Buon inizio di settimana cari lettori in pantofole! Oggi sono lieta di ospitare l'ultima tappa del blog tour Tregua - Il segreto di Ilaria Goffredo. Nelle tappe precedenti sono stati toccati argomenti interessanti che riguardano la nostra storia e le tradizioni del Sud Italia e per parte mia ho scelto un tema che mi ha da subito attratta ovvero l'ironia, usata in tempo di guerra come arma contro il dispotismo e le vessazioni. Ma prima di addentrarci ad analizzare questo aspetto del romanzo, Ilaria ha una sorpresa per noi per chiudere in bellezza questo tour: Tregua è infatti adesso disponibile anche in formato cartaceo a € 10,80, potete trovarlo tranquillamente su Amazon:
Ilaria Goffredo
Tregua - Il segreto
Self Publishing
Pagine: 284
eBook €0,99, cartaceo € 10,80
TRAMA: Puglia, gennaio 1943. Elisa ha diciotto anni, è una ragazza semplice e vive con il padre Vito e il fratello maggiore Antonio. La sua vita è scandita da una monotonia triste e a volte spaventosa: razioni insufficienti, sottomissione agli uomini di casa, rappresaglie delle Camicie Nere e bombardamenti alleati. Non sa cosa siano il mare, la libertà, l’amore, eppure la sua vita sta per cambiare. L’incontro con un uomo misterioso getterà ombre e dubbi sulle convinzioni della comunità del paese e su quelle di Elisa, sui suoi legami familiari. Anche la ragazza però cela un segreto: esso potrebbe rappresentare la fine dell’unica speranza che si affaccia all’orizzonte. In un romanzo che ha il sapore di sole e calce, terra e pane nero, la vita rincorre e sfida gli orrori della dittatura e dei campi di concentramento, spera nelle attività antifasciste e incassa le perdite. La storia di una ragazza che, costretta dalla guerra, dall’odio e dall’amore, diventa donna. Il ritratto di un’Italia che non c’è più. La coscienza degli eroi dimenticati che, con il loro contributo, hanno fatto grande la Storia.
E adesso partiamo alla scoperta di un argomento forse non molto conosciuto ma che è di fatto parte della nostra storia, dell'Italia dei nostri nonni, l'uso dei Manifestini, ovvero, l'ironia contro il terrore.
Erano tempi duri quelli della guerra, ma l’uomo ha sempre avuto la capacità di trovare qualcosa su cui ridere, qualcosa con cui alleggerire le disgrazie. Ne sono un esempio i molti antifascisti che si divertivano a stampare manifestini il cui contenuto derideva in qualche modo gli uomini del regime.
Ma cos'è un manifestino? Si tratta di un foglietto volante distribuito al pubblico, specialmente per fini propagandistici. I manifestini ebbero grande diffusione durante la Seconda guerra mondiale, nel tentativo di screditare il fascismo prima e il nazismo poi, nonché suscitare l’insurrezione del popolo.
Bene, tra le tante ricerche svolte per il suo romanzo Ilaria ha trovato un manifestino distribuito a Foggia a metà del 1943. La popolazione era vessata dai gerarchi fascisti e ormai il malcontento cresceva tra la gente, così un gruppo di coraggiosi mise in piedi una forma di protesta davvero singolare, utilizzare i titoli di film in voga in quel tempo per denigrare gli oppressori. Fu così stilata una lista di titoli che vennero in seguito associati a personaggi della politica italiana e mondiale o a particolari avvenimenti storici, quindi furono stampati clandestinamente i volantini e distribuiti a mano o recapitati addirittura per posta.
La distribuzione allarmò immediatamente le spie dell'O.V.R.A, la polizia segreta dell'Italia fascista, e gli ideatori del foglietto clandestino furono perseguitati come pericolosi criminali. Ma cosa mai vi era scritto? Be' Elisa, la protagonista di Tregua se lo è ritrovato tra le mani, leggiamolo assieme a lei ;-)
Estratto dal romanzo
«Voglio mostrarti una cosa», disse Yehuda d’un tratto frugando nelle tasche. Mi porse un manifestino stropicciato. «Magari ti farà ridere un po’, il che non guasta. Si tratta di un elenco di pellicole cinematografiche con a fianco nomi e avvenimenti riflettenti il regime e la guerra. Sai, per prenderli in giro. Io l’ho trovato geniale... e divertente.»
Presi il pezzo di carta e, alla luce lunare, lessi ciò che vi era stampato.
Film di attualità
Un’ora sola ti vorrei = Duce
Il prigioniero di Zenda = Il Re
La ragazza del porto = Edda Ciano
Ridi pagliaccio = Mario Appelius
Fra’ Diavolo = Stalin
L’errore del giorno = Chamberlain
I miserabili = Gli italiani
Paradiso Perduto = Impero
La venere dell’oro = Inghilterra
Eterna illusione = Vincere
Non me lo dire = Vinceremo
Non è una cosa seria = Fascismo
Alba tragica = 28 ottobre
I nostri parenti = I tedeschi
Gli allegri eroi = UNPA
Zona di guai = La bonifica
Il congresso si diverte = La Camera dei Fasci
Lo vedi come sei = Roosevelt
Sangue e arena = Tribunale di guerra
Il chiromante = Il papa
È arrivata la felicità = Regime fascista
La portatrice di pane = Carta annonaria
La congiura dei pazzi = Piazza S. Sepolcro
Non ti conosco più = Starace
Scampolo = Principe Umberto
Vivere = Popolo italiano
Uomini sul fondo = Squadra navale italiana
Cartoni animati = I gerarchi
Un caso disperato = Autarchia
E su questa rievocazione ironica della storia del nostro paese si chiude questo blog tour, io ringrazio di cuore Ilaria Goffredo per avermi coinvolta in questa bella iniziativa e tutti i blogger che hanno partecipato con interesse ed entusiasmo, e per finire vi ricordo che per ulteriori approfondimenti sul mondo di Ilaria e sul suo romanzo potete visitare il suo blog.
adoro questo blogtour! peccato sia già terminato! l'autrice meriterebbe davvero di essere pubblicata da una casa editrice nota!
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