Nel suo libro ci sono spiegate tutte le fasi della crescita di una farfalla, dall'uovo fino alla nascita. In mezzo c'è la nascita del bruco e poi il lungo periodo della crisalide, fino alla formazione della pupa e al primo volo. Ho pensato che io, adesso come adesso, sono una specie di crisalide e che tra un po' potrei mettere fuori il naso (e le ali) da questo bozzolo in cui mi sento imprigionata.
(Luisa Mattia, E poi diventai farfalla)
Buongiorno lettori in pantofole! Eccomi di nuovo qui a parlarvi delle mie letture ^^ e oggi vi lascio le mie impressioni su E poi diventai farfalla di Luisa Mattia, un romanzo per ragazzi che mi aveva colpito per la sua trama e la sua deliziosa copertina. Così, quando alla Fiera di Bologna mi sono ritrovata davanti allo stand della Edizioni Lapis non ho resistito e questo libretto se ne è venuto a casa con me ;-) Ma come sempre partiamo dalla storia:
Nell'estate dei suoi 14 anni Fiamma ha conosciuto la dolcezza del primo amore ma anche gli strali della gelosia. Adesso, confusa e felice, ha fatto ritorno a casa per trovarla sconvolta da un vero e proprio terremoto. Mamma e papà le hanno appena comunicato la loro decisione di divorziare e Fiamma si sente messa al muro, imprigionata, straniera nel luogo in cui avrebbe dovuto sentirsi sicura. Il dolore, la rabbia, il caos invadono il suo cuore e gli occhi smarriti del fratellino Gabo sono solo il riflesso dei suoi stessi sentimenti. Perché ogni cosa deve avere il suo posto ma Fiamma non sa più quale sia il suo. E allora dovrà imparare a capire se stessa, per capire gli altri, e dovrà farlo sbagliando, cadendo e rialzandosi. Per fortuna ci sono le braccia forti del nonno a sostenerla e c'è Gionata con la sua bicicletta e un nuovo sentimento che sboccia. Perché crescere è un po' come diventare farfalla, bisogna rompere quel guscio in cui ci si sente stretti, aprire le ali e volare.
IL MIO PENSIERO
Io amo l'ordine. Ragiono un po' "così, così e cosà", cioè sono parecchio razionale. Le cose devono avere il loro posto. E se ce l'hanno loro, ce l'ho anch'io, nel senso che so dove sto e ci resto volentieri.
È proprio questo il problema di Fiamma, il suo mondo sembra essersi d'un tratto capovolto e quel posto che credeva suo e dove stava bene adesso non c'è più. Dovrà trovarselo il suo posto nel mondo, sgomitando, soffrendo e imparando, in una parola? Crescendo ^^
E poi diventai farfalla è un libretto di appena 140 pagine, un libretto che si legge in un pomeriggio, una lettura scorrevole, leggera come ali di farfalla (e visto il titolo passatemi la similitudine ^^) ma soprattutto un romanzo di formazione indirizzato ai più giovani. A colpirmi, infatti, è stato lo stile utilizzato da Luisa Mattia, semplice, colloquiale, sembra davvero che a parlare sia una ragazzina di 14 anni, una ragazzina confusa e arrabbiata. Perché la sua famiglia perfetta "da pubblicità dei biscotti" è in difficoltà, perché il suo cuore è pieno di rabbia e di delusione, perché la ribellione è solo un modo per dire "ehi sono qui, ci sono anche io": ... ogni tanto, penso che non mi dispiacerebbe se papà, per dire, mi chiedesse che faccio al pub o mamma volesse sapere che fine ha fatto Lorenzo e se Berta è ancora amica mia. Io gli risponderei che non sono fatti loro, che mi devono lasciare in pace, che sono quasi grande e che faccio quello che mi pare. Così, gli risponderei, ma non succede perché loro non mi domandano niente.
