mercoledì 24 giugno 2015

IO SONO ZERO


Non era un film. Nessuno mi ha mai informato che esistevano i cervi. Anche di loro io so tutto, so quanto vivono, so cosa mangiano, so persino quando si riproducono e quanto dura la loro gestazione. Coi documentari ho imparato tutto, tranne quello che conta di più: che la realtà è potente. È infinitamente più forte delle immagini che si agitano negli schermi. Un cervo che corre riesce a togliermi il fiato da quanto è bello.
(Luigi Ballerini, Io sono Zero)


Buongiorno lettori in pantofole! Eccomi qua, come promesso, a parlarvi delle mie letture. Oggi è san Giovanni, patrono di Firenze, quindi sono in ferie e ho un po' di tempo per recuperare le recensioni accumulate e poi stasera ci sono i "fochi"... se riuscirò ad accaparrarmi un posticino con buona visuale ;-) Intanto, veniamo a Io sono Zero di Luigi Ballerini, un romanzo che mi incuriosiva molto, ve ne avevo già parlato in Le novità in libreria e poi alla fiera del libro di Bologna me lo sono trovato sotto gli occhi e non ho potuto resistere ;-) In realtà la lettura non mi ha convinta del tutto, ma prima la storia:




Zero ha 14 anni, ma la sua vita è molto diversa da quella degli altri ragazzini della sua età. Perché Zero non sa cosa significhi correre e giocare, non conosce sensazioni come il caldo o il freddo non sa quanto lieve possa essere una carezza e quanto profondo il cielo. La sua vita è scandita dalla voce calma e rassicurante di Madar, dalle esercitazioni, dalle simulazioni, dagli schermi luminosi che rendono vivo il suo Mondo. Finché un giorno quegli schermi si spengono, Madar tace e Zero si ritrova solo, al buio, con una porta a sbarrargli il passo. Inizia qui la nuova vita di Zero, la sua incursione dal Mondo nel mondo. Dovrà imparare quanto fredda può essere la neve, quanto la realtà superi le immagini, quanto grande sia l'universo che lo circonda... E poi ci sono Stefania e Luca e quei sentimenti contrastanti che si agitano nel cuore, chi è Zero, qual è il suo posto e soprattutto Zero e Michele sono la stessa persona?




IL MIO PENSIERO
Io sono Zero. Il mio nome sarebbe Duepuntozero, però Madar mi chiama solo Zero.
Un romanzo per ragazzi che coniuga fantascienza e distopia. Zero è cresciuto in un mondo asettico fatto di schermi e computer, è stato "sintetizzato" e da allora la sua vita è scandita da test e livelli da superare. Perché Zero ha una memoria fotografica fenomenale e sa pilotare un drone a occhi chiusi: Ho una memoria fenomenale, soprattutto quella fotografica. Madar è orgogliosa di me perché passo tutti i Memory Test col massimo punteggio. Il mese scorso mi sono esercitato a pilotare alla cieca dopo avere imparato a memoria la cartina della regione e sono stato il migliore; mentre sfrecciavo a bassa quota nel sud della Colombia al confine con l'Ecuador, nella mente ricostruivo perfettamente ogni dettaglio, la foresta, il villaggio, la strada battuta e il deposito delle armi da colpire.
Semplicemente perfetto, mi ha detto Madar a fine missione. E io non stavo più nelle pelle per la gioia. 
Ma un giorno la voce di Madar tace, il suo Mondo diventa buio e un nuovo mondo apre le porte con colori e sensazioni "abbaglianti"... 

Luigi Ballerini gioca con la tecnologia e affronta tematiche importanti quali il dilagare di quest'ultima nella vita di ogni giorno e la pericolosità di un suo cattivo utilizzo per noi e per le generazioni future. Lo stile è semplice, scorrevole, devo dire che la storia di Zero e la riscoperta della sua umanità mi ha completamente coinvolta a livello emotivo. Questo ragazzo che non ha mai conosciuto il brivido di una carezza, si trova in balia di sentimenti ed emozioni nuove quegli stessi sentimenti ed emozioni che è stato educato a controllare, frenare, cancellare. La realtà di ogni giorno per Zero è fantascienza, lui che ha visto scorrere il mondo su di uno schermo ma che non l'ha mai vissuto, lui che non sa neanche cosa sia un libro, cosa significhi scorrerne le pagine perché finora c'erano solo lo zoom e il tap tap del touch screen. E allora una lotta interiore si scatena nel personaggio, una lotta scandita da un doppio flusso di coscienza, tra lo Zero robot e il bambino che via via emerge in lui grazie al contatto con la realtà di ogni giorno, con persone quali Stefania e Luca che cercano di riportarlo nel mondo reale e strapparlo a quello virtuale che ha conosciuto fino a quel momento.

