giovedì 3 settembre 2015

LA PIUMA


Nessuno riuscì a vedere la piuma perché nessuno aveva tempo a sufficienza per alzare gli occhi al cielo e riuscire anche solo a guardarla.
(Giorgio Faletti, La piuma)


Buonasera lettori in pantofole! Non ci credo, finalmente torno a parlarvi delle mie letture! È più di un mese che non posto una recensione ^^ ma torno alla grande, con un libretto che ho desiderato tanto e che ho letto con immensa gioia e malinconia.
Sì perché La piuma rappresenta il commiato dal suo pubblico di un grande artista e di un bravo scrittore, Giorgio Faletti, un autore che annovero senza riserve tra i miei preferiti. Un libretto, come vi dicevo, poche pagine che si leggono in un soffio di vento ma che racchiudono tutto l'immaginario fantastico di questo scrittore. Ma come sempre partiamo dalla storia:

 


Una piuma, una piccola piuma trasportata dal vento, che vola e si posa e vola ancora via. Nessuno la nota, nessuno ci fa caso, troppo piccola e insignificante per chi è schiacciato a terra da ambizioni, miraggi e disillusioni. Eppure lei è lì, nel gabinetto di un re che studia un campo di battaglia e ne semina uno di morte, sull'inginocchiatoio di un cardinale che biascica sterili parole di devozione, sul palcoscenico di un teatro dove la ballerina abbandonata ha chiuso gli occhi e il cuore alla speranza, nel boudoir di una donna in cui all'abbandono corrisponde sempre una ricompensa. Ma, infine, la piuma si posa su un foglio immacolato e, oltre al vento, un uomo ne coglie l'impalpabile fruscio...





IL MIO PENSIERO
L'aria si fa leggera 
quando ancor più leggera è la piuma 
e mentre nel cielo non sembra sia vera
rende vera ogni cosa e nessuna

Poche parole ci introducono a questo mondo etereo, a queste storie fragili come castelli di carta che costituiscono La piuma. Ma del resto il dono di Faletti era proprio questo, la sua penna correva libera che ci descrivesse la scena di un crimine, un mostro preistorico, gli spogliatoi di un campo di calcio... Nell'introduzione alla Piuma, Roberta Bellesini Faletti parla del vortice di passioni, malinconie, sogni che popolava l'immaginario del marito e di fatto i suoi romanzi sono espressione di questo universo creativo, un universo che la sottoscritta amava perché, che leggessi un thriller o un racconto, Faletti mi lasciava sempre qualcosa nel cuore, un'emozione che persisteva a lungo anche dopo aver voltato l'ultima pagina.
Io uccido mi ha incollato alla sedia, Niente di vero tranne gli occhi mi ha tolto il respiro e Fuori da un evidente destino mi ha fatto viaggiare nel tempo e nello spazio. Eppure non erano solo thriller, Giorgio Faletti non era uno scrittore noir o almeno non solo questo, tante le storie e l'umanità che si intrecciavano tra le pagine. 

E questo vale anche per La piuma, niente più che una favola ma, attenzione, una favola per bimbi cresciuti, per bimbi che "devono" osservare il mondo da un'altra prospettiva, innalzare quello sguardo troppo spesso rivolto a terra, tornare a stupirsi, aprire le braccia e provare a volare... da bambini in fondo lo abbiamo fatto tutti ^^ 
Tante brevi storie che si rincorrono e che mi hanno fatto pensare a un altro racconto di questo autore: La ragazza che guardava l'acqua. Perché la delicatezza, la malinconia, e a volte l'amarezza, è la stessa che spinga una piuma verso l'alto o increspi le acque di un lago montano. 

Ho letto tante cose su questo libretto, un bel racconto dal costo eccessivo, una mera operazione commerciale... non lo so, non mi interessa, so che come lettrice me lo sono goduto, che come lettori ci meritavamo quest'ultima storia e che adesso che non ce ne saranno altre quella penna leggera come una piuma mi mancherà tanto. Cinque pantofole. 

Di seguito, come sempre, tutti i dati del volume uscito per Baldini & Castoldi lo scorso maggio:


GIORGIO FALETTI

LA PIUMA
Baldini & Castoldi; pagine: 90; EAN: 9788868528560; € 13,00
data di pubblicazione: 15 maggio 2015
puoi acquistarlo QUI

Giorgio Faletti si accomiata dai suoi lettori con la sua opera più bella, originale e dolente. Una favola morale, che accompagna il lettore attraverso le piccole, meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Del loro ruolo. E della fine. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo invisibile sanscrito nel cielo, la vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale tracciano i piani per la battaglia per la conquista di Mezzo Mondo, noncuranti di chi poi dovrà combatterla; ascoltiamo insieme a lei i tentativi del Curato di intercedere a favore dei contadini con il Cardinale privo di fede; attratti da una dissonante melodia volteggiamo dentro al Teatro, per assistere allo spettacolo meraviglioso e crudele della Ballerina dal cuore spezzato: il nostro volo ci porterà a conoscere altri, sventurati personaggi finché la piuma non incontrerà lo sguardo dell'unico che saprà capire quello che nessuno prima aveva compreso.

CHI ERA GIORGIO FALETTI (1950-2014):
è stato attore, compositore, cantante e comico. Con Baldini & Castoldi ha esordito nel mondo della narrativa con Io uccido, che in Italia ha venduto oltre cinque milioni di copie ed è stato tradotto in tutte le principali lingue del mondo. Uno straordinario successo confermato con Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino, Io sono Dio, Appunti di un venditore di donne, Pochi inutili nascondigli, Tre atti e due tempi e Da quando a ora.



E chiudo la recensione con un brano che mi ha martellato in testa per tutto il tempo in cui ho messo giù i miei pensieri, sto parlando di Free Bird (Pronounced Leh-Nerd Skin-Nerd, 1973) dei Lynyrd Skynyrd appunto, brano leggendario che ci andiamo ad ascoltare nella versione live del Coliseum di Oackland durante il Day on the Green del 1977.

5 commenti:

  1. Di Faletti ho letto solo Io uccido e mi era piaciuto tantissimo! Gli altri suoi romanzi ancora mi mancano, ma forse questo lo leggerò per primo, mi piace come lo hai descritto!

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    1. Se ti capita "Pochi inutili nascondigli" è una raccolta di racconti che contiene "La ragazza che guardava l'acqua" che io ho trovato splendido ^^

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    2. Lo cercherò subito al mercatino dell'usato, credo di aver visto proprio questo titolo l'altro pomeirggio che ci sono andata!! *.*

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  2. Non ho mai letto nulla di Faletti, anche se penso di leggere prossimamente "Io uccido".
    Non posso non notare che hai dei gusti musicali eccellenti!
    http://www.trecentosecondi.blogspot.it/

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    1. ahahahahaha ti ringrazio molto Trecento Secondi, per quanto riguarda "Io uccido" è uno dei miei thriller preferiti se poi lo leggerai, fammi sapere ;-)

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