Mi hanno chiesto spesso com'è, questa vita da tennista, e non ho trovato mai la parola giusta per descriverla. Ma adesso mi sta venendo in mente. È, soprattutto, uno straziante, eccitante, orribile, sorprendente vortice. Esercita perfino una leggera forza centrifuga, che combatto da trent'anni. Adesso, sdraiato sul dorso sotto l'Arthur Ashe Stadium, tenendo per mano un avversario sconfitto e in attesa che qualcuno venga ad aiutarci, faccio l'unica cosa possibile. Smetto di opporre resistenza. Chiudo gli occhi e rimango a guardare.
(Andre Agassi, Open. La mia storia)
(Andre Agassi, Open. La mia storia)
Buona domenica, lettori in pantofole! Oggi sono qui per parlarvi di Open che ho finito di leggere giusto ieri mattina. Era da tanto tempo che desideravo immergermi in questo libro, mi incuriosiva il modo in cui ne sentivo parlare. Tutte e dico tutte le persone con cui ne ho discusso me ne hanno parlato in termini entusiasti. La prima è stata mio fratello ma mi sono detta, non conta, mio fratello gioca a tennis da quando era un ragazzino, ne ha fatto una professione, è normale che la biografia di Andre Agassi lo abbia letteralmente entusiasmato. Poi è stata la volta di mia cognata che invece il tennis non lo ha mai praticato, quindi di mia madre, che è tutto tranne che una sportiva, e ancora le mille mila recensioni che ho letto sul web, tutte positive... insomma avevano ragione loro, questo memoir è uno scrigno ricco di emozioni ed io l'ho amato dalla prima all'ultima pagina...
Andre Kirk Agassi ha solo sette anni quando suo padre gli mette in mano una racchetta, quando gli impone di passare ore e ore a colpire una palla da mandare oltre la rete nel piccolo campo da tennis della sua casa di Las Vegas. Perché il suo destino è quello di diventare il numero uno, un destino non richiesto, una strada imposta e segnata. Adesso dopo oltre 1000 match disputati, 60 titoli e un Grande Slam all'attivo, Andre Agassi racconta la sua vita per il tennis, racconta il dolore, la rabbia, la ribellione ma anche le vittorie, le conquiste, i successi. Una biografia straordinaria, sincera, a tratti crudele e l'appassionante parabola di un grande campione e di un altrettanto grande uomo...
IL MIO PENSIERO
Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. [...] Continuo a implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l'essenza della mia vita.
Inizia così, nel modo che proprio non ci aspetteremmo, questo memoir, il racconto straordinario di una vita da campione. Eppure sono questi i sentimenti che per la maggior parte della sua esistenza hanno affollato il cuore e la mente di Andre Agassi. Sentimenti contrastanti, conflittuali verso quello sport che Agassi non aveva scelto ma che pure lo ha plasmato, lo ha definito, ne ha fatto l'uomo che tutti noi conosciamo, uno dei più grandi tennisti di sempre con oltre 1000 match disputati, 869 vittorie, 8 tornei dello Slam e un Golden Slam all'attivo.
In Open Andre Agassi si racconta senza riserve né reticenze, racconta l'infanzia trascorsa ad affrontare "il drago", a colpire palle su palle, racconta l'abbandono degli studi, la decisione di votarsi suo malgrado al tennis e alla racchetta. Una lunga confessione fatta di alti e bassi, di impervie salite e inarrestabili discese: dalla Bollettieri Academy ai primi titoli, da Wimbledon al Roland Garros passando per gli Australian Open e gli US Open.
Non ho potuto fare a meno di seguire con trepidazione la parabola di Andre Agassi, ne ho condiviso le paure, la rabbia, la ribellione ma anche le riscosse e le vittorie: dall'eterna rivalità con Pete Sampras, allo scontro con Boris Becker, fino a quell'incredibile match del 2006 con Marcos Baghdatis che sono addirittura andata a cercarmi su YouTube. E ancora le mille persone che ne hanno costellato la vita: il fratello Philly e l'amico di sempre Perry, Gil Reyes molto più che un preparatore atletico quasi un secondo padre e i coach Brad e Darren, Brooke Shield con cui Agassi è stato sposato due anni e Stefanie Graf il grande amore della sua vita.
Open è una biografia splendidamente scritta, che tiene avvinti alla pagina (e di pagine questo libro ne ha ben 504) e in cui a dominare sono proprio le emozioni e i sentimenti, quelli vissuti dal protagonista e quelli suscitati nel lettore. È proprio per questo che J. R. Moehringer, che di fatto ha messo nero su bianco questa storia, non ha poi voluto firmarla, perché Open è il racconto di una vita e di una lunga battaglia e solo il nome di colui che l'ha vissuta poteva campeggiare sulla pagina. Il ragazzo ribelle che ha vinto tutto ciò che poteva essere vinto e che davvero ha dimostrato che l'immagine non è tutto ma il cuore, quello sì:
Dopo tutti questi anni, finalmente ho quello che ho sempre voluto, qualcosa per cui giocare che sia più grande di me stesso eppure strettamente legato a me. Qualcosa che porti il mio nome ma non sia io. L'Andre Agassi College Preparatory Academy.
