martedì 8 gennaio 2013

Le ombre di Cravenmoore


E questo non lo tranqullizzava affatto; al contrario, via via che si addentrava nei domini privati di Lazarus Jann, la presenza invisibile dell'inventore di giocattoli gli sembrava più intensa che mai. La sua personalità era in ogni recondito dettaglio di quella costruzione barocca: dal soffitto, una volta affrescata con scene di favole celebri, al pavimento che calpestavano, un'interminabile scacchiera che formava una rete ipnotica e ingannava la vista con uno strano effetto ottico di profondità infinita. Camminare per Cravenmoore era come addentrarsi in un sogno inebriante e insieme spaventoso.
(Carlos Ruiz Zafón, Le luci di settembre)

Buongiorno cari lettori in pantofole, sono qua oggi con la recensione dell'ultimo libro che ho letto. Si tratta di Le luci di settembre di Carlos Ruiz Zafón. Il romanzo, come precisa lo stesso autore in una nota introduttiva, risale al 1996 ed è stato scritto ben prima de L'ombra del vento e Il gioco dell'angelo le opere più famose di Zafón e veri e propri best seller in Italia e all'estero. Si tratta in particolare di un'opera indirizzata a un pubblico giovane: «Nello scrivere queste pagine ho cercato di creare il genere di narrativa che avrei apprezzato da ragazzo, ma che avrebbe continuato a interessarmi a ventitré anni, o a quaranta, o a ottantatré». E posso assicurarvi che gli elementi topici della narrativa per ragazzi ci sono tutti: amore, magia, mistero e avventura si fondono in maniera perfetta in un racconto in cui ho ritrovato con piacere le grandi doti affabulatorie di Zafón, che mi avevano fatto amare L'ombra del vento. La storia ruota attorno alla famiglia Sauvelle composta da Simone la madre, Irene la figlia maggiore e Dorian il piccolino. Quando in una fredda mattina del 1936 Armand, il capofamiglia, chiude per sempre gli occhi, per i Sauvelle si apre un baratro di sofferenza e desolazione. Per non parlare della solitudine e del cumulo di debiti che la morte di Armand ha lasciato dietro di sé. Ma una luce penetra la fitta nebbia che avvolge la famiglia Sauvelle, così un vecchio amico del padre trova a Simone un posto come governante nella tenuta di un fabbricante di giocattoli in pensione: Lazarus Jann. Certo accettare la proposta significa per Simone e i suoi figli abbandonare la loro città, Parigi, ma anche la speranza in un futuro migliore lontano dal ricordo doloroso della morte di Armand. E così i Sauvelle partono alla volta della ridente Baia Azzurra un piccolo paesino sulla costa, in Normandia. Qui vengono accolti da Lazarus Jann nella tenuta di Cravenmoore un'imponente dimora gotica, circondata da un bosco scuro e intricato. La villa enorme e labirintica, racchiude ogni genere di meraviglia, in particolare i gioccattoli meccanici costruiti da Jann in trent'anni di attività. Questi accoglie con gioia e cordialità i nuovi arrivati cedendogli una piccola e accogliente dimora affacciata sulla Scogliera del Capo. Ben presto nuovi personaggi si profilano all'orizzonte: la moglie di Lazarus, Alexandra, condannata a letto da una sconosciuta malattia, la giovane e allegra Hannah cameriera a Cravenmoore e suo cugino Ismael affascinante e solitario pescatore che in poco tempo ruba il cuore della giovane Irene. Ma oltre il verde cupo del bosco, delle ombre oscure si stanno addensando su Cravenmoore e quando il corpo senza vita di Hannah viene ritrovato nei pressi della dimora di Lazarus Jann, Irene e Ismael dovranno fare affidamento su tutta la forza del loro amore, per venire a capo del mistero. Quale oscuro e doloroso passato nasconde il facoltoso fabbricante di giocattoli? I due innamorati vogliono scoprirlo mentre nuovi misteri emergono nella baia: la leggenda della donna morta annegata nei pressi dell'isolotto del faro, le strane luci che brillano nella nebbia, il diario di Alma Maltisse, la dolorosa infanzia di Jean Neville, Daniel Hoffmann e il Doppelgänger. Mentre sul destino di tutti incombe un'ombra ben peggiore: la guerra. 
Il romanzo mi ha coinvolta e affascinata. In particolare la capacità di Zafón di tenere le fila di mille rivoli narrativi, intrecciando sapientemente, destini, storie e personaggi diversi con quel gusto gotico e romantico che mi ha ricordato L'ombra del vento. Certo i topos della narrativa per ragazzi ci sono tutti: fiaba, azione, avventura, basti pensare ai nomi che contraddistinguono il paesaggio francese in cui si svolge la trama: Baia Azzurra, Baia Nera, la Casa del Capo e la Grotta dei Pipistrelli, un'atmosfera in bilico tra sogno e realtà. Per non parlare dell'imponente Cravenmoore, che diviene un vero e proprio personaggio all'interno del racconto. La dimora, infatti, sembra avere un'anima, un cuore pulsante e vive lungo tutto il romanzo, con i suoi tesori inquietanti e grotteschi, attraverso attente ed evocative descrizioni. L'andamento narrativo è scorrevole e avvincente e assume i toni del romanzo di formazione nei personaggi di Irene e Ismael che nel loro anelito di conoscenza e verità, crescono affrontando le passioni, le gioie, i dolori, gli abbandoni che inevitabilmente la vita pone sul nostro cammino. Un romanzo che ho davvero letto con piacere fino all'ultima pagina. 
Di seguito vi posto tutti i dati dell'edizione che ho letto.

