venerdì 2 febbraio 2018

Un anno al vetriolo


L.A.: "Ci vieni in vacanza, torni a casa in libertà vigilata".
Proprio così, stronzone, questo libro si rivolge agli abitanti di L.A., ai cittadini di L.A., agli studiosi di L.A., ai fan di L.A., ai detrattori di L.A., agli aficionados di L.A., ai nativi di L.A., agli arrivisti di L.A. e agli hoi polloi della Grande L.A. Questo libro è rivolto alla moltitudine di squinternati che compongono la grande L.A. sporca e mascellona. Non potresti vivere da nessun'altra parte. L.A. è una condanna all'ergastolo, senza permessi o libertà vigilata, senza possibilità di fuga. NON C'È SCAMPO. 
(James Ellroy, Un anno al vetriolo)



Ben ritrovati lettori in pantofole! Come ve la passate e come procedono le vostre letture? Io ho appena iniziato un nuovo viaggio negli Stati Uniti, in Georgia, con Margaret Mitchell e il suo pluripremiato Via col vento. 
Ma oggi sono qui per riportarvi a Los Angeles e se è di ieri la notizia di Gina Lollobrigida insignita di una stella sulla Walk of Fame, il romanzo di cui sto per parlarvi ci porta in una Hollyweird molto differente, la L.A. del 1953 vista attraverso gli occhi del corpo di polizia più cattivo e inflessibile d'America... parola di quel cane sciolto di James Ellroy.


Un anno al vetriolo, un anno attraverso le immagini sensazionali scattate sulle scene del crimine e conservate negli archivi del Los Angeles Police Museum. I responsabili del museo ne hanno scelte 85. L'anno è il 1953: loro ci hanno messo le istantanee, James Ellroy le parole. E sono parole cattive, provocatorie, al vetriolo insomma, parole che ci descrivono la Los Angeles di Allora, tra suicidi, rapine ai negozi di liquori, sparatorie in motel fatiscenti e cadaveri occultati in giardino. Ellroy ci racconta la Los Angeles dei noir, Allora come Ora il cuore nero della città degli angeli...  

IL MIO PENSIERO

Si ritiene di solito che ogni città abbia il dipartimento di polizia che si merita. È proprio così, e Los Angeles ne è la prova. [...] Così la città più provocatoria d'America si è meritata la forza di polizia più provocatoria d'America.
Inizia così questo lungo viaggio a ritroso nel tempo, agli anni in cui era Whiskey Bill Parker a dominare la città e i suoi cattivi ragazzi del LAPD. William H. Parker III, che faceva infuriare i paladini delle libertà civili con le sue maniere forti, ma si sa gli sbirri sono sbirri e devono sentirsi liberi di prendere a calci in culo chi se lo merita
È un James Ellroy davvero al vetriolo a parlare e dal re del noir, dal cane sciolto di Los Angeles non ci si poteva aspettare niente di diverso. Basta leggere la sua biografia per capire quanto il LAPD abbia significato nella sua vita. Così ecco che Ellroy si fa voce del Los Angeles Police Museum pronto ad accompagnare con le sue parole gli scatti più crudi e crudeli tratti dai suoi archivi: I grandi scatti della polizia sono potentemente espliciti e perfetti. I grandi scatti della polizia lasciano agli osservatori ampio spazio di immaginazione, invitandoli a inventare una didascalia.  

E di didascalie ce ne sono tante: didascalie che descrivono efferati omicidi, sparatorie in fumosi locali o luridi vicoli, suicidi sospetti. Storie forti, spaventose, come i corpi impietosamente catturati dai flash. I numeri sono quelli del codice penale: art. 211 rapina, art. 459 furto con scasso, e chi più ne ha più ne metta.  Un anno al vetriolo non è un libro da prendere a cuor leggero, turba, colpisce allo stomaco ma soprattutto ci racconta una Los Angeles oscura, violenta, Allora (era il 1953) come Ora. James Ellroy ci presenta il Bandito della Luce Rossa e l'assassino di Ruth Hilda Fredericks ma anche Harry Hansen, ovvero Mr Omicidi, il sergente che per primo si occupò del caso della Dalia Nera e la "Squadra dei cappelli", la squadra antirapine del LAPD che collezionava banditi ammazzati come fossero cappelli di paglia. E ancora un viaggio a 360° nella Los Angeles del '53, una Los Angeles impazzita e in piena espansione e accelerazione negli anni che seguirono la guerra. La Los Angeles dei locali di bebop e del cinema noir. Ho viaggiato con Ellroy tra Bunker Hill e Laurel Canyon fino a Hollyweird come ama chiamarla l'autore losangelino ed è stato un viaggio tutt'altro che tranquillo, in cui finzione e realtà si sono mescolate senza soluzione di continuità e dove a dominare è stata comunque l'efferatezza e la violenza umana. Lo stile di Ellroy è come una fucilata in pieno petto, diretto, irriverente, talvolta disturbante e nonostante tutto terribilmente affascinante: Sono sempre a caccia, sempre in agguato. Ho visto tutto quel che stai per vedere tu in questo volume. Sono precocemente precoce. Pazzo per il crimine. Invisibile, mi insinuo nelle fessure della follia nel mio mondo cento per cento L.A.
Tre pantofole e mezzo. Un libro molto particolare che mi sento di consigliare agli appassionati del noir, agli stomaci forti, a chi non ha paura di arrischiarsi tra le tenebre del Pueblo Grande...