Consiglio questo libro davvero a tutti, sportivi e non e forse, come è accaduto a me, vi ritroverete a guardare una qualche vecchia partita di tennis e a fare il tifo per un grande campione e un grande uomo. Cinque pantofole.
Di seguito vi lascio tutti i dati del volume, uscito in edizione tascabile per Einaudi il 27 ottobre 2015:
Inizia così, nel modo che proprio non ci aspetteremmo, questo memoir, il racconto straordinario di una vita da campione. Eppure sono questi i sentimenti che per la maggior parte della sua esistenza hanno affollato il cuore e la mente di Andre Agassi. Sentimenti contrastanti, conflittuali verso quello sport che Agassi non aveva scelto ma che pure lo ha plasmato, lo ha definito, ne ha fatto l'uomo che tutti noi conosciamo, uno dei più grandi tennisti di sempre con oltre 1000 match disputati, 869 vittorie, 8 tornei dello Slam e un Golden Slam all'attivo.
In Open Andre Agassi si racconta senza riserve né reticenze, racconta l'infanzia trascorsa ad affrontare "il drago", a colpire palle su palle, racconta l'abbandono degli studi, la decisione di votarsi suo malgrado al tennis e alla racchetta. Una lunga confessione fatta di alti e bassi, di impervie salite e inarrestabili discese: dalla Bollettieri Academy ai primi titoli, da Wimbledon al Roland Garros passando per gli Australian Open e gli US Open.
Non ho potuto fare a meno di seguire con trepidazione la parabola di Andre Agassi, ne ho condiviso le paure, la rabbia, la ribellione ma anche le riscosse e le vittorie: dall'eterna rivalità con Pete Sampras, allo scontro con Boris Becker, fino a quell'incredibile match del 2006 con Marcos Baghdatis che sono addirittura andata a cercarmi su YouTube. E ancora le mille persone che ne hanno costellato la vita: il fratello Philly e l'amico di sempre Perry, Gil Reyes molto più che un preparatore atletico quasi un secondo padre e i coach Brad e Darren, Brooke Shield con cui Agassi è stato sposato due anni e Stefanie Graf il grande amore della sua vita.
Open è una biografia splendidamente scritta, che tiene avvinti alla pagina (e di pagine questo libro ne ha ben 504) e in cui a dominare sono proprio le emozioni e i sentimenti, quelli vissuti dal protagonista e quelli suscitati nel lettore. È proprio per questo che J. R. Moehringer, che di fatto ha messo nero su bianco questa storia, non ha poi voluto firmarla, perché Open è il racconto di una vita e di una lunga battaglia e solo il nome di colui che l'ha vissuta poteva campeggiare sulla pagina. Il ragazzo ribelle che ha vinto tutto ciò che poteva essere vinto e che davvero ha dimostrato che l'immagine non è tutto ma il cuore, quello sì:
Dopo tutti questi anni, finalmente ho quello che ho sempre voluto, qualcosa per cui giocare che sia più grande di me stesso eppure strettamente legato a me. Qualcosa che porti il mio nome ma non sia io. L'Andre Agassi College Preparatory Academy.
Consiglio questo libro davvero a tutti, sportivi e non e forse, come è accaduto a me, vi ritroverete a guardare una qualche vecchia partita di tennis e a fare il tifo per un grande campione e un grande uomo. Cinque pantofole.
Di seguito vi lascio tutti i dati del volume, uscito in edizione tascabile per Einaudi il 27 ottobre 2015:
ANDRE AGASSI
Open. La mia storia
(titolo orginale: Open. An Autobiography)
editore: Einaudi; pagine: 504; EAN: 9788806229726
editore: Einaudi; pagine: 504; EAN: 9788806229726
data di pubblicazione: 27 ottobre 2015
Un padre ossessivo e brutale che lo vuole numero uno al mondo a ogni costo. Gli allenamenti a ritmi disumani, contro il «drago» sputapalle. La solitudine assoluta in campo che gli nega qualsiasi forma di gioventú. E poi una carriera da numero uno lunga vent'anni e 1000 match. Punteggiata da imprese memorabili ma anche da paurose parabole discendenti. Con l'avversario di sempre: Sampras. E chiacchierati matrimoni: Brooke Shields e Steffi Graf. Una vita sempre sotto i riflettori. Ma non senza dolorosi lati oscuri.
CHI È ANDRE AGASSI:
ha giocato a tennis come professionista dal 1986 al 2006 ed è stato a lungo numero uno del tennis mondiale. Ha vinto otto tornei del Grande Slam ed è l'unico tennista al mondo ad aver vinto un Golden Slam, cioè i quattro tornei del Grande Slam più l'oro olimpico. Attualmente vive a Las Vegas con la moglie, Stefanie Graf, e i figli Jaden e Jaz.
E chiudiamo con la musica e precisamente con uno dei grandi successi del Boss, quella Born To Run (Born To Run, 1975) che Andre Agassi ebbe il privilegio di ascoltare dal vivo al concerto di Parigi del 1995 quando fu accolto con una vera e propria ovazione dai fan di Springsteen:
Adorato, davvero.
RispondiEliminaBellissimo, e a dirti la verità non me lo sarei mai aspettato che mi coinvolgesse così tanto <3!
EliminaIo non l'ho letto ma a mio marito è piaciuto tantissimo!
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