domenica 25 agosto 2019

Pantofole di avvistamento: settembre 2019




Buona domenica lettori in pantofole! Eccomi qua con un nuovo appuntamento di avvistamenti librosi. Parliamo di uscite imminenti che coprono questo agosto ormai agli sgoccioli e le prime settimane di settembre... è proprio il caso di dirlo, bye bye estate! E se poteste sentire i tuoni dalla mia finestra mi dareste ragione 😂
Ma veniamo a noi, qui sopra potete ammirare i tre libri che mi incuriosiscono di più e di seguito trovate qualche informazione al riguardo...

Il giusto peso (Black Coffee, 2019) | Ormai dovreste sapere che amo molto i libri della Black Coffee e a questo giro non parliamo di romanzi ma di un memoir: sfrontato, sincero e pesante (se vogliamo ispirarci al titolo). Perché Kiese Laymon, professore del Mississippi, racconta la propria vita, le proprie esperienze più intime e strazianti e nel farlo affronta temi universali e tremendamente attuali. Un memoir che è anche riflessione su un'intera nazione e una società e che il New York Times ha definito uno dei migliori libri del passato 2018.
Il libro è in uscita il 30 agosto.

  KIESE LAYMON 

Il giusto peso
pagine: 296; EAN: 9788894833225; brossura: € 15.00

Che cosa accade al corpo di un uomo di colore, a una famiglia afroamericana, dopo una vita intera di segreti, bugie e violenza?
Con Il giusto peso, il suo «memoir americano», Kiese Laymon tenta di rispondere a questa domanda mettendosi a nudo – dalla violenza sessuale al primo amore, dalla sospensione dal college al lavoro come professore universitario – e ripercorrendo il lungo viaggio che si è reso necessario per affrontare i grandi nodi della sua vita: la famiglia, il peso, il sesso, il gioco d’azzardo e, infine, la scrittura. A sollevarsi da ogni pagina è lei: la madre, il «tu» a cui Laymon si rivolge e che punteggia tutto il libro. Una donna brillante e complessa, che mossa dal desiderio di equipaggiare al meglio il figlio per sopravvivere in un mondo che sembra non avere spazio per lui, travalica spesso il confine che separa l’amore dalla violenza. Nel tentativo di disciplinare il corpo, le scelte, e soprattutto il linguaggio del ragazzo, non fa che produrre una lunga catena di falsità e dipendenze.
Con una narrazione intima e profondamente onesta, Il giusto peso mette in luce i fallimenti individuali e quelli di una nazione intera, sempre più divisa.
Traduzione di: Leonardo Taiuti

A casa e ritorno (minimum fax, 2019) | Storie di camionisti, sceriffi, giocatori d'azzardo... sono loro i protagonisti dei 9 racconti che compongono questo libro. Vite isolate, ai margini che hanno come minimo comune denominatore lo scenario da cui hanno mosso i primi passi: il Kentucky con i suoi boschi e le sue colline. Quarto volume di Chris Offutt a essere pubblicato da minimum fax, mi attira soprattutto per la sua ambientazione e per il realismo che sembra caratterizzare queste pagine.
In uscita il 29 agosto.

  CHRIS OFFUTT 

A casa e ritorno
pagine: 121; EAN: 978833890555; brossura: € 16.00

Grande presenza-assenza in tutta la produzione letteraria di Offutt, il Kentucky è il sostrato emotivo che unisce i nove racconti di A casa e ritorno L’attrazione magnetica esercitata dai boschi e dalle colline in cui i protagonisti di queste storie sono nati e cresciuti si traduce ora in vicende lineari, di fughe e ritorni, ora in narrazioni più complesse e indirette. I temi portanti restano però gli stessi: l’impossibilità di andarsene davvero, di lasciare casa; il peso del passato e dei ricordi; l’attrazione irresistibile verso quelle «terre di nessuno», ingrate e crudeli, che si sono radicate a fondo nell’anima di tutti i personaggi.
Ricorrendo a quella portentosa combinazione di realismo minuto e accensioni grottesche e magiche che rappresenta il suo inconfondibile marchio di fabbrica, Offutt racconta storie di camionisti, sceriffi, giocatori d'azzardo, pugili dilettanti ed ex carcerati, uomini e donne che affrontano disastri familiari per ritrovarsi a «crescere figli di altri mentre un estraneo si prende cura dei tuoi»: personaggi indimenticabili nel loro isolamento, nella loro impermeabilità alle regole della convivenza civile, nella durezza che, ben lungi dal cancellarla, cristallizza la forza dei sentimenti e dei legami.
Traduzione di: Roberto Serrai

Il movimento delle foglie (NNE, 2019) | E concludo con Tom Drury, autore che tengo d'occhio da un po' (la sua Trilogia di Grouse County mi ha sempre attirato molto ^^). Questo romanzo è ambientato nelle aspre terre del Midwest ed ha per protagonista Pierre Hunter che, come dice il nome, è un vero e proprio cacciatore... ma di guai! Un incidente sul ghiaccio e l'incontro con una donna misteriosa saranno l'incipit di una serie di eventi a catena che ribalteranno la sua esistenza, in un noir che sembra promettere proprio bene.
In libreria dal 12 settembre. 
  TOM DRURY 

Il movimento delle foglie
pagine: 192; EAN: ???; brossura: € 18.00

Pierre Hunter è un giovane uomo dall’ottimismo sconfinato e dal talento per i guai. Dopo il college e la morte dei genitori, torna a vivere nell’aspra regione del Midwest denominata Driftless Area, dove lavora come barista. Un giorno d’inverno, per dimenticare le conseguenze di un Capodanno trascorso a bere e a fare trucchi di magia con le monete, Pierre esce a pattinare sul lago. In un terribile istante, il ghiaccio si rompe sotto i suoi piedi e lui precipita in acqua, e solo l’intervento provvidenziale della misteriosa e solitaria Stella Rosmarin riesce a salvarlo. Pierre si innamora di lei, e il destino, insieme a quell’amore, gli porta anche un’ingombrante refurtiva che lo metterà in estremo pericolo.
Mentre gli eventi precipitano, Pierre deve fare i conti con nemici pronti a tutto e con il segreto che si cela dietro l’identità di Stella. 
Tom Drury ci guida in una favola noir surreale e profonda, popolata di eroi in balìa di un destino forse già scritto ma comunque imprevedibile, a cui possono soltanto abbandonarsi come foglie mosse dal vento.
Traduzione di: Gianni Pannofino

E per oggi è tutto. Spero di avervi dato qualche interessante e, come sempre, buone letture!

2 commenti:

  1. Ciao Barbara :-) devo dirti che "Il giusto peso" mi ispira molto

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    1. Carissima! Sì, anche a me. Una lettura sicuramente non semplice ma molto profonda e interessante ^^

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