Ecco, la psicologia dei personaggi mi è piaciuta moltissimo, mi ha coinvolta e commossa, a non convincermi invece è stata la struttura narrativa che le ruota intorno, che ho trovato affrettata, poco curata come se l'interesse dell'autore fosse tutto concentrato sulla risoluzione finale. La storia di Zero strappato al mondo da una fantomatica rete di intelligence volta a creare perfetti piloti di droni è avvincente eppure spesso ho trovato l'intreccio lacunoso, poco credibile. Mi sono ritrovata a chiedermi: Possibile? e Perché? Certo, il finale mi ha emozionata e mi ha strappato anche qualche lacrima ma in altri punti mi sono ritrovata disorientata e contrariata come se nel tentativo di lanciare un messaggio Luigi Ballerini avesse perso di vista la storia. La lettura è stata piacevole, mi ha dato spunti interessanti e la consiglio a chi voglia interrogarsi su l'uso che effettivamente stiamo facendo di Tecnologia e mezzi di comunicazione ma sinceramente mi aspettavo qualcosina di più. Tre pantofole.


Di seguito, come sempre, vi lascio tutti i dati del volume uscito per il Castoro lo scorso marzo:


LUIGI BALLERINI

IO SONO ZERO
editore: il Castoro pagine: 184; EAN: 9788880339236
copertina rigida: € 15,50; eBook: € 10,99;  acquistalo su: Giunti al Punto

Zero sta per compiere quattordici anni. Non ha mai toccato un altro essere vivente, non ha mai patito il freddo o il caldo, non sa cosa siano il vento o la neve. Zero è vissuto nel Mondo, un ambiente protetto, dove è stato educato, allenato e addestrato a combattere attraverso droni e a raggiungere obiettivi. A suo modo, Zero è felice. Quando un giorno il Mondo si spegne e diventa tutto buio, Zero pensa si tratti di una nuova grande prova. Cerca delle porte, involontariamente esce. Dal Mondo virtuale in cui è cresciuto entra nel mondo, quello reale, dove nevica e fa freddo, non si comunica attraverso schermi, non c’è nulla che lui sappia riconoscere. Inizia da qui la seconda storia di Zero che, in una fuga sempre più pericolosa da chi l’ha cresciuto, dovrà capire la ragione della sua esistenza e dovrà trovare un modo per vivere nel mondo reale, quello complicato dove dentro e fuori, sapori e odori, amore e ribellione esplodono. E poi la scelta. Tornare indietro? O affrontare una nuova vita? A quale mondo appartiene Zero?


CHI È LUIGI BALLERINI:
medico e psicoanalista, vive a Milano con la moglie e i suoi quattro figli. Dice sempre di essere fortunato perché incontra molti giovani, sia nel suo studio professionale, sia presso scuole o centri culturali in occasione di incontri con l'autore e corsi di scrittura per ragazzi. È giornalista pubblicista, scrive di scuola, educazione e giovani su quotidiani e periodici. Da anni pubblica romanzi per bambini e ragazzi e nel 2014 ha vinto il premio Andersen.


E come sempre terminiamo con un brano musicale, e quest'oggi alla grande con i Fab Four e con quella Yellow Submarine (Revolver, 1966) che Madar fa ascoltare a Zero per scandire i ritmi delle sue esercitazioni... Dice che con questa musica le braccia e le gambe si muovono da sole e non fanno fatica, che non si accumula nemmeno l'acido lattico.

7 commenti:

  1. Hm.. Peccato che non ti abbia del tutto convinta. Io ce l'ho in attesa di essere letto!

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    1. Eh sì in effetti mi aspettavo qualcosina di più! Aspetto la tua recensione comunque ;-)

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  2. Ho sentito molto parlare di questo romanzo che mi aveva incuriosita. La tua recensione mi fa capire che qualche lacuna, all'interno della narrazione, non permette di apprezzare in pieno questo libro :)

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    1. Diciamo che non mi ha convinta del tutto, il finale devo ammettere che mi ha emozionata molto ma l'ho trovato un po' squilibrato in certi punti ^^

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  3. Ho visto spesso questo libro durante le mie ultime passeggiate, mi ha incuriosita molto e spero di poterlo leggere, mi dispiace che non ti sia piaciuto molto, quindi ti auguro di avere buone letture ora! :D

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    1. Ciao Maria, grazie mille! Comunque nonostante non sia stata una lettura liscia come l'olio (ma la cosa è molto soggettiva) è un romanzo interessante e fai bene a prenderlo ;-) Buone letture a te!

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  4. Mai visto in giro ne su internet ne in libreria questo libro O.O Ma lo vogliooooo *_* bene bene segnato!!!!!!

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