Di seguito vi lascio tutti i dati del volume, davvero una bellissima edizione illustrata:


JAMES ELLROY

Un anno al vetriolo
(titolo orginale: LAPD '53)
editore: Contrastopagine: 207; EAN: 9788869656958
data di pubblicazione: 1 settembre 2016
copertina rigida: € 24.90; acquistalo su: Giunti al Punto

Un anno al vetriolo. Los Angeles Police Department, 1953 è l'edizione italiana del libro di James Ellroy con Glynn Martin, direttore del Los Angeles Police Museum. Il maestro del romanzo hardboiled James Ellroy, tra i più apprezzati scrittori della letteratura americana contemporanea, presta la sua penna a questo sorprendente volume che raccoglie per la collana In Parole le foto scattate dalla scientifica sulla scena dei crimini avvenuti a Los Angeles nel 1953. Le immagini sono state selezionate da Ellroy insieme a Glynn Martin dagli archivi del Museo del Dipartimento di Polizia.
Il 1953 è stato uno degli anni più insanguinati della storia di Los Angeles. Un anno ricco di efferati e sanguinosi crimini che sono qui raccontati da un cronista d’eccezione e illustrati da immagini catturate sul luogo del delitto all’arrivo della polizia e durante i primi rilevamenti.Ottantacinque fotografie in bianco e nero testimoniano dunque, giorno dopo giorno e pagina dopo pagina, un anno di rapine finite male, omicidi in vicoli luridi o in squallide camere di motel, cadaveri sepolti in giardino o gettati in una scarpata, indagini controverse e suicidi sospetti, e mostrano il lato oscuro della città dei lustrini e delle riviste patinate. Dietro la facciata della città simbolo del sogno americano, Los Angeles nasconde origini torbide, fatte di speculazioni edilizie, traffici illegali e omicidi. Le fotografie di Un anno al vetriolo sono spietate e implacabili come i testi di Ellroy che le accompagnano.

CHI È JAMES ELLROY:
nasce a Los Angeles nel 1948. L'infanzia e l'adolescenza sono state segnate dai crimini che negli anni Cinquanta hanno insanguinato la "Città degli Angeli", primo fra tutti l'omicidio irrisolto della madre nel 1958. Sua la Tetralogia di Los Angeles (Dalia Nera, Il grande nulla, L.A. Confidential e White Jazz) e la Trilogia americana composta da American Tabloid, Sei pezzi da mille e Il sangue è randagio. Molti dei suoi bestseller sono diventati film pluripremiati. Il romanzo Perfidia è il primo di un nuovo "quartetto di Los Angeles"


E chiudiamo questa recensione "al vetriolo" con l'apocalittica Bad Moon Rising dei Creedence Clearwater Revival (Green River, 1969), brano storico che raggiunse il numero 2 nella Billboard Chart del '69 e che Rolling Stone ha inserito, a ragione, tra le più grandi canzoni di tutti i tempi.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. È molto particolare e di sicuro non si tratta di una lettura immediata ma sì sicuramente è stato un libro interessante... talvolta anche terrificante ^^

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  2. Ellroy mi incuriosisce ma sono sempre dubbiosa al riguardo. Ho paura di trovarmi di fronte ad un romanzo che utilizza lo schock per essere interessante, ma difetta in trama e profondità dei personaggi. Un giorno forse lo leggerò, quando incontrerò il libro giusto :)

    P.S. Anche io sto leggendo "Via col vento" in questi giorni!

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    1. Ciao Patty, guarda Ellroy è un autore molto particolare ma ti dirò che di lui si può dire tutto ma non che difetti in trama e profondità dei personaggi. Certo se ti dovessi suggerire una prima lettura non sarebbe questo libro che in effetti ha proprio lo scopo di colpire ma del resto qui Ellroy racconta una realtà cruda che tra l'altro ben si inquadra con la sua biografia.

      P.S. Via col vento mi sta piacendo moltissimo, te che mi dici? ^^

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