E poi ci sono le gelosie, i problemi di cuore, e nuovi sentimenti che nascono durante una pedalata in bicicletta. Ma tra tanti terremoti ci sono anche i punti fermi. C'è un terreno solido su cui appoggiare i piedi ed è l'orto di nonno Damiano, quel nonno a cui piacciono i diminutivi e che ama così profondamente i suoi Gabriellino e Fiammetta. Ed è da questo orto che inizia la rinascita di Fiamma, che da crisalide diventa farfalla proprio come è descritto in uno dei libri di Damiano. E la metafora della crisalide impronta di sé tutto quanto il romanzo, molto carine sono infatti le immagini e le descrizioni scientifiche che intervallano i vari capitoli del libro.
Per finire parliamo proprio dei capitoli ^^ Ho trovato molto divertente l'idea di dare a ciascuno il titolo di una canzone, una canzone che riflette i vari stati d'animo della protagonista: da Malika Ayane a Jovanotti passando per Giorgia e i Modà.
Insomma una lettura piacevole (peccato per qualche refuso di troppo) e indirizzata a un pubblico giovane ma che sinceramente ha gradito anche la sottoscritta. Del resto la mia sindrome di Peter Pan è nota ormai a molti ^^ Tre pantofole.
LUISA MATTIA
E POI DIVENTAI FARFALLA
editore: Edizioni Lapis; pagine: 144; EAN: 9788878744639
brossura: € 12,50; acquistalo su: Giunti al Punto
Fiamma ha quattordici anni e durante le vacanze si è innamorata per la prima volta. Felice e carica di energia, al ritorno a casa trova un terremoto: i genitori si stanno separando e lei si scopre vulnerabile, priva di certezze. Ribelle e ostinata, cerca conforto nella saggezza del nonno e in un nuovo amore. Nel corso di un anno, tra delusioni ed euforie, scoprirà una nuova se stessa, più matura e capace di essere felice.
E chiudo come sempre con la musica. Ho preso spunto da uno dei capitoli di E poi diventai farfalla, così ci andiamo ad ascoltare i Platters con la loro famosissima cover di Smoke Gets in Your Eyes (1958) che nel '59 fu incoronata regina da Billboard per ben tre settimane di fila.
CHI È LUISA MATTIA:
è nata a Roma, dove continua a vivere. Dopo aver lavorato nella scuola, si è dedicata alla narrativa per ragazzi e ha pubblicato numerosi romanzi. Scrive anche per il teatro. È autrice di Melevisione, storico programma per bambini in onda su Rai YoYo. Insegna letteratura per l'infanzia presso "Bottega Finzioni", scuola di scrittura diretta da Carlo Lucarelli. Ha condotto un progetto di narrazione nato con i bambini della scuola primaria e, a seguito di quell'esperienza, ha pubblicato Scrivere. Io? Manuale di scrittura per ragazzi, edito da Lapis. È impegnata in progetti di lettura e scrittura con i ragazzi, che incontra in occasione dei più importanti festival e in numerose scuole. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio Andersen come "Miglior Scrittore". E chiudo come sempre con la musica. Ho preso spunto da uno dei capitoli di E poi diventai farfalla, così ci andiamo ad ascoltare i Platters con la loro famosissima cover di Smoke Gets in Your Eyes (1958) che nel '59 fu incoronata regina da Billboard per ben tre settimane di fila.
M'ispira molto, e ha una copertina bellissima.
RispondiEliminaBella bella questa canzone, che ho riscoperto di recente, guardando il film 45 Years: più amaro non si può, però vero.
Se è il tuo genere, te lo consiglio è stata una lettura piacevole ^^ Non ho ancora visto 45 years, il tema non è dei più facili, ma mi ispira molto! Cerco di rimettermi in pari ;-)
EliminaNon credo che sia una lettura adatta a me, però non posso non apprezzare la cover che trovo originale e molto accattivante.
RispondiEliminaPassavo di qua per farti sapere che ti ho nominata ai Liebster, spero avrai voglia di rispondere alla mia mini intervista!
QUI il post!
A presto! :*
Se non è il tuo genere allora è meglio glissare ^^
EliminaGrazie mille per la nomina vengo volentieri a rispondere alle tue domande!
Ciao cara, molto carino il tuo blog :)Mi unisco ai tuoi lettori fissi,e ti seguo anche su twitter e facebook! se ti fa piacere puoi ricambiare. Un bacione e buon weekend!
RispondiEliminahttp://myspaceofbeautybygiada.blogspot.it