sabato 17 marzo 2018

Spontaneous


Fare zapping tra le notizie via cavo era tutto uno stringere i denti e tirare le tendine, perché ero certa che qualche reporter coi capelli arruffati stesse avanzando tra le nostre erbacce, pronto a spuntare dalla finestra per chiedermi: "Allora, signorina: è il terrorismo, l'omosessualità o lo schifo globale totale di questa cittadina a fare a pezzi la vostra generazione? Trattenga la risposta e le lacrime mentre il cameraman sistema le luci. Grazie". 
(Aaron Starmer, Spontaneous)



Buon weekend, lettori in pantofole! Finalmente riesco a postare una nuova recensione... è che in questo periodo devo trovare il momento tra una trasferta e l'altra, e visto che domani già si riparte eccomi qua a raccontarvi le mie impressioni su Spontaneous di Aaron Starmer.
Innanzitutto devo dire di essermi approcciata a questo romanzo con grande curiosità (la trama è tutta un programma) e ringrazio la casa editrice per avermi dato l'opportunità di avvicinarmi a questa storia decisamente "esplosiva"...


Covington High, New Jersey. Una strana epidemia si sta diffondendo tra gli studenti dell'ultimo anno. Accade la prima volta durante una lezione di matematica: Katelyn Ogden un attimo prima c'è e quello dopo... spraf, non c'è più. Esplosa, letteralmente, e non sarà la sola. Combustione spontanea, così viene definito il fenomeno all'indomani del tragico episodio. Ma che cos'è che sta decimando gli studenti del Covington High? Se lo chiede allarmato il governo, se lo chiede la stampa, se lo chiedono gli scienziati... ma soprattutto se lo domanda Mara, 17 anni, che ha visto i suoi compagni di classe deflagrarle attorno, che potrebbe essere la prossima ma che non ha alcuna intenzione di rinunciare alla propria adolescenza per quanto "esplosiva" possa essere...        

IL MIO PENSIERO

Quando Katelyn Ogden esplose durante la terza ora del lunedì, quella di mate, il custode pensò con tutta probabilità che scrostare resti di budella dalla lavagna bianca sarebbe stata un'esperienza isolata. 
È con questo incipit dai risvolti splatter che ci addentriamo nella storia ideata da Aaron Starmer, uno YA sui generis e decisamente sopra le righe. Ora io di YA non ne ho letti molti, lo ammetto, ma associo questo genere ad adolescenti problematici, inquieti, che si struggono sempre per qualcosa. Be' in Spontaneous lo struggimento va ben oltre e diventa addirittura combustione spontanea... spraf!
Aaron Starmer ribalta gli schemi con un romanzo surreale, ironico e decisamente politically incorrect. A raccontarci di deflagrazioni ed esplosioni varie è Mara, 17 anni e un senso dell'umorismo da censura. Mara che scorrazza in auto per tutto il New Jersey con l'amica di sempre Tess, Mara che si cala allegramente qualche "funghetto" annegandolo in un beverone alla zucca, Mara che stravede per Dylan, il bad boy della situazione (che alla fine, come sempre si dimostrerà tutto tranne che "bad") ma soprattutto Mara che ben presto dovrà fare i conti con l'agente speciale Carla Spaccaculi Rossetti e la sua adolescenza in pericolo.

Lo stile è ritmato, i capitoli brevi e incalzanti e la nostra inquieta protagonista strappa anche qualche risataa colpirmi è stata soprattutto la parodia di certa letteratura e filmografia dedicata all'adolescenza: Nelle storie sugli adolescenti inquieti ci sono spesso gruppi di sostegno pieni di commenti crudeli e sentimenti feriti, dove amicizie e inimicizie si forgiano a forza di lacrime e battute. Ma ecco il punto. Cliché o non cliché, è durato poco. Perché quasi subito dopo aver dichiarato fedeltà al mio humor, Brian Chen deflagrò.
Tra scoppi e schizzi di sangue la pubertà è sempre la stessa fatta di dubbi, paure, domande esistenziali, di piccole e grandi trasgressioni e, per uno studente americano, dell'immancabile ballo di fine anno 😉
Tra i punti di forza annovero il linguaggio, il piglio dissacrante e la curiosità di scoprire cosa possa aver generato cotanti onomatopeici spraf! Una congiura? Una maledizione? Lo schifo globale? Devo dire che Starmer se l'è cavata con un finale aperto alle interpretazioni e metaforico (lo so, siete curiosi, ma lo scoprirete solo leggendo 😎).
La quarta di coperta recita: Migliore libro YA del 2016 per il Time e lungi da me contraddire tale testata, anche perché la mia conoscenza di genere è piuttosto limitata, pure ho trovato personaggi e intreccio davvero un po' troppo sopra le righe, fin troppo "a orologeria" se mi è permesso continuare sulle metafore esplosive. Tre pantofole. Un romanzo divertente e impertinente che consiglio solo a chi non si lasci troppo impressionare da detonazioni e schizzi di materia organica. 

Di seguito vi lascio tutti i dati del romanzo uscito in Italia per Dana (RW Edizioni) e che diventerà presto un film per la regia di Brian Duffield e con Katherine Langford (Tredici) nel ruolo di Mara Carlyle:

AARON STARMER

Spontaneous
editore: Dana (RW Edizioni)pagine: 300; EAN: 9788894213447
data di pubblicazione: 15 febbraio 2018
copertina rigida: € 18.90; acquistalo su: Giunti al Punto

Spesso l'adolescenza è un'età difficile. Raramente però questo porta gli adolescenti a esplodere: cioè, letteralmente, esplodere. In classe, durante l'orario scolastico. Bum. Senza far danni a nessun altro. È quello che succede nella classe di Mara, cui fanno seguito altre esplosioni "spontanee". Interviene il Governo, interviene l'FBI, intervengono i cialtroni e gli esperti. Bum. 
Nessuno sembra avere una spiegazione e l'adolescenza, si sa, è un'età esplosiva. Bum. 
Un romanzo ironico e surreale, fantastico: cioè decisamente vero. Bum.



CHI È AARON STARMER:
è nato in California, è cresciuto a New York e attualmente vive nel nord del Vermont con sua moglie e sua figlia. Scrive da anni ed è uno dei più interessanti autori emergenti del panorama americano di libri YA. Spontaneous, che negli USA è entrato nelle liste dei migliori libri dell’anno, è il suo ultimo romanzo, e rappresenta il suo esplosivo esordio in Italia.


E a proposito di combustione spontanea, chiudo con un pezzo del tanto compianto Chris Cornell. Can't Change Me è tratto dallo splendido album solista del 1999 (Euphoria Morning) che annovero tra i miei preferiti di sempre e se vi chiedete perché l'ho scelto proprio a chiusura di questa recensione vi basterà guardare il video diretto da Johan Renck per capire 😉

1 commento:

  1. Ciao Fedy, grazie mille e benvenuta!
    Passo sicuramente a curiosare ^^

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