Ne aveva già sentito parlare dai parrocchiani: alcuni giuravano di aver visto donne che lo mostravano, altri per apparire coraggiosi, dicevano di non crederci. Era un’iniziale gotica e nera, dalle estremità intrecciate che formavano dei ghirigori.
Era la lettera S, evaporata dalle loro anime oramai corrotte.
‘Stryx’.
Era il Marchio della Strega.
(Connie Furnari, Stryx. Il marchio della strega)
Buonasera lettori in pantofole e buon venerdì! Come promesso qualche giorno fa, eccomi di ritorno con una nuova recensione; stasera vi parlerò di Stryx. Il marchio della strega esordio letterario di Connie Furnari. Ma veniamo alla storia:
Sarah Sawyer ha diciasette anni quando si trasferisce a Salem, Massachussets, per frequentare il liceo locale. Eppure la sua conoscenza di questa città va ben oltre quella dei suoi attuali abitanti, perché Sarah ha vissuto a Salem già nel 1685 quando, assieme alla sorella Susan, ha fatto l'incontro che le avrebbe cambiato la vita per sempre, marchiandole d'infamia l'anima e il corpo e portandola a una fine ingiusta e violenta. Sì perché Sarah e Susan sono morte sul rogo, in quel lontano 1685, dannate per sempre a causa del tatuaggio che deturpa loro la spalla, la S di Stryx, il marchio della strega. Nella sua attuale incarnazione la giovane Sarah ha deciso di cancellare il passato e vivere come una normalissima adolescente del ventunesimo secolo. Ma come portare avanti questo proposito quando la sua pestifera sorella minore è giunta in città decisa a scombinarle i piani? Per non parlare di Scott Hawking che con i suoi profondi occhi grigi ha riaperto una ferita mai del tutto rimarginata. Nubi oscure si stanno addensando su Salem, il passato è pronto a ripetersi e Sarah e Susan dovranno unire le forze per spezzare le catene della propria maledizione.
Tremate, tremate le streghe son tornate! Connie Furnari ci catapulta in un universo popolato di superstizioni e antichi rituali, Sarah e Susan sono all'apparenza due giovani adolescenti come tante, eppure il marchio che recano impresso nella carne rivela la loro vera natura: ricordate Salem e il famigerato processo alle streghe? Ricordate i sabba, le scope volanti e i calderoni incandescenti? Ebbene è proprio questo il mondo dal quale discendono Sarah e Susan Sawyer. Certo ne è passata di acqua sotto i ponti, Salem è molto diversa oggi, non ci sono più calze a righe e cappelli a punta, sostituiti da jeans e abiti griffati (anche se comunque calderone e scopa sono ben nascosti in casa), pure il passato cova sotto le ceneri pronto a riproporsi in tutta la sua ferocia. Devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla storia delle sorelle Sawyer, legate da uno stesso destino eppure così diverse nell'aspetto e nel carattere: l'una saggia e riflessiva quanto l'altra maliziosa e impulsiva. La storia di queste due streghe anticonformiste procede accattivante e ritmata tra ordinaria vita scolastica e lotte all'ultimo sangue contro un oscuro ordine di Cacciatori di streghe. Ho trovato davvero interessanti i riferimenti al famoso processo di Salem e alla figura tradizionale della "figlia di Satana" così come i tanti riferimenti storici disseminati nel romanzo, del resto Sarah ha ben oltre trecento anni è quindi normale che sia stata corteggiata da Degas in persona o che sia uscita con un adolescente Elvis Presley così come è regolare che nel suo scrigno dei gioielli vi sia un braccialetto d'argento trafugato nientemeno che a Versailles durante i disordini della Rivoluzione ^^ Interessanti anche i personaggi che circondano le due sorelle, l'affascinante Scott così simile nell'aspetto al giovane puritano Arthur Parrington vissuto tanti secoli prima, le giovani e inesperte streghe della congrega di Salem, l'intrigante e velenosa Ivy O’Neil, Marco Venier carico di odio e rancore verso le streghe e verso se stesso, per non parlare di Lucifero in persona languido e ammaliante o di Circe e Mefisto, due streghe come si deve non potevano che essere accompagnate da una gatta nera e un corvo :-) Nonostante qualche imprecisione e ingenuità linguistica e davvero un po' troppo "miele" nella parte romantica della storia, lo stile risulta scorrevole e i dialoghi arguti e divertenti, la parte in cui Sarah, nella notte di Halloween, insegna la magia del volo alle giovani streghe della congrega mi ha strappato non poche risate (Trish, che non riusciva ancora a sollevarsi a un metro da terra, dovette fermarsi a un semaforo rosso. Accanto a lei c’era una macchina con due ragazzi travestiti da zombie e due ragazze mascherate da Spice Girls. «Quando si ha fretta, questi semafori sono sempre rossi» borbottò la strega e quelli rimasero a fissarla a bocca spalancata, vedendo che galleggiava a pochi centimetri dal suolo. Il semaforo divenne verde, Trish scattò in avanti con la scopa e finalmente volò, riuscendo a scavalcare le automobili in coda davanti a lei.). Insomma una lettura piacevole che si guadagna quattro pantofole, faccio i complimenti a Connie Furnari per questo esordio originale e chissà che non ci sia un seguito alle avventure di Sarah e Susan? Il finale in effetti resta aperto.
Connie Furnari
Stryx. Il marchio della strega
Edizioni della Sera
Pagine: 292
ISBN: 9788897139041
€ 12,00
TRAMA: Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem.
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti.
Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.
CHI È CONNIE FURNARI:
è nata a Catania il 6 dicembre 1976. Laureata in lettere, inizia a scrivere racconti e romanzi brevi proprio negli anni universitari, quando collabora con il giornale Il Millantastorie. Nel 1995 vince il “Premio Superga” a Torino con la fiaba Il magico viaggio di Chris e con le poesie: Piove, La strada e Giorno dopo giorno. Sempre nello stesso anno, a Brescia, viene premiata per altre poesie della stessa raccolta, ricevendo un encomio per la narrativa. Nel 2011 esce il suo primo romanzo, Stryx Il Marchio della Strega.
Collaboratrice del web magazine Fantasy Planet aderisce a numerosi siti letterari. Recentemente ha pubblicato due racconti Zelda e Moonlight scaricabili gratuitamente dal blog dell'autrice.
Leggendo questo romanzo mi è tornato subito in mente un brano di Stevie Nicks, Crystal, che con la magia ha non poco a che fare. È stato scelto, infatti, come colonna sonora del film Practical Magic (1998) diretto da Griffin Dunne e interpretato da Nicole Kidman e Sandra Bullock nel ruolo di due affascinanti streghe. Di seguito vi posto il video ufficiale:
Non conoscevo questo li ma dopo aver letto questa tua recensione credo proprio che lo infilerò nella mia luuunga wishlist :) Mi piacciono tanto le streghe!!
RispondiEliminaBe' se ti piacciono le streghe te lo consiglio davvero Claudina ^^
EliminaConcordo con Claudia: un libro in più' in lista non fa mai male :D
RispondiEliminaIo l'ho trovato divertente e ben scritto mi è piaciuto davvero! Complimenti per la recensione!!
RispondiEliminaxoxo
Lo sto leggendo anche io...iniziato da poco ma subito conquistata :D
RispondiEliminaPractical Magic *-* una storia suggestiva...quanta magia!!!
Bello bello, è piaciuto anche a me :)
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