martedì 12 febbraio 2013

Zia Mame


Davanti a noi si era materializzata una bambola giapponese. Aveva i capelli cortissimi, con una frangetta tagliata dritta che arrivava a lambire l'arco, molto accentuato, delle sopracciglia. Il suo abito di seta terminava in un lungo strascico a ricami d'oro. Anche le pantofoline che calzava erano d'oro, e tintinnanti di gioielli. Ai polsi, invece, tintinnavano braccialetti e braccialetti di giada e d'avorio. Le unghie, sicuramente le più lunghe che avessi mai visto, erano coperte da un delicato smalto verde acqua. Alle labbra scarlatte era languidamente appoggiato un interminabile bocchino di bambù. Eppure, non so come, quella signora aveva qualcosa di familiare.
(Zia Mame, Patrick Dennis)

Buon pomeriggio e buon martedì lettori in pantofole. Eccomi qua con una nuova recensione, di un romanzo che ho praticamente "bevuto". Si tratta di Zia Mame di Patrick Dennis, un libro che mi è stato prestato e caldamente raccomandato da un'amica... e direi che ha fatto benissimo perché ho trascorso delle giornate davvero esilaranti! Ma veniamo alla storia.


Patrick Dennis è intento a leggere un numero della rivista «Selezione», quando l'occhio gli cade su un articolo dedicato a un'adorabile zitella e al pargolo di cui decide di prendersi cura. Da lì a fare il parallelo con la sua infanzia insieme a zia Mame il passo è breve. A dieci anni, infatti, Patrick è rimasto orfano, suo padre un ricchissimo e austero uomo d'affari, muore nella sauna di un club esclusivo. Ma il testamento è chiaro, il signor Dennis vuole che suo figlio studi nelle più eccelse e "tradizionali" scuole d'America e per questo affida la sua educazione a un tutore, tale Mr. Babcock, nonostante per legge l'affidamento passi a sua sorella Mame Dennis, a suo parere «un destino che non avrebbe augurato neanche a un cane». E certamente il giovane Patrick non si sarebbe aspettato che quell'affascinante, equivoca signora che si ritrova davanti in un elegantissimo quanto strambo appartamento di Manhattan potesse esclamare, in tono melodrammatico, 
«Ma caro ... allora io sono tua zia Mame!». Da quel preciso momento la vita di Patrick cambia radicalmente e non certo in senso "tradizionale" perché Mame è tutto, fuorché convenzionale. Elegante, raffinata, colta, spiritosa ma anche eccentrica, progressista, ingenua e un po'... folle. Il giovane Pat viene suo malgrado coinvolto da questa maliarda in una serie inarrestabile di avventure che dagli anni del Proibizionismo ci catapulteranno al secondo dopoguerra in un turbinio di feste, matrimoni, imprese letterarie e teatrali, caccia alle volpi e balli studenteschi. E Patrick, suo malgrado, crescerà e si farà uomo sebbene incapace, a qualsiasi età e in qualsiasi circostanza, di dire "no" alla sua adorabile, svitata zietta.
Come potete notare dalla copertina, l'autore del romanzo ne è anche il protagonista. "Autobiografia" è la prima parola che viene in mente, niente di più falso, perché Patrick Dennis non esiste è solo lo pseudonimo di Edward Everett Tanner III, nonostante l'autore abbia ammesso che alcune situazioni del libro riflettono esperienze personali e che zia Mame è "molto lontanamente" ispirata a sua zia Marion Tanner. Per parte mia posso solo dire che mi sono perdutamente innamorata di questo personaggio! Zia Mame è semplicemente a-d-o-r-a-b-i-l-e!!! Divertente, ammaliatrice, strampalata e totalmente folle ;-) ma sempre con eleganza e raffinatezza. Il romanzo è divertentissimo, la narrazione umoristica e spumeggiante come una coppa di champagne... il lettore viene totalmente risucchiato dagli eventi e devo dire che spesso mi sono fatta delle sonore risate. Immaginate questo ragazzino di dieci anni in un improbabile appartamento di New York, insieme a un maggiordomo tuttofare rigorosamente giapponese, il ridanciano Ito, e a una zia riccamente abbigliata e circondata dai personaggi più equivoci che si possano incrociare in società. Non c'è da stupirsi che l'istruzione "tradizionale" di Patrick risulti essere: partecipare alle soirées di zia Mame, preparare Martini cocktail luculliani e visitare «gallerie di statue e dipinti pressappoco incomprensibili». Ma Mame non è solo questa adorabile pazzerella, suffragetta nell'anima, è pronta ad abbracciare con coraggio la modernità e a combattere per quelli che ritiene i suoi ideali, non teme il perbenismo e affronta con il sorriso sulle labbra, e  una sana dose di incoscienza, le disgrazie che il destino pone sulla sua strada. Così, ad esempio, il crollo del '29 la vede rimboccarsi le maniche e, a modo suo, darsi da fare per trovare un impiego o inventarsi un'attività. Un personaggio decisamente sopra le righe, ma affezionatissimo al nipote che sembra in continuazione "subire" le imprese della zia, ma che pure non può e non vuole fare a meno di lei. Mame e Patrick sono l'uno la famiglia dell'altro, magari una famiglia sui generis, ma non per questo meno unita e ricca d'affetto. Leggendo il romanzo mi sono inevitabilmente persa in una New York luccicante, la New York del foxtrot e di Cole Porter, di Fred Astaire e di Broadway. E davvero da un musical di Broadway sembrano uscire molti dei personaggi che circondano Mame: da Vera, famosa attrice di Pittsburgh, sempre avvolta in una nuvola di volpe bianca a Agnes Gooch, l'imbarazzante segretaria di zia Mame, capace di mutarsi, dopo un paio di cocktail, da insulsa scolaretta di provincia in vamp mangiauomini. Insomma, l'avrete capito, questo romanzo mi ha conquistata su tutta la linea e davvero ve lo consiglio. Tra l'altro ho trovato molto interessante il saggio che chiude l'edizione Adelphi e che racconta le vicende editoriali del romanzo. Ho così scoperto che Edward Everett Tanner III alias Patrick Dennis era proprio come i suoi personaggi completamente sopra le righe ;-) simpatico e irriverente. Pensate che all'uscita di Auntie Mame nelle librerie scrisse una lettera a certi librai, fingendosi Mame in persona: «Dunque sappi che farò causa a Patrick. Farò causa alla Vanguard Press. E, nel caso tu venda una copia del libro, farò causa anche a te. Baci baci baci, Mame». Ne scaturì una certa confusione, con i destinatari dell'epistola e molti lettori convinti che Mame corrispondesse a una persona in carne e ossa.
Di seguito vi posto tutti i dati del volume.

