venerdì 7 dicembre 2012

Classici... che passione! #1


«Natale non sarà Natale senza regali» brontolò Jo sdraiata sul tappeto.
«Che brutto essere poveri!» sospirò Meg abbassando lo sguardo sul suo vestito vecchio.
«Non mi sembra giusto che certe ragazze abbiano un sacco di belle cose e altre niente di niente» aggiunse la piccola Amy sbuffando indispettita.
«Abbiamo papà e mamma, e ciascuna di noi può contare su tre sorelle» replicò serenamente Beth dal suo angolo.
(Louisa M. Alcott, Piccole donne)

Brrrrrr! La temperatura è scesa a picco, stamattina è caduto anche qualche fiocco di neve... poi pioggia ininterrotta :-\
Adesso però sono al calduccio e vorrei inaugurare una nuova rubrica Classici... che passione! con cui condividere i grandi classici che ho letto e amato! Inizierò con un libro che è stato fondamentale nella mia infanzia, l'ho citato anche ieri, Piccole donne di Louisa M. Alcott. La prima volta che l'ho letto è stato su di una vecchia edizione Salani che apparteneva a mia madre quando era piccola e che conservo ancora gelosamente. Oggi abbiamo gli iPad, gli e-reader... eppure quando sfoglio quelle vecchie pagine ingiallite provo sempre un brivido. Voglio postarvi la foto perché è un bel volume con delle illustrazioni stupende!



Be' chi non conosce la storia delle sorelle March!
Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti durante la Guerra Civile. Protagoniste sono appunto quattro sorelle: Meg, Jo, Beth e Amy. L'autrice ci racconta le loro avventure e la loro vita quotidiana nella modesta casa in cui abitano con "mami", ora che il padre è lontano, in guerra. 
IL MIO PENSIERO
Quattro personaggi indimenticabili e così ben caratterizzati che è impossibile non amarli. Quattro ragazze, ognuna con la propria individualità, i propri sogni, le proprie aspirazioni. Meg, la più grande e assennata è anche la più carina con l'incarnato chiaro e quelle mani candide e affusolate (di cui è segretamente molto orgogliosa), poi c'è Jo, ardente e fiera, il maschiaccio della famiglia, irriverente e giocosa (quanto mi sono immedesimata in lei!!!) e che sogna un giorno di diventare una grande scrittrice. All'opposto, Beth è una ragazzina timida, introversa, ma anche dolce e generosa, la sua grande passione è la musica e suona meravigliosamente il pianoforte. Infine Amy, la più piccola, capricciosa e vanitosa, ama dipingere e non sopporta il suo nasino a patata. Con stile fresco e vivace, l'autrice ci porta alla scoperta del loro mondo e di coloro con cui lo condividono. I giochi, le recite natalizie, l'amicizia con il vicino Laurie e il bel pianoforte del bisbetico signor Lawrence. E intanto le "piccole donne" crescono, attraverso, gioie, dolori e rinunce, sempre insieme, sempre unite, strappandoci molti sorrisi ma anche qualche lacrima. Un inno alla gioventù, all'amore e alla gioia di vivere, che Louisa M. Alcott ha saputo trasporre sulla carta in maniera egregia lasciandoci una storia indimenticabile, davvero senza tempo.

Sotto vi posto i dati di un'edizione più recente che è entrata a far parte della mia libreria, ma ce ne sono davvero tantissime.

Louisa M. Alcott
Piccole donne 
Mondadori
pagine: 338
EAN: 9788804499381
 € 9,00
data di pubblicazione: 1 agosto 2001


TRAMA: Divenuta un classico fin dal suo apparire nel 1868, la storia delle sorelle March ha avvinto intere generazioni di lettori, grazie alla freschezza e alla vivacità della rappresentazione "corale" di una piccola comunità femminile. Lo stile della Alcott ‒ che per i personaggi e le vicende narrate si è ispirata alla propria esperienza familiare ‒ non cede mai al moralismo o al sentimentalismo facile e si segnala per l'uso, soprattutto nei dialoghi, di un linguaggio immediato e realistico. Se c'è un messaggio pedagogico in Piccole donne, esso va cercato nella perfetta armonia e libertà in cui vivono le sorelle March con la madre e un padre amorevole acnhe se assente per la maggior parte del libro, in netto contrasto con molte opere ottocentesche per ragazzi in cui il padre viene rappresentato come l'unico, spesso opprimente punto di riferimento morale ed educativo della famiglia. Piccole donne è un libro per tutti, un capolavoro senza tempo che ha fatto la fortuna di Louisa May Alcott.




CHI ERA LOUISA M. ALCOTT (1832-1888):
Figlia del filosofo trascendentalista Amos Bronson Alcott e seconda di quattro sorelle, ricevette un’educazione privata con insegnanti d’eccezione come Ralph Waldo Emerson, Nathaniel Hawthorne e Margaret Fuller, tutti amici di famiglia.
Fu abolizionista, femminista, avvocato a favore del suffragio universale esteso alle donne e prima donna a iscriversi alla lista dei votanti a Concord, Massachussetts, in un’elezione scolastica. Come la sua “Jo”, l’eroina di Piccole donne, per le condizioni economiche della famiglia, fu costretta a lavorare fin da giovane: fu insegnante occasionale, sarta, governante, aiutante e poi scrittrice di storie con lo pseudonimo di A.M. Barnard.
Nel 1855 venne pubblicata la sua prima raccolta di racconti, Flower Fables, e nel 1860 iniziò a scrivere per l’Atlantic Mounthly. Il successo letterario arrivò nel 1868 con la pubblicazione della prima parte di Piccole Donne, al quale seguirono Le piccole donne crescono (1869), Piccoli Uomini (1871) e I ragazzi di Jo (1886).

Moltissime sono state le trasposizioni cinematografiche di Piccole donne. Basti ricordare quella del 1933 per la regia di George Cukor con Katharine Hepburn nella parte di Jo o quella, bellissima, del 1949 per la regia di Mervyn Leroy con Elizabeth Taylor a impersonare Amy. Il film che, però, mi è rimasto nel cuore è di Gillian Armostrong con le straordinarie Susan Sarandon (Mami) e Winona Ryder (Jo). Di seguito posto il trailer originale:

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