soleil). Il secondo volume viene pubblicato nel 2012. Il terzo è attualmente in lavorazione. Esclusivamente per le piattaforme virtuali ha nel 2013 pubblicato il fumetto Elementhya (WhiteInk Editions SaS).

E come sempre non può mancare la musica a chiudere una recensione. E allora ci andiamo ad ascoltare le note del Concerto di Varsavia di Richard Addinsell che il giovane Nemo ascolta con i suoi auricolari perso nella contemplazione della ragazza dal berretto blu e dagli occhi neri.

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