mercoledì 25 settembre 2013

E l'eco rispose


Una storia è come un treno in corsa: in qualunque punto sali a bordo, prima o poi arrivi a destinazione. Ma l'inizio di questo mio racconto coincide in qualche modo con la fine.
(Khaled Hosseini, E l'eco rispose)


Buonasera lettori in pantofole, eccomi qua con una nuova recensione. Stasera voglio parlarvi dell'ultima fatica di Khaled Hosseini, E l'eco rispose un romanzo che mi ha rapita e portata via con sé, dal quale è stato difficile staccarsi. Ma veniamo alla storia:


Abdullah e Pari sono in viaggio con il padre. Un viaggio faticoso attraverso il deserto che dal piccolo villaggio di Shadbagh conduce alla città di Kabul. Una grande avventura per la piccola Pari che, rannicchiata nel suo carretto rosso, ascolta rapita assieme al fratello i racconti di Baba Sabur. Eppure un peso opprime il cuore di Abdullah, un oscuro presagio gli serra lo stomaco e la gola. Sì perché le strade tumultuose e affollate della capitale cambieranno tutto, scuoteranno il loro mondo dalle fondamenta. Il destino dei due fratelli si intreccia così inevitabilmente con quello di altri personaggi in un lungo viaggio fatto di tempo e spazi. Incontriamo Nila e Suleiman Wahadati con i loro peccati e i loro segreti, il vecchio Nabi con le sue colpe e i suoi rimpianti, le giovani Parwana e Masuma unite dal dolore e dal rimorso. E mentre Idris e Timur abbandonano il proprio paese dilaniato dalla guerra, il dottor Markos combatte la morte nelle strade di Kabul. Mentre Adel deve imparare a fare i conti con la realtà e la violenza, la giovane Roshi guarda al futuro oltre il disinganno. Dall'Afghanistan, alla Francia, dagli Stati Uniti alla Grecia, le storie si intrecciano e si sfiorano, si scontrano e rincorrono proprio come l'eco tra le montagne.

Le parole di Hosseini hanno su di me l'effetto delle storie di Baba Sabur popolate da jinn e div, la capacità di ammaliarmi e trasportarmi cuore e anima attraverso il tempo e lo spazio. Sì perché Khaled Hosseini è riuscito a riempire le pagine di vita e sentimento, a raccontare storie di dolore e sofferenza ma anche di speranza e riscatto. Il racconto abbraccia sessant'anni di storia afgana (dal 1949 al 2010), dal regno di Zahir Shah, all'occupazione russa, dalla proclamazione della Repubblica islamica all'attentato alle Torri Gemelle e, partendo dal piccolo villaggio di Shadbagh, si apre a lambire paesi e nazioni lontane. Allo stesso modo il destino dei due fratelli Pari e Abdullah  apre le porte a un vortice tumultuoso di storie e personaggi.  E l'eco rispose ci parla di scelte e sofferenze, di peccati  e solitudini, di errori e rimpianti, ma soprattutto ci parla d'amore. L'amore declinato in tutte le sue sfumature, amore che genera sofferenza e sacrificio, che tradisce e ferisce, amore che dona gioia e speranza. Attraverso la forza evocativa delle parole, l'autore costruisce personaggi indimenticabili. Tra tutti ho amato particolarmente Nabi, autista e servitore fedele, perserguitato dallo spettro della colpa che attraversa con la sua lunga esistenza gran parte del romanzo. Così come affascinante è la figura irrequieta di Nila Wahadati e della sua perenne ricerca nel tentativo di riempire un vuoto incolmabile. Se un appunto si può fare a questo romanzo è una caduta di tensione narrativa in certe parti del racconto, cosa che non avevo provato leggendo Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli, pure la forza disarmante dei sentimenti è tale da conquistare il lettore così come la semplicità delle immagini usate da Hosseini, per cui una piccola scatola da tè, delle piume colorate o delle giraffe dipinte si caricano di mille splendidi significati. Come mi aspettavo, questo nuovo romanzo di Hosseini si è rivelato una promessa mantenuta guadagnandosi quattro pantofole e mezza.


