giovedì 4 aprile 2013

L'universo dei libri #8


Buon pomeriggio lettori in pantofole. Oggi vorrei concedere uno spazietto alla rubrica L'universo dei libri (da troppo tempo abbandonata), dedicata ai luoghi in cui sono ambientate le nostre storie preferite. 
Perché, diciamocelo, che siano paesaggi reali o fantastici i libri ci fanno viaggiare. Che ne direste allora di partire alla volta dell'affascinante India? Precisamente ci perderemo nei meandri di Calcutta, la Calcutta coloniale, così puntualmente descritta da Carlos Ruiz Zafón nel suo Il palazzo della mezzanotte (qui la mia recensione).

Calcutta, nel cuore della regione del Bengala, ha una storia recente rispetto a molte altre città indiane. Deve la sua nascita a Job Charnock, uffciale della Compagnia delle Indie Orientali che nel 1690 fondò una piccola colonia sulla riva orientale del fiume Hooghly. Ed è proprio a partire dalle atmosfere estenuate e fumose delle rive dell'Hooghly che si snoda il racconto tenebroso e magnetico di Zafón.
Attraverso le pagine concitate e seducenti del romanzo, ci perdiamo nei vicoli della città nera, nei meandri dei quartieri coloniali mentre con dovizia di particolari sfilano sotto i nostri occhi i simboli di un'epoca. Non mancano così riferimenti al Raj Bhavan che Thomas Carter ammira dalla finestra del suo studio. Un immenso palazzo a tre piani, in stile neoclassico, eretto tra il 1798 e il 1805. Ospitava un tempo i governatori generali o meglio i viceré dell'India mentre oggi è sede del governatorato del Bengala occidentale. 

E come non ricordare il Museo indiano dove i membri della Chowbar Society vanno in cerca di risposte, per svelare un infausto passato. Si tratta di uno dei più antichi musei al mondo istituito nel lontano 1814. Situato nel quartiere di Chowringhee, il museo comprende svariate sezioni: dalla zoologia, all'antropologia, alla geologia. Ma è quella archeologica a rappresentare il fulcro dell'istituzione con esposizioni che affondano le radici nel cuore della storia indiana. Del resto Calcutta è ancora oggi un importantissimo centro culturale e religioso, sede di università, teatri, gallerie d'arte per non parlare del famosissimo Tempio della dea Kali, meta di pellegrinaggio per i fedeli di ogni parte dell'India. I bazaar sono luoghi altrettanto pittoreschi, tra questi ricordo il New Market che, situato nel cuore di Calcutta, offre merci dei più svariati generi: dai dipinti su tela provenienti dal Tibet ai coccodrilli neonati del Gange. Ma accanto ai parchi, alle eleganti e opulente  costruzioni vittoriane risalenti alla dominazione britannica, Calcutta offre anche il triste scenario delle baraccopoli. Sono migliaia le persone prive di alloggio che vivono di stenti per le strade della città o in ripari di fortuna. Zafón non manca di ricordarlo nel toccante incontro tra Seth e il mendicante del penitenziario di Curzon Fort.
Certo le descrizioni risentono del gusto tutto "Zafóniano" per le atmosfere gotiche e grottesche pure la magica atmosfera di questa città dalle mille contraddizioni si presta, in tutta la sua magnificenza, a ospitare i demoni di carta di questo tessitore di trame.

 

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