Patrick Dennis
Zia Mame
Adelphi
Pagine: 380
ISBN: 9788845923999
€ 19,50

TRAMA: Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone – poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica «Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!», e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento. Per fortuna sua, e dei lettori, Patrick ha scelto la seconda opzione, e scritto questo libro tuttora leggendario. Non è certo che Dennis volesse inventarsi, come è stato detto, un’alternativa americana a Mary Poppins: ma lo è che chi arriva all’ultima pagina, e vede zia Mame partire per un nuovo viaggio, ha la sensazione di separarsi dalla parte più lieve, libera e felice di sé.

CHI È PATRICK DENNIS:
è uno degli pseudonimi di Edward Everett Tanner III (1921-1976). Dopo aver scritto come "ghost writer" alcuni libri usciti a nome di giornalisti e diplomatici di fama, Tanner cominciò a pubblicare in proprio con lo pseudonimo di Virginia Rowans. Come Patrick Dennis firmò nel 1955 Zia Mame, vendendo più di due milioni di copie e nel 1956 Guestward, Ho!, da cui venne tratta una serie televisiva. Nel 1961 un nuovo libro, a firma Dennis, ottenne un successo pari ai precedenti: Little me che, come Zia Mame, divenne un nusical e in seguito un film. Morì a New York nel 1976.

Da Zia Mame venne tratta una raprresentazione teatrale, nel 1957, con Rosalind Russell. Seguì nel 1958 un adattamento cinematografico, con la stessa Russel, in Italia intitolato La signora mia zia. Nel 1966 fu la volta di una versione musical con Angela Lansbury, ebbene sì la signora in giallo, nei panni della protagonista. E da questo ancora una volta venne tratto un film (nel 1974) con Lucile Ball a interpretare Mame.
Di seguito vi posto il trailer originale del lungometraggio del '57 con Rosalind Russel, l'unica e la sola zia Mame a detta dell'autore Edwuard Everett Tanner III.



7 commenti:

  1. L'ho letto un bel po' di anni fa ormai, da conservarne pallidi ricordi. Ma mi entusiasmò tanto e mi sa che prima o poi lo rileggerò... bella recensione! (e bel blog, l'ho scoperto da poco ma già mi piace!)

    RispondiElimina
  2. Oddio e mi sa di avertelo anche già detto... ma mi piace assai! :D

    RispondiElimina
  3. Mi sono bastate le prime 60 pagine o giù di li per odiare questo libro... non lo rivendo solo perchè è stato un regalo di mio zio... ;p

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahaha be' Debora i gusti son gusti... Ma hai ragione i regali non si riciclano ;-)

      Elimina
  4. Sembra un romanzo molto interessante, anche una mia amica me lo ha consigliato, credo che lo leggerò molto presto!
    P.s. Bellissima la tua recensione, se hai voglia di dare un'occhiata al mio blog, questo è il link: http://langolodiariel.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille Ariel, Zia Mam è una lettura che mi ha intrattenuta e divertita, te lo consiglio proprio, e passo con piacere da te ^^

      Elimina

Accomodatevi, infilate le pantofole e... lasciate un commento!