Di seguito vi posto tutti i dati dell'edizione italiana:



Khaled Hosseini

E l'eco rispose
Piemme
Pagine: 462
ISBN: 9788856633559
€ 19,90
 

TRAMA: Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra. Seguendo i suoi personaggi e le ramificazioni delle loro vite e delle loro scelte, la storia si snoda in un quadro sempre più ampio e carico di emozioni da cui il lettore resta totalmente catturato. Un grande romanzo che si inserisce perfettamente nel solco già tracciato dai suoi romanzi precedenti, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli.

CHI È KHALED HOSSEINI:
Figlio di un diplomatico e di un’insegnante, è nato a Kabul, in Afghanistan, nel 1965 e si è trasferito in seguito negli Stati Uniti, dove prima di dedicarsi alla scrittura ha lavorato come medico. Il suo primo libro, Il cacciatore di aquiloni, pubblicato nel 2003, è divenuto un caso editoriale internazionale, rimasto per oltre cinque anni nella bestseller list del New York Times, pubblicato in 70 Paesi con 23 milioni di copie vendute. Un successo replicato con il secondo romanzo, Mille splendidi soli (2007), che ha confermato Hosseini come uno fra i più letti e apprezzati autori contemporanei. Dopo un viaggio in Afghanistan come volontario dell’UNHCR (l’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite), lo scrittore ha dato vita alla Khaled Hosseini Foundation, un ente non profit che fornisce aiuto umanitario alla popolazione afgana.Vive con la moglie e i due figli a San José, in California.

Anche la musica trova posto tra le pagine di E l'eco rispose, e così scopriamo la passione immensa di Nila Wahadati per il jazz da Bud Powell a Sonny Stitt, da Chet Baker a Miles Davis di cui è citato l'album Kind of blue dal quale vi posto, di seguito, la bellissima So What.

10 commenti:

  1. Un libro che ho davvero apprezzato!! Adoro quest'autore!!!
    Abbiamo fatto una recensione molto simile, neanche ci fossimo consultate!! Solo la mia risale ad Agosto!!! Eccola quà se ti va di curiosare!
    http://pinkvanillalife.blogspot.it/2013/08/book-corner-e-leco-rispose-review.html

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    1. Mi era proprio sfuggita, del resto quando scrivo una recensione lo faccio di getto ispirata dalle emozioni provate e sono felice che su Hosseini siamo tutti d'accordo! ^^ Ho visto che anche tu hai iniziato a inserire la musica nelle tue recensioni... un giusto coronamento alle parole a mio parere (nonché una mia grande passione) e con Nila non si può certo non pensare al jazz ^^

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    2. Sì, la cosa mi ha colpita perché vuol dire, secondo me, che l'autore ha colto nel segno!!
      Ho iniziato ad inserire dei video musicali nelle recensioni nel Settembre 2012 ispirata dal blog di Mr.Ink che adoro (lo citai nella recensione, non mi prendo i meriti!!!! :) :) In fondo la letteratura e la musica sono due della mie più grandi passioni, e spesso lettura e ascolto di musica vanno a braccetto nella mia vita!!!
      Comunque lo sai, mi piace moltissimo anche il tuo blog, e ti seguo sempre con molto interesse :) xoxo

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    3. Decisamente sì! Bravo Hosseini ^^! Concordo su musica e parole e infatti il brano che hai scelto mi piace un sacco ;-)

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  2. Non ho mai letto niente di Hosseini, ma ne ho sempre sentito parlare benissimo. Prima o poi dovrò recuperare.

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    1. Devo dire che i suoi romanzi mi sono piaciuti tutti, come ho detto nella recensione forse questo cade in certi momenti ma è sicuramente un libro eccezionale... oddio non saprei quale consigliarti ma forse inizierei dalle origini... "Il cacciatore di aquiloni" ^^

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  3. Hosseini è un poeta, anch'io ho trovato questo libro leggermente inferiore agli altri due, ma comunque bello bello bello. Assolutamente da leggere.

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    1. Concordo decisamente, nonostante non lo abbia letto tutto d'un fiato come era accaduto per gli altri due ^^

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  4. Non ho ancora letto nulla di Hosseini, è una grande mancanza lo so, e spero di rimediare presto...i suoi romanzi hanno tutti delle trame molto profonde :-)

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  5. Ho adorato i primi due romanzi di Hosseini e mi fido delle tue 4 pantofole e mezza di quest'ultimo libro...lo leggerò di sicuro! :-)

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