Carlos Ruiz Zafón
Le luci di settembre
Mondadori
Pagine: 276
ISBN: 9788866210283
€ 13,00

TRAMA: Nell’estate del 1937 Simone Sauvelle, vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, per sfuggire al cumulo di debiti che suo marito le ha lasciato. Ad aiutarla, offrendole un posto di governante, è un vecchio amico del marito, il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jann, che vive nella gigantesca tenuta di Cravenmoore. Qui Irene conosce Ismael, il giovane cugino di Hannah, la cuoca di casa, e se ne innamora. Ma cosa sono quelle luci che brillano nella nebbia intorno all’isolotto del faro? E cosa si nasconde dietro i macabri eventi e le strane apparizioni che sconvolgono l’armonia di Cravenmoore?
Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l’oscuro segreto che avvolge Cravenmoore e la fabbrica dei giocattoli di Lazarus, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure, in un mondo labirintico di luci e ombre.


CHI È CARLOS RUIZ ZAFÓN: 
(Barcellona, 25 settembre 1964), autore di assoluto talento e di successo mondiale, ha cominciato la sua carriera nel 1993, con una serie di libri per ragazzi. Nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo per adulti, L'ombra del vento (Mondadori 2004), divenuto immediatamente un caso letterario internazionale, con un milione e mezzo di copie vendute solo in Italia. Nel 2008, con Il gioco dell'angelo (Mondadori), è tornato all'universo del Cimitero dei Libri Dimenticati, che tutti i suoi lettori ricordano con grande passione. Nel 2009 da Mondadori è uscito Marina, nel 2010 Il Palazzo della Mezzanotte e nel 2011 Le luci di settembre. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue e hanno conquistato numerosi premi internazionali e milioni di lettori nei cinque continenti.

Sotto vi posto il book trailer spagnolo.



5 commenti:

  1. E' da tanto tempo che voglio leggere qualcosa di Zafòn, e questo libro mi incuriosisce tantissimo!
    Bellissima recensione!
    p.s. Adoro la grafica di questo blog =)

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    1. Ciao Juliette, ti ringrazio! Zafon te lo consiglio vivamente ho amato "L'ombra del vento" e "Le luci di settembre" è stato una conferma ;-)

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  2. Sembra bello! ho così amato l'ombra del vento e il palazzo della mezzanotte...lo metto in lista! :)

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    1. "Il palazzo della mezzanotte" mi manca devo assolutamente leggerlo!

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    2. Nasce per un pubblico più giovane rispetto a L'ombra del vento, e si nota, ma è una storia molto bella!

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