sabato 8 giugno 2013

Colazione da Starbucks


Non conosco le parole, ma questa canzone americana è molto orecchiabile, e così mi metto anch'io a canticchiare il motivo, pian piano, unendomi alle voci degli altri.
Un giorno, lo so, anche il popolo iraniano tornerà a cantare, gioioso e unito.
Un giorno la mia patria tornerà a essere la mia terra.
E io sarò pronta.
(Laura Fitzgerald, Colazione da Starbucks)

Buon fine settimana lettori in pantofole! Eccomi qua con la recensione dell'ultimo romanzo letto: Colazione da Starbucks di Laura Fitzgerald. Questo libro è stato diverso tempo fermo sullo scaffale, aspettando probabilmente il momento giusto per essere letto, me lo aveva prestato quest'inverno un'amica (e mi scuso per il ritardo!^^) e adesso finalmente quel momento è arrivato e si è rivelata una lettura piacevole. Ma veniamo alla storia.


Tamila Soroush è iraniana e vive con i genitori nella zona nord di Teheran. Il giorno del suo ventisettesimo compleanno, Baba e Maman joon le regalano un passaporto e un biglietto aereo: destinazione Stati Uniti. Papà e mamma le stanno donando un sogno, la speranza di una vita migliore lontana dal regime e dalle sue rigide regole, la libertà, quell'America delle opportunità che i suoi genitori hanno conosciuto in gioventù e che dopo la rivoluzione gli è stata per sempre negata. Adesso Tami può iniziare una nuova vita, anche per loro, e riabbracciare la sorella Maryam che insieme al marito Ardishir ha ottenuto la cittadinanza e vive a Tucson in Arizona. Con gli occhi stupefatti di un bambino Tami scoprirà un nuovo mondo fatto di colori e gioia ma dovrà fare i conti con la sua condizione: il suo visto ha una durata di tre mesi, entro quella data dovrà sposarsi con un iraniano fornito di green card e coltivare così il suo sogno americano o tornare a casa. Prima l'amore, dopo l'anello, e con il matrimonio un bel bambinello, ma questa filastrocca per bambini non vale per una ragazza iraniana. Non c'è niente di romantico negli incontri organizzati da sorella e cognato per farle incontrare il marito perfetto. Tra tradizioni, bizzarri pretendenti  ed equivoci, Tami inizia a frequentare un corso di inglese e conosce persone nuove: Josef, Agata, Edgard e Nadia, la provocante Eva... e comprende per la prima volta di essere padrona del proprio destino. E poi c'è il negozio di Starbucks, proprio davanti all'università, dove lavora Ike con i suoi occhi blu come il Mar Caspio...


Una lettura che ho trovato davvero piacevole per quanto la trama sia ovviamente scontata, un romance del quale sin dall'inizio si può intuire il finale. Ciò che però mi ha colpita e che ho trovato molto originale è la capacità dell'autrice di trattare, in maniera delicata e con un tocco di leggerezza un argomento difficile quale la condizione della donna e le differenze tra Oriente e Occidente. Mentre passeggia per le strade di Tucson, Tami ci strappa molti sorrisi, i suoi occhi sgranati davanti ai micro-completini di Victoria's Secret («A me pare che questa Victoria nasconda ben pochi segreti.» ^^), lo stupore per le promozioni e gli assaggi gratuiti, il primo giro in scooter, le scarpe col tacco e le magliette che lasciano scoperto l'ombelico. Tutto per Tami è nuovo e straordinario... sì perché in Iran le donne devono portare l'hijab, nascondere i loro fluenti capelli, coprirsi il corpo e l'anima, imparare a essere invisibili. Laura Fitzgerald ci racconta un pezzettino di storia della Persia e lo fa davvero con cognizione di causa, tanto che durante la lettura ho pensato più volte: «ma questa autrice è davvero americana?». Sì lo è, per quanto sia sposata con un iraniano, e forse proprio per questo motivo riesce a descrivere così bene l'incontro con l'altro e il tema dell'integrazione. Lo stile è scorrevole e arguto a tratti malinconico e i personaggi davvero ben costruiti. Ho amato in particolare i compagni di classe di Tami, vivaci, divertenti e irriverenti, ciascuno con una storia di immigrazione alle spalle. Una storia romantica con un tocco di originalità che si guadagna quattro pantofole di gradimento.


Di seguito vi posto tutti i dati della mia edizione, ma potete trovare Colazione da Starbucks anche tra i bestseller Piemme. 

Laura Fitzgerald
Colazione da Starbucks

Piemme
Pagine: 336
ISBN: 9788838486845
€ 16,90

TRAMA: La strada tra Teheran e Tucson, Arizona, è lunga, e Tami Soroush, giovane ragazza iraniana, non ha nessuna intenzione di percorrerla una seconda volta, specie in senso contrario. Il giorno del suo ventisettesimo compleanno ha ricevuto un regalo speciale dai genitori: un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti, a caccia di fortuna. Ed eccola in America tra mille novità. Dal suo primo reggiseno di Victoria’s Secret al primo giro in scooter fino alla prima danza country, Tami è finalmente libera dall'obbligo di portare l'hijab e dalle rigide regole del suo paese. Ma la legge sull'immigrazione parla chiaro: il suo visto scadrà nel giro di tre mesi, dopodiché dovrà tornare a casa. Ecco perché deve assolutamente trovare un marito che possieda la preziosa cittadinanza e acconsenta a un matrimonio combinato. La sorella maggiore e il cognato, emigrati prima di Tami e ben inseriti nella comunità iraniano-americana, fanno del loro meglio per presentarle dei possibili candidati. Ma l'impresa è tutt'altro che facile e a complicare le cose ci si mette pure l'incontro con il manager di Starbucks, Ike, che, a parte avere gli occhi blu come il Mar Caspio, con l'Iran e le sue tradizioni non c'entra proprio un bel niente. È nel suo corso di inglese che Tami troverà la salvezza, e con l'incoraggiamento di un vulcanico gruppo di nuovi amici potrà continuare a coltivare il suo sogno americano.
  
CHI È LAURA FITZGERALD:
vive a Tucson, Arizona con il marito e i loro due figli. Proprio grazie al marito, un iraniano trapiantato in America, si è accostata alla cultura persiana e ai problemi dell'odierno Iran, che ha deciso di raccontare nel suo primo romanzo Colazione da Starbucks, cui è poi seguito Con gli uomini ho chiuso sempre edito da Piemme.

Nel romanzo è citato un brano di Woody Guthrie, pezzo folk della tradizione americana che Tamila ascolta per la prima volta eseguito da Danny il suo insegnante di inglese. Il titolo è This land is your land ed è stato interpretato nel tempo da molti musicisti quali Bruce Springsteen e Neil Young. Di seguito ve lo posto nella sua versione originale.

3 commenti:

  1. Questo libro c'è l'ho anche io in ebook da leggere prima o poi >.> ormai non so neanche più cosa e quanti libri ho nell'ereader, ti giuro qualche volta lo sfoglio e mi capita di esclamare: "avà che avevo io qui? mica me lo ricordavo!" o.O c'è la farò mai a leggere anche questo libro che sembra tanto carino dalla tua recensione??

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  2. Mi attira sempre di più! :) Da leggere assolutamente!

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  3. Bella recensione, Jerry! Devo dire che la storia mi ha sorpreso...non avevo letto la trama e non pensavo trattasse temi così importanti e delicati con tocco leggero e originale...lo leggerò sicuramente ^-^

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